Fisico

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Capitolo revisionato.

"Davide cazzo" lo spingo via da me "Smettila" tento di spingerlo fuori dal bagno ma non ci riesco, ha le mani piantate sui miei fianchi "Un ultima volta, dai, poi devo andare ad allenamento e chissà quando ci vediamo la prossima volta" - "Devo farmi una doccia!" Poggia le labbra sul mio collo e porta una mano tra le mie gambe "La facciamo assieme, ti sporco e poi ti lavo!" Alzo gli occhi al cielo e sospiro, sconfitta per l'ennesima volta da lui e dalle sue dita "Rimane una battuta squallida" - "Squallida fin che vuoi ma stai già ansimando" gli mordo il collo "Chiudi la porta" indietreggia portandomi con lui e dà due mandate di chiave. "Togliti questa maglia" me la sfilo velocemente e gli faccio cadere i boxer, mentre continua a far sprofondare le sue dita dentro di me e con l'altra mano mi stringe il culo. Apro il box doccia ed entriamo "Non riesco a toglierti le mani di dosso" - "L'hanno notato tutti, anche la tua ragazza" mi morde il labbro inferiore e mi guarda negli occhi aprendo l'acqua che inizia a scendere su di noi "Non lo è più da un po', cos'è sei gelosa?" - "Ti piacerebbe" mi aggrappo al suo collo e mi tiro su circondandogli i fianchi con le gambe "Ora fai il serio" poggia entrambe le mani sul mio culo e fa aderire la mia schiena alle piastrelle azzurre del bagno "Con molto piacere"

"Giuro che ti guarderei tutto il giorno, soprattutto nuda" mette l'indice tra i miei seni e mi tira un po' giù l'asciugamano e si appoggia di più al mio corpo.
Dio, un'altra erezione.
"Non ho intenzione di aiutarti, ti arrangi. Hai dei seri problemi con il tuo pene" lo guardo negli occhi e mi sorride "È colpa tua. Quindi ho dei seri problemi con te, lui non ha nessunissimo problema" alzo un sopracciglio e lo spingo via per poi uscire dal bagno e tornare in camera sua  infilarmi le mutande e la sua maglietta per poi andare in cucina. "Oh, ben svegliata" Sara mi fa un occhiolino e mi sorride "Davide non ti ha svegliata bene?" Le alzo il dito medio e mi siedo sulla sedia di fronte a lei "Balle, hai addosso un'altra maglia rispetto a ieri sera, e questa, se non sbaglio è quella che aveva ieri Davide al concerto" - "Okok, si! Abbiamo fatto sesso!" alzo le mani, arresa e sconfitta da entrambi i Calabria, che pian piano mi stanno prosciugando la vita "Quante volte?" Sospiro e poi punto gli occhi su di lei "In tutto, ieri sera o questa mattina?" Spalanca gli occhi e rimane con la fetta di pane e marmellata in aria "Avete problemi con il sesso, voi due" - "Quello che ha problemi è tuo fratello, non io" mi passo le mani tra i capelli e guardo fuori dalla finestra "Buongiorno" - "Almeno uno che sorride questa mattina!" Guardo Sara di traverso e poi l'orologio al mio polso "Aria, caffè?" Lo guardo mentre si sta versando del liquido nero in una tazzina "No, se hai del tè meglio, o un succo" annuisce per poi mettere a scaldare dell'acqua.
"Cosa dovete fare oggi?" - "Vado a Milanello" Sara annuisce e poi porta gli occhi su di me "Devo sistemare le ultime cose a casa, e poi devo fare dei giri in centro" - "Allora poi ti accompagno!" Lei sorride e io appoggio la tazza sul tavolo che mi ha appena passato Davide con una bustina di tè dentro prima di sedersi al tavolo accanto a me "Anche no" - "Oh andiamo!" Davide mi poggia una mano sul ginocchio e poi si fa leva per alzarsi. "La finite di litigare, voi due?" - "Non stiamo litigando!" Lo diciamo all'unisono per poi guardarci mentre Davide scuote la testa, andando verso camera sua. "Cosa devi fare in centro?" - "Trovare un vestito, questa sera ho una cena" Annuisce "Allora ti servo veramente!" - "No" inizia a fissarmi e ad avvicinarsi al mio viso con il labbro sporgente, scuoto la testa rassegnata prima di alzarmi ed andare verso il divano "Ok! Allora ci sentiamo quando finisco a casa" - "Buono, in caso possiamo mangiare assieme" Annuisco ed alzo gli occhi al cielo appena sento le mani di Davide stringermi il culo "Io vado" - "Ciao" Sara mi guarda allusiva, mentre Davide esce di casa lasciandoci sole in salotto "Non dire niente!" - "Ma posso toccarlo anche io?" Non le rispondo e mi infilo i jeans "Tienila quella maglia, non se ne accorgerà neanche che gliela porti via" - "Ok, beh, io vado, ci vediamo dopo" Annuisce e io recupero le mie cose per poi lasciarle un bacio sulla guancia ed esco da casa di Davide.

"Ma quindi dove devi andare?" Le passo il piatto di pasta e mi siedo difronte a lei "Cena societaria" mi verso un bicchiere d'acqua e inizio a bere "Da quanto è che sei qui a Milano?" - "Stabile, da quando sono tornata dal Madagascar, ma sto facendo avanti e indietro da forse due mesi" Annuisce e si infila un altro boccone di pasta in bocca "Non mi hai mai detto cosa fai" - "Gioco a calcio, da questa stagione al Milan, non dirlo a Davide" spalanca gli occhi e rimane zitta per un po' "Quindi, questa sera vi vedete e lui non lo sa" Annuisco piano, immaginandomi già gli ingranaggi del suo cervello macinare ed il fumo uscirle dalle orecchie "Il vestito lo scelgo io! E sbrigati a mangiare che andiamo, io lo sapevo che ti servivo! Te lo avevo detto!" scuoto la testa rassegnata "Sara" - "Sara un corno, devono sbavare tutti su di te" alzo gli occhi al cielo e finisco di mangiare, cercando di non prestare più di tanto attenzione a Sara e ai suoi commenti allusivi a me e a suo fratello.

"Puoi provarti questo?" - "Sei una palla al piede, ma uno dove non mi si veda tutto no?" Mi allunga l'ennesimo vestito, questa volta è un vestito lungo e rosso "Provatelo, che ti costa?" Sbuffo e glielo prendo dalle mani "Ti odio" mi infilo nuovamente in camerino e mi tolgo il vestito di pizzo nero che mi aveva, ovviamente, obbligato a provare prima, troppo corto, troppo trasparente, troppo scollato, troppo tutto. Questo invece mi sembra che copra un po' di più del precedente anche se ha uno spacco, ovviamente, esagerato sia sulla gamba, che sul davanti e la schiena è lasciata completamente scoperta, a parte per le bretelline sottili, alzo gli occhi al cielo.
Mi sbagliavo, non copre niente nemmeno questo.
"Non esco dal camerino" mi guardo ancora allo specchio e mi sembra sempre più esagerato, Sara sposta la tenda e mette dentro la testa "Sei una figa stratosferica, e togliti questo reggiseno!" Me lo sgancia così me lo tolgo "Ecco" - "Ok è bello, ma non è troppo? Insomma è una cena di lavoro!" Scuote la testa "Cazzo, se potessi io fare la stessa figura che fai tu ora, con addosso questo ci girerei anche ora in piazza! Solo che non ho né quelle due tette lì, e neanche questo culo qui" - "Non sono sicura" mi guarda dallo specchio e poi alza gli occhi al cielo, rimane in silenzio per pochi secondi e poi sbotta "O questo o quello nero di pizzo!" - "Merda no, quello non me lo metto neanche per andare in discoteca!" Alza i pollici e mi guarda fiera "Allora, abbiamo il vestito per questa sera, ah e voglio il resoconto della serata. Che tanto poi lo sappiamo entrambe come finirà, tu e Davide scoperete in bagno" - "Esci che mi cambio!" Sospiro.























Io non riesco a non scrivere questa storia, mi prende troppo 🤦🏽‍♀️
Il mio Davidino ♥️

È bello quando guardi qualcuno, e questo qualcuno già ti guardavaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora