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Scendo l'ultimo scalino, e sentendomi, si gira verso di me, squadrandomi.
«Sali in macchina» ordina, mentre esco.
Senza dire niente, apro la portiera e mi posiziono sul sedile, per poi chiuderla.
Dopo aver fatto una telefonata, entra anche lui, mettendo in moto.
Mentre eravamo per strada, una cosa mi venne in mente: io non sapevo ancora come si chiamasse.
«Tu..tu come ti chiami?» chiedo, leggermente insicura.
Sembra avermi ignorato, quando poi parla.
«Taehyung. Mi chiamo Taehyung e ho ventidue anni»
Carino come nome, ma balzai sapendo l'età.
Pensavo ne avesse venti, minimo diciannove, e invece ha cinque anni in più di me.
Mi rivolge uno sguardo veloce con la coda dell'occhio.
«Cosa c'è?» chiede.
«Non sapevo che tu fossi così grande, pensavo avessi qualche anno in meno»
«Ci sono tante cose che non sai di me» dice, per poi trasformare il suo sguardo provocatore, a uno che non sapevo proprio decifrare, ma sembrava malinconico, in parte.
«Siamo arrivati» afferma spegnendo il motore dopo aver parcheggiare.
Mi slaccio la cintura e scendo dalla macchina, seguita poi da lui.
Mi prende per mano, e io arrossisco al gesto.
Non dirmi che mi sta succedendo...
Bussa alla porta, che subito dopo viene aperta da un ragazzo bellissimo, a parer mio.
Aveva i capelli biondo platino, delle labbra carnose ma non troppo, e la carnagione chiarissima, in poche parole come la mia.
«Gli altri sono dentro» disse solamente. «oh, ma chi abbiamo qui, la piccola Haneul» continua dopo avermi notato.
«Come sai il mio nome?» domandò abbastanza scioccata.
«Taehyung ci parla in continuazione di te, dolcezza» dice, ottenendo un sorriso dal ragazzo che mi teneva ancora la mano.
Parla sempre di me? Per quale motivo dovrebbe farlo?
Entriamo in casa, e una volta arrivati in salotto, vedo cinque ragazzi, più o meno tutti della stessa età, credo.
«Haneul, finalmente ei arrivata» dice per primo un ragazzo con i capelli lilla.
In mezzo ad altri saluti, sento un "ci sei mancata". Cosa vorrebbe dire? Io non ho mai visto questi ragazzi prima d'ora.
«Chi..chi siete?» domando stupefatta da ciò che ho sentito.
Alcuni sembrano diventare leggermente tristi.
«Come chi siamo?» dice quello da i capelli neri.
«Non vi ho mai visto..» dico, e lui sembra innervosirsi.
«Dannazione!» urla, facendomi sobbalzare, e poi si alza, andando in un altra stanza.
«Jungkook non trattarla così! Lei no-» sento dire da quello che lo segue, sentendo quindi solo una parte della frase.
Allora si chiamava Jungkook, ma perché ha avuto quella reazione?
Taehyung mi stringe la mano, senza farsi notare dagli altri.
«Perdonalo, è solo un po' maleducato» dice quello con i capelli rosa «comunque io sono Jimin» conclude.
«Io mi chiamo SeokJin, ma puoi chiamarmi Jin» dice il ragazzo che mi aveva salutata per prima.
«Io Yoongi» parla quello che ci ha aperto la porta.
«Io sono Namjoon» si presenta il lilla.
«E io Hoseok, ma puoi chiamarmi J-Hope. I'm your Hope, I'm your Angel» dice, facendomi ridacchiare.
Faccio un piccolo inchino.
Sarà una giornata molto lunga.

Fake Love; Kim TaehyungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora