6. Brawl

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Avevo chiesto a Dean il pranzo libero, che di solito lo era sempre il mercoledì ma glielo ricordai, in modo da potermi incontrare con Victor in un piccolo ristorante, non troppo chic e neanche troppo da barbone, perché a quanto pare il rampollo prediletto della famiglia chiedeva urgente una mia valutazione a riguardo della situazione famigliare.

Fu di fronte a due enormi crispy mac bacon e cheeseburger contornati da patatine, Coca Cola e milkshake che Victor "sono il preferito di mamma e tu no" iniziò a parlare.

(Si, eravamo finiti da Mc Donald's, non fate domande.)

— Penso che mamma stia andando fuori di testa. — addentò il suo crispy, chiudendo gli occhi per quella vampata di piacere che gli accarezzava le papille.

Ah, la dura vita da avvocato a cui gli tocca pure la palestra per non sfigurare in ufficio, dovendo rinunciare al piacere che dava il cibo unto.

— Questa volta non sono io, giusto? — chiesi, aprendo il panino e infilandoci dentro qualche patatina e la maionese, perché siamo sinceri, allo schifo dato dal cibo non c'è mai fine.
— No, ma penso che abbia qualcosa in mente che riguarda noi due.
— Cosa centro io? — chiesi tranquilla, richiudendo il panino e addentandolo, pentendomi subito dopo. Probabilmente a quest'ora dovrei essere in palestra invece che a mangiare schifo.
— Me lo sono chiesto anche io! — esclamò lui, guadagnandosi una mia occhiataccia, — Cioè, capisco me. Che sono il pupillo e mi hanno messo su un piedistallo. Ma tu? — si chiese, come se non fossi presente.
— E grazie per questa botta di autostima. — commentai, continuando a mordere il panino e a masticare il più lentamente possibile, era meglio evitare di mangiare tutto in un solo boccone altrimenti avrei poi vomitato.
— Corinne.
— È il mio nome.
— Corinne. — questa volta più deciso.
— Lo hai scelto tu. — risposi, aggiungendo altre patatine in bocca insieme al morso del panino.
— Ma certo che fai proprio schifo! — esclamò alla vista di me che alzavo la testa per mangiare la patatina.

Masticai e ingoiai.
Che Dio me ne scampi che sono uscita a pranzo con lui invece che andare veramente in palestra come nei piani iniziali.

— Non ti incuriosisce neanche un po' cosa stia organizzando la mamma?
— Victor, non so se ti sei reso conto che io e mamma non ci parliamo, non ci incontriamo, non ci chiamiamo, non facciamo nulla e basta. È già tanto se riesce a rivolgermi parola alle feste. — ironizzai, alzando gli occhi al cielo.
— Dico davvero. Quella donna è fuori di testa, Rinnie. Se si mette in testa una cosa, si darà da fare per ottenerla. E se noi due siamo dentro questa sua cosa perversa, permettimi di dissentire ma mi preoccupo. — rispose secco, al mio commento totalmente sarcastico.

Inarcai le sopracciglia, raramente rispondeva così secco e così deciso a me, la sua adorata e candida sorellina, che alla fine della fiera non aveva nulla di adorato e nulla di candido.

— Dove avresti sentito 'sta stronzata? — chiesi, moderando il tono della mia voce, facendola sembrare il più piatta possibile.
— Da lei. Stava discutendo con papà e... — per poco non sputai quel poco di Coca Cola che avevo in bocca, tanto che mi andò quasi di traverso, tanto da bloccarlo dal continuare.
— Tu hai origliato? — se ero sconcertata? Si, cazzo! Lui non faceva queste cose, era perfetto. Ero io a farle.
— Beh, è difficile non farlo quando litigano.
— Tu hai origliato.
— Che c'è di male?
— C'è che non lo fai mai tu!
— Siamo finiti nel discorso, che dovevo fare? Girarmi dall'altra parte e fingere di fare parte del mobilio del salotto? — l'ironia fa parte dei fratelli Montgomery, tanto da farmi annuire per dargli ragione.

Una cosa era certa, per quanto provassi a tenere il naso fuori dalla famiglia Montgomery, sembrava che il mondo intero provasse a rendere la situazione più complicata del dovuto.
Con lui avevo tenuto un comportamento da esterna alla situazione, ma la verità è che la situazione mi turbava, a livello di pancia; quella donna, mia madre, aveva intenzione di rovinarmi.
Sicuramente era così.
Ma perché mettere in mezzo Victor?

OMNIA FERT AETAS || Tom Hiddleston || SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora