Sono passati alcuni giorni dalla mia sfuriata contro Seokjin. Ho cercato di calmarmi e di trovare un senso a tutto. Non ho parlato con lui. Mi ha mandato qualche messaggio ma non gli ho risposto perché non mi sentivo di farlo. Fino a questa mattina.
Gli ho risposto e abbiamo parlato un po' per messaggio. Mi ha chiesto se la rabbia mi è passata e se poi avessi voluto passare da lui.
E infatti sono qui. A casa non ci sono i suoi genitori. Quando ci frequentavamo anni fa loro non erano d'accordo che il loro stupendo figlio uscisse con un ragazzo. Suo padre mi ha visto solamente una volta e voleva strapparmi la testa.
Poi siamo stati più attenti. Se dovevamo vederci non lo facevamo a casa sua, ma se dovevamo andarci per forza prima controllavamo che non ci fosse nessuno.Mi guardo intorno. Nulla sembra cambiato, tranne che per una nuova foto appesa al muro fra quelle di famiglia. Ritrae Jin. Non sorride nemmeno alla fotocamera, il che è strano. Ama farsi fotografare e ama mostrare il suo bel sorriso.
Quella foto in mezzo alle altre sembra così diversa. Non sembra nemmeno la stessa persona.Seokjin si siede sul bracciolo del divano e mi guarda.
<<Come va?>> Mi chiede.
<<Bene.>> Annuisco. <<A te?>>
<<Bene.>> Mi osserva dalla testa ai piedi, ma non sembra farlo per giudicarmi.
Rimaniamo in silenzio, ancora. Odio i nostri silenzi.
Continuo a guardarmi intorno. Punto il mio sguardo sul pianoforte all'angolo della stanza e faccio qualche passo verso di esso. Tutta la sua famiglia sa suonarlo, e tempo fa Jin mi aveva insegnato a suonare qualcosa. Mi siedo allo sgabello. In realtà non so se ho il permesso di toccarlo, una volta lo avevo. Ma Seokjin non mi ha detto nulla, perciò non me ne preoccupo molto. Poggio le dita sui tasti e ne premo alcuni. Il suono non è così familiare. Però penso di riuscire a ricordare qualcosa.
Comincio a suonare un breve pezzo di un tranquillo brano che Jin mi aveva fatto studiare per alcuni pomeriggi di aprile.
Mi rilassava sentirlo suonare. Mi prendeva e mi faceva distrarre.
Ora sto suonando io, sembra venir bene. Penso di ricordarmi un bel pezzo del brano.
Finché non sbaglio alcune note.
Provo a ripeterle, ma non suonano bene, anche se io le ricordavo così.
Le ripeto un'altra volta, ma non vanno.
Poi sento la mano di Jin sulla mia e mi fa premere i tasti giusti: ora sembra avere più senso.Ma dopo sento il suo petto contro la mia schiena e il suo respiro contro la mia pelle. Le sue labbra mi sfiorano il collo e io rabbrividisco. Mi stringe la mano e il pianoforte emette note casuali.
Mi bacia lentamente sul collo ma io lo allontano e mi alzo prima che succeda troppo.
Lui mi guarda, sembra quasi confuso.
<<Cosa c'è che non va?>> Mi chiede.
Non rispondo. Mi limito a sospirare e ad allontanarmi da lui.
<<Non capisco perché ti comporti in questo modo.>> Continua lui.
<<Tu non lo capisci? Io non ti sento più. Non sembri davvero tu, sembri una bambola. Penso che tu non provi più emozioni. Sei così apatico.>> Lo ammetto ad alta voce. Ora non sembra solo un pensiero ma un'arma. Mi sento in colpa per averlo detto, ma non credo di avere torto.
Poi sento di nuovo silenzio, ma solo per pochi secondi.
<<Apatico, Namjoon?>> Gli sento la voce incrinarsi. Mi esplode il cuore. L'ho spezzato.
<<Apatico? Tu non capisci.>> Scuote la testa. I suoi occhi sembrano di nuovo vivi. <<Non sai come mi sono sentito. Non hai provato nemmeno a metterti una sola volta nei miei panni, scommetto. Non conosci il senso di colpa che ho provato nel voler realizzare il mio sogno. Ero terrorizzato. Ero innamorato di te, ma ammetto di aver pensato che la nostra relazione fosse solo passeggera, una di quelle che si hanno al liceo.>> Mi sento trafitto da un pugnale. Io credevo nel nostro rapporto.
<<E mi sono odiato. Mi sono odiato perché non volevo farti soffrire. Volevo essere egoista. Lo sono stato.>> Annuisce. Sembra di nuovo la persona che era prima. Quella che provava emozioni intense e riusciva a esprimerle. <<Ti ho insultato. So di averti fatto male, e me ne pento. Ma penso che sia stato più semplice così.>>
Si volta. Mette le mani in tasca.
<<Mi sono sentito solo. Era tutto nuovo per me. Non conoscevo nessuno e ho fatto fatica con l'inglese. Non avevo nemmeno una persona accanto, ma non è colpa di nessuno se non mia. Ho allonato tutti. Non riuscivo a dare buoni risultati. Ho sofferto come un cane. Pensavo di essere inutile e idiota.
<<Poi un ragazzo si è avvicinato a me. Pensavo fosse fantastico avere di nuovo qualcuno accanto, ma mi ha solo trattato di merda. E contemporaneamente i miei genitori mi chiedevano se frequentassi qualche ragazza perché odiano ciò che sono in realtà.>> Gli sento la voce spezzarsi. Mi sento una merda. Io non ho affrontato reali problemi. Io ho solo penato perché un ragazzo mi ha lasciato.
<<I miei genitori, coloro che hanno fatto di tutto per me, non riescono a capire che non sono come loro mi vogliono. Per loro sono un mostro. Per loro avrei dovuto farmi curare, così ho solo finto di uscire con qualche strana ragazza inventata.>> Si volta. Ha le guance bagnate dalle lacrime e io mi sento così inutile. Viene verso di me.
<<Sono uno stronzo, Kim Namjoon. Sono un mostro. Ho rovinato la mia vita per uno stupido vizio. Ho rovinato la relazione con te.>> Mi spinge e comincia a colpirmi sul petto, ma io non mi muovo. Lo lascio fare. <<Ho rovinato tutto. Non ho saputo accettare ciò che avevo di buono. Sono un idiota.>> Singhiozza e si ferma. <<Ho rovinato tutto.>> Ripete piangendo.
L'unica cosa che faccio è abbracciarlo e farlo piangere sulla mia spalla. Non credo che adesso io debba parlare. Va bene così. Lo faccio solo piangere.
Ora il silenzio è spezzato solo dai suoi singhiozzi ma va bene. Non è un silenzio odiabile. Si è aperto con me, mi ha parlato di ciò che non è andato bene.
Mi sento stupido. Tutte le paranoie che mi sono venute a me non erano nulla in confronto ai problemi reali che le persone come Jin affrontano.
Percepisco il suo cuore distrutto.
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Crystal snow-Namjin, BTS
FanfictionNamjoon stava con Jin al liceo, ma a causa del trasferimento di quest'ultimo la loro relazione è costretta a finire. Dopo l'università Jin tornerà a casa e incontrerà Namjoon.