I fantasmi del passato

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Jason Miller

era lui il nostro primo ed unico sospettato, ma il ragazzo non si trovava da nessuna parte.

Ispezionammo la casa del sospettato, fin da subito percepimmo un ambiente ostile, era una casa semplice ma sui mobili e sulle pareti non vi erano foto ne di Jason ne di sua madre , morta in un incidente, Spencer iniziò ad analizzare l' ambiente e a fare battutine sarcastiche, proprio sulla mancanza di foto o di oggetti personali dei parenti della vittima , al capo della polizia non piacquero per niente e neppure a Hotch così mandò me , Spencer e Morgan a visionare la stanza del ragazzo.

La stanza di Jason era triste , sintomo di un'anima tormentata , tappezzata di poster macabri e i suoi vestiti nel suo armadio avevano una tonalità monocromatica , erano tutti neri. Guardai un poster della stanza e dissi J" Johnny Cash si identifica con la figura del solitario incompreso " Dereck fu d'accordo con me e aggiunse D"Vorrei che tutti gli S.I incollassero il loro profilo al muro come lui" a quell'affermazione Spencer rispose S" Eh cosa centra...tu al liceo eri un atleta e la tua camera era tappezzata di coppe e poster di atleti importanti come Michael Jordan" scherzosamente Derek rispose D" E non dimenticare le belle atlete in costume da bagno " a quell'affermazione Spencer roteò gli occhi e controllò il computer S"protetto da password " D" Cosa normale con il padre sbirro" S"Ahhh si ammesso e non concesso che gli importasse qualcosa del figlio " non l'avevo mai sentito parlare così , nella sua voce c'era rabbia verso la vittima e compassione verso il killer, Dereck mi guardò e al volo capii che dovevo parlare con Spencer.

Tornai in centrale con Dereck , mentre Spencer e Horch andarono al liceo frequentato da Jason ,per discutere con il resto della squadra del profilo e per analizzare tutti i dati che avevamo raccolto, Emily e Rossi avevano intuito che il ragazzo non era andato molto lontano dato che era stato avvistato in un negozio che prendeva cibo deperibile , che la quarta vittima non esisteva e che i resti rivenuti nella casa erano resti animali quindi la ragazza era con il nostro sospettato, dato che da tempo avevano una relazione . Rimanemmo lì per ore fino a quando Hotch disse a me e a Morgan di andare a casa Miller per fare un ulteriore sopralluogo avvertendoci che ci avrebbe raggiunti anche Spencer

Eravamo arrivati da poco quando vedemmo Spencer entrare come una furia togliersi la tracolla e sedersi al computer. Guardai Morgan ma lui alzò le spalle e scosse la testa, allora presi coraggio e mi avvicinai a Spencer dicendo J"Tutto bene ?!" S"Benissimo " con fare scocciato, allora aggiunsi J"Sei sicuro ?! ti vedo strano già da un po'" S"Ho detto che sto benissimo perché mi state tutti addosso?!Per cosa volete punirmi?!" lo guardai, ero delusa e arrabbiata per la sua ira infondata verso di me, e senza dire nulla gli voltai le spalle e andai al piano di sotto per sbollito la rabbia.

Dopo svariate ore e dopo la chiamata di Hotch che mi infirmava di nuove vittime, salii al piano di sopra per informare Specer e Dereck. Stavo per bussare quando sentii entrambi parlare , ci misi un po' ma poi capii che stavano parlando di quello che aveva passato il nostro sospettato e che Spencer si stava identificando molto con lui , sentii Morgan dirgli che era normale che tutti ci identificavamo con Jason, che anche lui aveva subito atti di bullismo fino a quando Spencer raccontò un avvenimento che era accaduto al liceo, dove alcuni suoi compagni di scuola lo avevano attirato in una trappola e lo avevano preso in giro legandolo ad un palo nel campo da football mentre lui li implorava di smetterla , ascoltai quella straziante storia e mi sentii male per lui sentendo lo strazio nella sua voce , il dolore  a distanza di tempo gli dilaniava ancora l'anima. Non ebbi il coraggio di entrare, una parte di me voleva correre da Spencer e abbracciarlo ma non ci riuscii non ero mai stata brava ad esprimere i miei sentimenti, scesi nel salotto e mandai un messaggio a Morgan dicendogli che dovevamo andare in centrale.

In centrale Hotch ci infirmò che avevano trovato un modo per contattare la ragazza che per quanto ne sapevamo era ignara di tutto quello che stava succedendo.La contattammo all'inizio lei non ci credette, sosteneva che noi eravamo dei bugiardi ma dopo aver esposto i fatti e avergli fatto capire il perché dei comportamenti strani del ragazzo ci credette e ci disse dove erano. Ci preparammo e raggiungemmo la piccola casetta indicata dalla ragazza. Ci dividemmo in due squadre io, Spencer , Hotch e Morgan dalla porta principale e il resto dalla porta sul retro. Entrammo ma il ragazzo non fu sorpreso era pronto al nostro arrivo aveva già un fucile in mano, Hotch gli intimò di abbassare l'arma ma il ragazzo non volle farlo , anche Dereck cercò di farlo ragionare ma nulla allora Spencer alzò la pistola e la posò a terra mettendosi sulla linea di tiro, il terrore mi assalì ,la visuale era compromessa dalla presenza di Spencer , il ragazzo poteva benissimo sparargli e io o gli altri non avremmo potuto fare nulla per fermarlo. I minuti sembrarono ore ma alla fine Spencer riuscì a far arrendere il ragazzo e lo arrestammo.

Ero arrabbiata e tesa , perché aveva fatto una cosa tanto stupida, non riuscivo a dare una spiegazione al suo gesto. Arrivati sull'aereo mi sedetti in fondo , volevo stare sola era stato un caso pesante e il gesto di Spencer non aveva aiutato. Decollammo e dieci minuti dopo vidi Spencer di fronte a me che mi guardava con i suoi grandi occhioni  castani, lo guardai ero furiosa con lui tentò di prendermi la mano ma io mi scostai e mi disse  S"Ehi " allora sbottai J"Sei un idiota " S"A dire il vero sono un genio sai bene che il mio Q.I è di 184 e poi avevo calcolato tutto le statistiche..." J"Ah no non me ne frega niente delle statistiche ti sei messo sulla linea di tiro di uno psicopatico non sapevo avessi istinti suicidi " cercai di non urlare per non svegliare gli altri, S"infatti non ho istinti suicidi " J"A no?! e come lo chiami quel gesto di metterti fra noi e l'arma di quel tizio?!" S"Salvare qualcuno io lo chiamo così ...io so cosa provava...lui voleva solo dimenticare e so bene come ci si sente" e mi fece uno di quei sorrisini a mezza bocca e la sua alzata di spalle J"So bene anche io come ci si sente ma ho avuto paura per te...io avevo paura di perderti" S"Lo so e ti chiedo scusa per questo".


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