Famiglia

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Capitolo revisionato.

"Perché dobbiamo andare dai tuoi? Non possiamo stare soli io e te?" Finisco di mettermi gli orecchini e lo guardo dallo specchio "Perché dovete conoscervi, anche se poi ti conoscono già, dato che Sara non sta mai zitta" - "Giuro che se ha aperto bocca, sul modo in cui ci siamo conosciuti.." mi interrompe avvicinandosi a me "La strozzo prima io, stai tranquilla" sospiro e mi sistemo la camicia bianca nei jeans girandomi poi verso Davide, appoggiandomi alla cassettiera della mia camera, incrociando le braccia al petto "La smetti di fissarmi in quel modo?" - "Sei bella, troppo" alza le spalle, facendo gli ultimi passi che ci separano e poi mi attira a lui baciandomi "Ora andiamo" - "No, stiamo qui" mi prende la mano e mi trascina verso la porta "Questa è una frase da me, e comunque dopo sto dentro di te tutto il tempo che vuoi" sospiro e lascio perdere cosa gli è appena uscito dalla bocca, prima di seguirlo verso la sua macchina. 
"Perché vuoi che li conosca? Non possiamo farne a meno?" Lo guardo tamburellare le dita sul volante "Smettila" - "Perché?" Accosta la macchina e si gira a guardarmi "Perché stiamo assieme, credo, e non ho intenzione di nascondermi, quando usciremo e ti toccherò il culo o le tette oppure pomiceremo davanti al Duomo" - "Si così ci mettono dentro per atti osceni in luogo pubblico. Io ho una carriera, non posso permettermi queste stronzate" Scuoto la testa, cercando di mantenere il punto e rimanendo per quanto possibile sera, ma poi mi unisco alla sua risata "Ora possiamo andare?" 
Appena scendo dalla macchina, che Davide ha parcheggiato dietro a quella di Sara, faccio un respiro profondo, lei mi corre incontro e mi chiude in un abbraccio "Cosa stai facendo!" - "Oh, zitta! Mi sei mancata un sacco in queste settimane, in cui avevate litigato, tu non mi filavi neanche di striscio e poi lui ti ha rapita per fare pace e per scopare come due conigli" sbuffo e la vedo sorridere "Pronta?" Scuoto la testa "Cristo, no" - "Poi mi dici come te l'ha chiesto?" Aggrotto la fronte guardandola, mentre Davide mi stringe i fianchi e mi lascia un bacio sulla tempia "Andiamo" - "Probabilmente non ci hanno ancora visti, possiamo andare a casa" lo vedo alzare gli occhi al cielo e mi prende una mano trascinandomi verso la porta di casa, già aperta, con i suoi in piedi sul patio che ci guardano sorridenti "Non puoi più scappare" - "Ho notato"

Siamo seduti tutti attorno al tavolo di legno ovale del giardino "Quindi state assieme, ora?" Sgrano gli occhi e guardo Sara "Si stiamo assieme" mi volto di scatto verso Davide e lo vedo ridere "Ma almeno a lei l'hai chiesto oppure continui a fare come all'asilo?" Passo lo sguardo da sua mamma a lui per poi tornare su di lei "Scusa?" - "Tornava a casa sempre con una fidanzatina diversa, ogni giorno, ma nessuna di loro lo sapeva" guardo Davide con faccia triste e gli accarezzo una guancia "Poverino, il piccolo Davidino del mio cuore" ma non riesco a trattenermi ed inizio a ridere mentre lui mi si avvicina e mi morde una guancia "Guardate che carini! Io ve lo avevo detto!" - "Comunque, l'ho appreso prima in macchina, mentre mi trascinava qui" mi stringo nelle spalle e li guardo velocemente "Almeno ti conosce ed è riuscito a portarti qui, le bambine all'asilo non le conosceva neanche! Sapeva a malapena il nome" - "Esagerato!" Li vedo ridere tutti e quattro assieme e mi unisco a loro "Ma com'è che vi siete conosciuti? È l'unica parte di cui Sara non ci ha mai parlato!" Stringo forte la mano di Davide sotto al tavolo e rimango zitta ed in preda al panico, Sara si soffoca con la coca-cola che stava bevendo per poi fare un sorriso forzato "Era in Madagascar anche lei, con sua cugina Ginevra questa estate. Ci siamo conosciuti lì, e poi -fa una pausa facendo finta di pensarci, per poi riprendere con lo stesso tono calmo di prima- ci siamo rivisti al concerto di Eminem e anche il giorno dopo alla cena societaria. Se dopo tutte queste volte che ci siamo visti, non ci avessi provato, sarei stato uno stupido" continua ad accarezzarmi la mano mentre io tento di sorridere ai suoi genitori, suo padre alza un sopracciglio ascoltando le sue parole ma poi lascia perdere il tutto regalandoci un sorriso "Ma al concerto non eri andato con Ilaria?" - "Si! Che piaga! Ma io, fortunatamente ho trovato Aria, Davide ha iniziato una sessione di rompimento di palle nei nostri confronti, così alla fine siamo andate da lui, che per poco non la limonava davanti ad Ilaria, mentre lei per poco non uccideva la mia bellissima cognata" Sara mi strizza l'occhio e sorride mentre inizia a puntellarmi la guancia con l'indice.

"L'ultima volta che ti ho prestato qualcosa, era un perizoma" - "Ecco, quindi ora, saresti pregata di darmi un costume intero, dato che ci sono i tuoi" le guardo la schiena mentre apre l'anta del suo armadio "Mi dispiace, ma non ne ho" - "Falsa" mi lancia addosso un costume rosso "Forse, comunque il bagno sai dov'è" e torna di nuovo a girarsi verso l'armadio per recuperare un altro costume per lei. 
Mi siedo a bordo piscina mentre guardo Davide fare alcune bracciate, si ferma e si appoggia al bordo per poi passarsi una mano sugli occhi ed eliminare delle gocce d'acqua e quando finalmente mi vede mi sorride "Vengo io o vieni tu?" - "Tu" si stacca e si immerge per poi arrivare da me e prendermi i polpacci appoggiando il mento sul mio ginocchio "Non è andata così male" gli passo una mano tra i capelli corti e bagnati tirandoglieli indietro "No" allargo un po' le gambe e lui mi stringe i fianchi trascinandomi in acqua "Bagnata" gli stringo i fianchi con le gambe "Sei un cretino" mi stringe a se e mi porta giù, quando riemergiamo mi scosta i capelli dal viso e senza aspettare che riprenda fiato mi bacia.
"Troppo, troppo carini" alle parole di Sara nascondo il viso nel collo di Davide che continua a stringermi tra le sue braccia "Sara smettila, se Davide commentasse, anche in questo modo, te e il tuo ragazzo, non faresti che sbuffare e dirgli di smetterla" - "Hai un ragazzo?" tutta l'attenzione di Davide si concentra su Sara "No! Finché, la tua ragazza non mi presenta Alessio!" Guardo Sara seduta sul lettino con suo padre e rispondendole con un domani, in labiale a cui lei sorride. "Ma non esiste" - "Dovete smetterla tutti e due, tu ad essere così geloso di Sara e tu, di commentare qualsiasi cosa facciano, stai mettendo in imbarazzo Aria!"

È bello quando guardi qualcuno, e questo qualcuno già ti guardavaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora