Capitolo 3 - Il richiamo del cuore (prima parte)

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“Mi dispiace Kate”

queste erano state le parole del suo amico e collega Ryan dopo averla salvata.

“Detective Beckett”

l’aveva richiamata il commissario Gates quando,solo dopo aver alzato lo sguardo verso loro,si rese conto di cosa realmente avesse rischiato e di cosa realmente contasse con lei. Poco le importava,una volta giunti al distretto,fosse stata sospesa. Poco le importava aver perso il confronto contro se stessa. Poco le importava di tutto ciò che le circondava perché l’unica cosa che realmente importava per lei era Castle. Il suo Castle. Lo stesso uomo che poche ore prima le aveva detto d’amarla. Lo stesso uomo che lei aveva ferito e distrutto solo per il suo stupido orgoglio. Lo stesso uomo che le era sempre stato accanto e che solo ora aveva capito d’amare più di stessa.
Ma cosa fare? si chiedeva la bella Detective seduta sull’altalena del parco cittadino. Mille dubbi e incertezze affollavano la sua giovane mente e tutti accompagnato dal suo dolcissimo ricordo. Fin quando,senza che se ne rendesse conto,il cielo sopra di lei aveva iniziato a scurirsi rilasciando pian piano una leggera pioggerella che andava man mano aumentando e della quale poco le importava. Era seduta ancora sull’altalena quando,ormai bagnata come un pulcino,senza che riuscisse a controllare più le sue emozioni si ritrovò a sorridere. Finalmente aveva capito cosa realmente desiderasse di più al mondo. Finalmente aveva capito che tutto ciò che più amava nella vita era proprio lui….. Richard Castle.
Era appena arrivata davanti la porta del suo appartamento quando,solo dopo aver trovato il coraggio di bussare,si ritrovò davanti Alexis con gli occhi gonfi e pieni di lacrime e Martha sconvolta,anch’essa come la nipote,in lacrime e con la testa fra le mani.

“Cos’è successo? Alexis,Martha dov’è Rick?”

riuscì a chiedere loro mentre una strana sensazione arrivava a soffocarle il cuore.

“Papà non c’è più”

disse la piccola Castle mentre alzava gli occhi verso la donna.

“Se ne andato a nostra insaputa senza dirci nulla. Lui… Lui aveva promesso sarebbe rimasto a casa ad aspettarci e invece se ne andato. Perché Kate? Perché papà ci ha lasciate? Perché?”

urlò infine prima di gettarsi in lacrime tra le braccia della bella Detective che incredula e senza parole,altro non poté fare che abbracciarla e stringerla forte a se con tutte le sue forze.
Infiniti e interminabili furono quegli istanti spezzati solo dai singhiozzi della piccola Alexis. Kate davanti tutto questo dolore non aveva la forza di dire nulla. Troppo incredula per riuscire a dire qualcosa. Troppa paura per riuscire a pensare alla causa di un tale gesto. Troppa la voglia di sapere cosa sia successo e dove fosse il suo Rick. Già il suo Rick ma poteva davvero considerarlo ancora suo dopo come lo aveva trattato? La paura di un suo eventuale rifiuto la terrorizzava tanto che a momenti non riusciva più a respirare quando,solo dopo essersi calmata,Alexis si distaccò da lei permettendole (anche se metaforicamente) di tornare a respirare.

“Perdonami Kate”

“Non preoccuparti Alexis non è successo nulla. Piuttosto cos’è successo? E dov’è tuo padre?”

“Non lo sappiamo Kate”

rispose Martha alla domanda della ragazza riprendendo,per quanto possibile,il controllo di se e delle sue emozioni.

“Cosa significa?”

“Ti prego Kate entra”

disse infine Alexis notando il suo (quanto loro) turbamento. L’atmosfera che si percepiva all’interno dell’appartamento era pressoché insopportabile. Tutte erano unite dagli stessi sentimenti. Tutte erano unite dallo stesso dolore. Tutte si ponevano la stessa domanda dov’era Rick? Per minuti che sembrarono un eternità nessuna di loro ebbe il coraggio di dire o fare qualcosa quando,dopo aver ritrovato un po’ calma,Martha spiegò a Kate tutto quello che aveva il diritto di sapere.

“Vedi Kate tutto ha avuto inizio dopo la cerimonia del Diploma di Alexis.”

“Alexis davvero? Finalmente ti sei Diplomata. Congratulazioni.”

“Grazie”

riuscì solo a dire la piccola Castle con un grande nodo alla gola che sembrava la stesse soffocando.

“Sai noi dopo la cerimonia volevamo andare a festeggiare e avevamo chiesto a Richard dove gli sarebbe piaciuto andare ma lui ha risposto che non si sentiva affatto in vena di far festa nonostante questo nulla ci impediva di andare a festeggiare solo noi due e così abbiamo fatto mentre lui tornava ad aspettarci qui a casa. Solo che…..”

s’interruppe Martha per riprendere fiato,mentre calde lacrime iniziavano a rigarle,ancora una volta,il viso.

“Solo che dopo essere tornate a casa non lo abbiamo trovato. Allora abbiamo iniziato a cercarlo ovunque ma papà non era da nessuna parte.”

“Stavamo per andare nel panico fin quando non ho trovato queste due lettere,una destinata a me e Alexis e l’altra destinata a te,sul tavolino.”

continuò Martha prima di alzare lo sguardo verso la giovane Beckett che la guardava come a cercare nei suoi occhi un perché.

“Non capisco. Cosa significa?”

“Non lo sappiamo Kate. Purtroppo a questa domanda non abbiamo risposta.”

disse Martha alla giovane donna mentre si dirigeva ,seguita dalla nipote,al piano di sopra così da lasciarle la stessa privacy che Rick avrebbe certamente voluto che lei avesse.
Una volta rimasta sola Kate fu assalita da mille dubbi e dalla paura più totale. Che quella busta tra le mani potesse darle le risposte che lei andava cercando? Non lo sapeva e non lo avrebbe mai saputo se non avrebbe mai trovato il coraggio di aprirla e leggerla. Ma si sa la maggior parte della volte,anche se impossibile,è il cuore che l’ha vinta sulla ragione. E questo Kate lo avrebbe capito a sue spese. Quando ancora con la busta tra le mani un solo pensiero attraversò la sua mente.

“Dove sei Rick?”

Castle e Beckett - La storia di un amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora