La Fenice

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Mi recai davanti allo specchio, osservai la mia immagine riflessa, i miei capelli avevano un aspetto orribile, sembrava avessero fatto una lotta all'ultimo sangue, erano impresentabili, la fronte era leggermente imperlata di sudore, anche se era Gennaio, faceva abbastanza caldo, ammirai la Fenice, un tatuaggio che copriva i miei pettorali perfettamente scolpiti mentre la sua coda si estendeva lungo i miei addominali, nella bocca teneva un cuore infuocato, questo tatuaggio ha un valore molto importante per me, la Fenice rappresenta la tenacia, perché nella vita, si deve sempre andare avanti, rinascere dalle proprie ceneri, il cuore infuocato che tiene sulla bocca rappresenta la passione e l'ardore con cui si deve affrontare la vita, non c'è un essere umano senza problemi, ma se ci abbattiamo, peggioriamo solo le cose, perché i problemi sono come degli avvoltoi che aspettano che abbassi la cresta e ti divoreranno lacerando la tua esistenza, pezzettino dopo pezzettino, invece bisogna guardare sempre avanti con la testa ben alta! Aprii l'l'armadio e ne tirai fuori, un boxer nero,

- E un ciwawa marrone!"

Ecco chi mancava all' appello! Lei è la vocina nella mia testa, che si intromette sempre, nei momenti meno opportuni, comunque, stavo dicendo che presi un boxer nero un jeans blu scuro, una semplice maglietta nera e mi avviai verso il bagno

Diario di un folle amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora