AFTER

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Qualcosa sfiora il mio naso costringendomi a strofinarci sopra la mano. Sto per riaddormentarmi tranquillamente quando la medesima cosa solletica nuovamente il mio naso.

Apro lentamente gli occhi e mi trovo faccia a faccia con il tessuto grigio di un paio di mutande.

Le faccio volare dall'altra parte della stanza e mi metto subito seduta sul letto.

Kurt è seduto di fronte a me e ride divertito mentre io lo guardo male. Se gli sguardi potessero uccidere lui sarebbe già all'altro mondo.

"Sveglia dormigliona" raccoglie le sue mutande da terra e me le lancia in faccia.

"Smettila cretino!" esclamo cercando di evitarle. Guardo l'ora sullo schermo del cellulare. Sono le 14.30.

Wow non pensavo di aver dormito così tanto, ma visto l'ora in cui siamo tornati ieri notte mi sembra il minimo.

Dopo una decina di minuti riesco finalmente ad alzarmi e mi dirigo verso il bagno.

Busso alla porta, dopo poco questa si apre e Zayn si affaccia a petto nudo e con la bocca piena di schiuma mentre si lava i denti.

Rimango per una frazione di secondi a fissarlo e quando finalmente mi rendo conto che anche lui mi sta guardando, mi scuso e faccio per andarmene.

"Torno dopo" dico voltandomi, ma lui in modo un po' impacciato, vista la bocca piena di dentifricio, mi richiama.

"Non preoccuparti ho quasi finito, vieni" mi invita facendomi cenno con la mano. Entro nel grande bagno, che in questo momento sembra essersi rimpicciolito.

Senza neanche rendermene conto chiudo la porta dietro di me.

Appoggio il costume che mi devo mettere e le cose per il bagno sul mobile in marmo vicino al lavandino e mi siedo sul bordo della vasca guardandolo.

Si risciacqua la bocca e si lava la faccia. Mentre la asciuga mi osserva tramite il riflesso dello specchio e inizia a ridere.

"Che c'è?" chiedo leggermente in imbarazzo sperando di non avere niente fuori posto.

Scuote la testa e rimette al suo posto l'asciugamano.

"Niente, solo.. Sei carina quando sei imbarazzata" sorrido al complimento, ma non riesco ad evitare di abbassare lo sguardo.

Questo comportamento è davvero strano da parte mia. Sono abituata agli apprezzamenti e so di essere attraente, ma il modo in cui è stato detto e la persona da cui è stato pronunciato hanno reso questo complimento diverso dagli altri.

"Non sono in imbarazzo" cerco di negare, quando in verità è molto evidente.

"Se lo dici tu" mi guarda con la coda dell'occhio sempre sorridendo. Si sta prendendo gioco di me.

"Andiamo al mare adesso giusto?" cerco di cambiare argomento.

Annuisce guardandosi un ultima volta allo specchio.

"Partiamo stasera" mi informa "andremo con i ragazzi fino a casa mia, poi ti porto a casa io" annuisco e mi alzo mentre lui esce dal bagno.

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Scendiamo in spiaggia: facciamo il bagno, prendiamo il sole e giochiamo un po' a beach volley.

Non sono un granché a giocare perciò dopo poco mi autosqualifico andandomi a sedere sul mio asciugamano.

Non mi piace quando non sono brava in qualcosa. Mi fa sentire un'idiota, un'incapace. Quindi preferisco evitare di fare quella cosa.

Guardo gli altri giocare.

Qualche minuto dopo Zayn esce un attimo dal gioco mentre gli altri continuano con le loro battute e le loro schiacciate e viene verso di me.

Si siede al mio fianco e riprende fiato.

Lui al contrario di me è sorprendentemente bravo a giocare e sta facendo vincere la sua squadra, distruggendo la mia.

"Stanca?" mi chiede guardandomi con gli occhi socchiusi a causa del sole.

"Sì" mento "e poi fa caldissimo" aggiungo cercando di migliorare la mia bugia.

"Già" risponde lui con un tono non molto convinto "pensavo fosse perché non sai giocare" lo guardo fingendo di essere veramente offesa.

"Io so giocare" dichiaro infastidita.

L'unica cosa che mi infastidisce più di non saper fare qualcosa è quando qualcun'altro me lo fa notare.

"Chiedilo a Kurt che si è preso tre pallonate in faccia" mi ricorda.

"Sono scivolata, non l'ho fatto apposta" mi difendo ovvia.

"O a Louis" continua la lista "che si è preso parole da una coppia di anziani perché tu gli avevi tirato addosso la palla" cerco di trovare un'altra scusa ma prima che possa finire la frase mi interrompe continuando.

"O a Dylan che.." lo faccio stare zitto tappandogli la bocca con la mia mano.

"Ok forse non sono bravissima a giocare, ma non è per questo che mi sono seduta!" rido ricordando le pessime figure appena elencate da Zayn, e lui ride insieme a me.

La mia mano è ancora sulla sua bocca ma appena sento il contatto della sua lingua con il mio palmo la tiro indietro schifata.

"Mi hai leccato la mano!" urlo divertita. Questo Zayn ironico e giocherellone mi piace. Spero non cambi umore tra poco.

"Comunque" esordisce con tono serio "A me succede. Di innervosirmi quando non riesco a fare qualcosa intendo. Sai, nonostante la mia infinita bellezza, il mio smisurato talento e tutte le mie qualità" alzo gli occhi al cielo ma lo lascio continuare

"a volte mi blocco e mi sento inutile" rimango in silenzio ma capisco benissimo di cosa sta parlando.

Lo guardo mentre parla e noto una leggera malinconia nei suoi occhi.

"Quel giorno, a casa mia, quando sei entrata nel mio studio di registrazione stavo cercando di comporre il mio nuovo singolo. Non ci stavo riuscendo. Ecco perché sono diventato improvvisamente così stronzo".

Lo guardo intensamente e mantengo il contatto visivo per alcuni secondi.

È strano per me parlare con un Zayn così sincero e aperto al dialogo.

"Sì" confermo per alleggerire un po' l'atmosfera "sei stato proprio uno stronzo" rido mentre lui scuote la testa sorridendo a sua volta.

Continuiamo a parlare ancora un po'del più e del meno evitando discorsi più impegnativi.

"E se ti insegnassi io?" dice improvvisamente.

"A fare cosa?" chiedo non capendo a cosa si riferisca.

"A giocare a beach volley" risponde ovvio come se potessi leggergli nella mente.

"No non credo sia una buona idea" scuoto la testa rifiutandomi. Non sono proprio portata.

"Si che è una buona idea, dai alzati" mi ordina tendendomi la mano.

Esito ancora guardando gli altri che giocano.

"Ehi Hadid non pensavo fossi così debole" mi provoca per convincermi.

"Va bene" dico alzandomi "ma poi io ti aiuto a comporre la canzone" Zayn mi osserva incredulo.

"Tu, vorresti aiutare me" ricalca quel 'me' per evidenziare la sua presunta superiorità.

"Sì" rispondo convinta.

"Va bene" accetta dopo un po' di esitazione.

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