8. Guardare un film con Matt

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Sono fuori dalla finestra della mia camera, seduta sul tetto con la schiena appoggiata contro il muro. Effettivamente è una cosa che faccio spesso quando non fa così tanto freddo. Le cuffiette nelle orecchie, le note di ogni canzone che mi cullano, e lo sguardo rivolto verso il cielo annuvolato. Improvvisamente le luci della camera di Connor di fronte a me si accendono, e lo vedo avvicinarsi alla finestra. Ormai anche questo mio posticino non è più tranquillo con quello psicopatico che mi fissa.

Sto per alzarmi quando vedo l'auto di Matt passare in strada di fronte a casa sua per poi fermarsi davanti alla mia, ma la vista è coperta dal muro. Torno a guardare Connor e noto che sta guardando per strada, probabilmente lo ha visto.

Tolgo le cuffie e rientro nella camera, chiudo la finestra e vado al piano di sotto per accogliere il mio migliore amico. Apro la porta e gli salto in braccio. Affonda il volto tra i miei capelli mentre mi tiene stretta per la vita.

«Ciao scimmietta», sussurra contro di me.

Sentiamo qualcuno schiarirsi la gola alle mie spalle. Matt mi rimette a terra e mi volto verso mio fratello, che ci sta guardando di traverso con le braccia incrociate al petto.

«Che vuoi pidocchio?»

«Che ci fa qui?» chiede indicando Matt con il mento.

«Il lunedì è la serata film», sollevo le spalle. Ogni lunedì sempre la stessa storia.

Prendo Matt per mano e lo conduco in cucina. Mio fratello sbuffa e poi si accomoda sul divano in salotto. Preparo dei popcorn per poi versarli in una ciotola, e siccome ne ho fatti per un esercito ne prendo un altra più piccola. Verso i restanti e poi la porto a mio fratello.

«Grazie mostriciattolo».

«Sono di sopra se ti serve qualcosa», dico facendogli un occhiolino. Lui lancia un occhiataccia a Matt e poi si volta per tornare a guardare la tv. Alzo gli occhi al cielo e mi avvio su per le scale seguita dal mio migliore amico che ha in mano la ciotola di popcorn.

Toglie le scarpe e si accomoda sul letto, la schiena contro la testiera e le gambe allungate sopra di esso. Poggia la ciotola sopra gli addominali e mi osserva mentre mi aggiro per la stanza. Mi avvicino alla libreria che è piena di DVD e libri di ogni genere.

«Cosa guardiamo?» chiede Matt.

Estraggo il film e lo agito di fronte alla sua faccia curiosa, «Io prima di te».

«No, ti prego basta».

«Perché?» metto il broncio.

«Perché piangi sempre»

«Se è per questo, piangevo anche quando ho letto il libro».

«Ecco appunto».

Incrocio le braccia al petto fingendo di essere arrabbiata.

«Sai, non capirò mai da dove ti esce tutto questo romanticismo. Sei un controsenso con la vita reale», continua lui portando qualche popcorn alla bocca.

«Che ne so, forse è proprio perché nella vita reale non ho una relazione con nessuno. Dovrei prendermi un gatto».

«Baby, non serve per forza essere fidanzati per essere felici. E magari anche un po' affettuosi, che nel tuo caso non guasterebbe».

«Certo, ma l'amore si ottiene tra due persone che si amano, non due che vanno a letto tanto per fare, dovresti saperlo meglio di me. E comunque, a me le coccole piace riceverle e basta», puntualizzo.

Matt apre la bocca per ribattere ma a quanto pare ci ripensa e non aggiunge altro, limitandosi a portarsi un cuscino davanti alla faccia. Mi avvicino silenziosamente e inizio a punzecchiargli un fianco facendolo sobbalzare, tanto che i popcorn volano fuori dalla ciotola. Toglie il cuscino dalla sua faccia e osserva il disastro sul letto.

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