3. You could call yourself hazzalamazzadihazza.

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Louis' pov
Arrivati in centro Harry decide di portarmi in un parco. Ci sediamo su una panchina e iniziamo a parlare della scuola e di cosa stiamo studiando.

"Harry ci facciamo una foto? Voglio postarla su Instagram."

H:"Si va bene." Si avvicina a me e sorride e la stessa cosa faccio io. Scatto la foto (vedere quella del capitolo). Sono uscito abbastanza bene. Lui è bellissimo. Perché non sono come lui?

"Come ti chiami su Instagram?"

H:"harrystyles. Perché come dovrei chiamarmi?" Inizia a ridere.

"Beh...non so! Potresti avere nomi tipo hazzalamazzadihazza." Scoppio a ridere subito dopo seguito da lui. Ha una bellissima risata.

Cosa cazzo mi metto a pensare? Questo ragazzo mi sta impappinando il cervello.

H:"Sei serio? Non potrei mai chiamarmi così. Comunque ti va di bere qualcosa? C'è una caffetteria qui vicino."

Annuisco per poi alzarmi e seguirlo in quella caffetteria. Ci sediamo a un tavolo vicino una grande vetrata e una ragazza ci porta i menù.

"Oddio fanno anche le crêpes,i soufflé al cioccolato...io li amo." Vedo Harry fissarmi con un sorriso. Appena alzo lo sguardo verso di lui diventa rosso e abbassa lo sguardo sul menù.

H:"Io credo che prenderò una cioccolata calda." Posa il menù e aspetta che io decida cosa prendere.

"Io prenderò il soufflé al cioccolato. Si decisamente." Poso il menù e ordino. La ragazza si allontana sorridendoci.

H:"Allora Lou...sei fidanzato?"

L:"No. Ho avuto molte storie. Nessuna seria. Erano tutte ragazze da una botta e via. E tu piccolo riccio?" Gli accarezzo i capelli e lo vedo irrigidirsi.

H:"Beh...io...sono gay. Non ho avuto mai storie serie e nemmeno da una notte." Mi guarda mordendosi le labbra.
Mi chiedo come i ragazzi non si innamorino di lui. È così bello.

"Beh...lo troverai prima o poi." Continuo ad accarezzargli i capelli per poi arrivare alla sua guancia. È bellissimo. Un Dio greco. Ad ogni mio tocco lo sento tremare.

H:"Lou ti prego smettila." Si gira verso di me guardandomi le labbra. Potrei fare un pensierino su di lui. Inizio a ridere per i miei pensieri e poco dopo la ragazza ci porta ciò che avevamo ordinato. Io pago sia per me che per Harry e la ragazza se ne va.

H:"Grazie per aver pagato." Lo vedo un po' triste e forse anche imbarazzato. Forse non avrei dovuto provocarlo.
Mangiamo tranquillamente e appena finito ci alziamo e torniamo verso la mia macchina.

Questo mare ti somiglia ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora