Una notte bollente

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Mi preparai velocemente e scesi in cortile.
Remus: Grace sei...(continuò a fissarmi)
Io: prova a dire un altra parola e giuro che me ne vado (mi fece un sorriso)
Remus: non cambi mai (mi prese la mano ed andammo a fare una passeggiata vicino al lago nero). Era così bello stare con lui, mano nella mano, il suo sorriso, i suoi occhi...
Io: posso farti una domanda?
Remus: dimmi
Io: hai mai...preso in giro severus...
Remus: sapevo che me lo avresti chiesto (fece un sorriso triste) la verità è che è James che gli dà fastidio, io non gli ho mai fatto niente (appogiai la mia testa sulla sua spalla). Abbiamo passeggiato per un po e poi mi riaccompagnó in camera mia perché si era fatto buio.
Remus: un secondo appuntamento? (si avvicinó a me è mi bloccó contro la parete)
Io: beh...potrebbero parlare, sai un grifondoro ed un serpeverde...(con sfida)
Remus: gli opposti si attraggono non trovi? (Non riuscii a dire niente). Inizió a baciarmi sulla bocca, poi sul collo, mi levó la mia felpa rosa ed io gli levai la camicia. Quando stavo con lui sembrava che il mondo non esistesse, soltanto noi due contro tutto e tutti; lentamente mi sbottonó la camicia, con lentezza, le sue mosse sembravano calcolate come se volesse farmi aspettare e in quel momento la mia pelle iniziò a bruciare e l'eccitazione prendeva il sopravvento su di me ogni minuto che passava...

Contro il destino || Remus LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora