Avevo chiesto a Dean il pranzo libero, che di solito lo era sempre il mercoledì ma glielo ricordai, in modo da potermi incontrare con Victor in un piccolo ristorante, non troppo chic e neanche troppo da barbone, perché a quanto pare il rampollo prediletto della famiglia chiedeva urgente una mia valutazione a riguardo della situazione famigliare.
Fu di fronte a due enormi crispy mac bacon e cheeseburger contornati da patatine, Coca Cola e milkshake che Victor "sono il preferito di mamma e tu no" iniziò a parlare.
(Si, eravamo finiti da Mc Donald's, non fate domande.)
— Penso che mamma stia andando fuori di testa. — addentò il suo crispy, chiudendo gli occhi per quella vampata di piacere che gli accarezzava le papille.
Ah, la dura vita da avvocato a cui gli tocca pure la palestra per non sfigurare in ufficio, dovendo rinunciare al piacere che dava il cibo unto.
— Questa volta non sono io, giusto? — chiesi, aprendo il panino e infilandoci dentro qualche patatina e la maionese, perché siamo sinceri, allo schifo dato dal cibo non c'è mai fine.
— No, ma penso che abbia qualcosa in mente che riguarda noi due.
— Cosa centro io? — chiesi tranquilla, richiudendo il panino e addentandolo, pentendomi subito dopo. Probabilmente a quest'ora dovrei essere in palestra invece che a mangiare schifo.
— Me lo sono chiesto anche io! — esclamò lui, guadagnandosi una mia occhiataccia, — Cioè, capisco me. Che sono il pupillo e mi hanno messo su un piedistallo. Ma tu? — si chiese, come se non fossi presente.
— E grazie per questa botta di autostima. — commentai, continuando a mordere il panino e a masticare il più lentamente possibile, era meglio evitare di mangiare tutto in un solo boccone altrimenti avrei poi vomitato.
— Corinne.
— È il mio nome.
— Corinne. — questa volta più deciso.
— Lo hai scelto tu. — risposi, aggiungendo altre patatine in bocca insieme al morso del panino.
— Ma certo che fai proprio schifo! — esclamò alla vista di me che alzavo la testa per mangiare la patatina.Masticai e ingoiai.
Che Dio me ne scampi che sono uscita a pranzo con lui invece che andare veramente in palestra come nei piani iniziali.— Non ti incuriosisce neanche un po' cosa stia organizzando la mamma?
— Victor, non so se ti sei reso conto che io e mamma non ci parliamo, non ci incontriamo, non ci chiamiamo, non facciamo nulla e basta. È già tanto se riesce a rivolgermi parola alle feste. — ironizzai, alzando gli occhi al cielo.
— Dico davvero. Quella donna è fuori di testa, Rinnie. Se si mette in testa una cosa, si darà da fare per ottenerla. E se noi due siamo dentro questa sua cosa perversa, permettimi di dissentire ma mi preoccupo. — rispose secco, al mio commento totalmente sarcastico.Inarcai le sopracciglia, raramente rispondeva così secco e così deciso a me, la sua adorata e candida sorellina, che alla fine della fiera non aveva nulla di adorato e nulla di candido.
— Dove avresti sentito 'sta stronzata? — chiesi, moderando il tono della mia voce, facendola sembrare il più piatta possibile.
— Da lei. Stava discutendo con papà e... — per poco non sputai quel poco di Coca Cola che avevo in bocca, tanto che mi andò quasi di traverso, tanto da bloccarlo dal continuare.
— Tu hai origliato? — se ero sconcertata? Si, cazzo! Lui non faceva queste cose, era perfetto. Ero io a farle.
— Beh, è difficile non farlo quando litigano.
— Tu hai origliato.
— Che c'è di male?
— C'è che non lo fai mai tu!
— Siamo finiti nel discorso, che dovevo fare? Girarmi dall'altra parte e fingere di fare parte del mobilio del salotto? — l'ironia fa parte dei fratelli Montgomery, tanto da farmi annuire per dargli ragione.Una cosa era certa, per quanto provassi a tenere il naso fuori dalla famiglia Montgomery, sembrava che il mondo intero provasse a rendere la situazione più complicata del dovuto.
Con lui avevo tenuto un comportamento da esterna alla situazione, ma la verità è che la situazione mi turbava, a livello di pancia; quella donna, mia madre, aveva intenzione di rovinarmi.
Sicuramente era così.
Ma perché mettere in mezzo Victor?
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OMNIA FERT AETAS || Tom Hiddleston || SOSPESA
ФанфикOmnia Fert Aetas. Il tempo porta via tutte le cose. Forse era vero, ma in quel momento il Tempo mi aveva donato qualcosa, forse per scusarsi degli ultimi ventitré anni. ________________________________________ La protagonista e la sua storia sono pu...