200 giorni all'apocalisse

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- Padre, le cose non vanno affatto bene! – la trasmissione telepatica di Moen emanava tutta la sua ansia ed il padre non poté fare altro che accondiscendere, chiedendogli il perché di tale affermazione – Il Superco Ariel è agitato, tutti i Superchi lo sono... Le pietre della saggezza risuonano di note basse ed emanano un colore viola ed anch'io ho delle cattive sensazioni che non riesco a definire: qualcosa sta per accadere, ne sono certo!

Urtur arricciò le penne sulla schiena in senso di condivisone al figlio, nessuno come lui sapeva gestire il proprio piumaggio per trasmettere emozioni: la danza con cui aveva conquistato la madre di Moen è rimasta nella memoria collettiva degli Ituan come l'icona del corteggiamento.

- Devi avere pazienza, sai di avere il dono, ci vorrà tempo e tecnica per dominarlo, ma un giorno sarai tu il Superco della nostra comunità o ne formerai una tua. – Urtun diede un piccolo colpetto sulle braccia di Moen – Ma ora basta dai parlare di queste cose, andiamo da Murran: oggi io e lei abbiamo teletrasportato le bacche di uminoi, le tue preferite! Così finalmente la tua aura riprenderà un po' di colore...

- Dove le avete trovate? Non sarete mica usciti dall'Area di riserva, con i Lunghe Zanne in circolazione!

- Ma quali Lunghe Zanne: alla mattina girano nella Zona dei grandi massi, il problema sono i Pelosi Dentati che abbiamo dovuto far scappare usando il suono della bocca! Odio farlo, è una cosa da involuti, ma loro sono immuni ai messaggi telepatici e l'unico modo per spaventarli è urlare...

- Certo che a volte è difficile accettare il nostro ruolo di superiori e di collettori dell'armonia – Moen scosse la testa – verrebbe voglia di usare il potere per imporre il dominio sull'ecosistema, invece di esserne una semplice parte...

- Pensieri pericolosi i tuoi, lo sai benissimo: abbiamo superato quel periodo, è nell'armonia che abbiamo trovato l'equilibrio; le nostre regole...

- Dai, padre, ancora con 'sta storia delle regole, dei dogmi, di come devono essere le cose! - Moen sbuffò rumorosamente e le piume sulla sua schiena cominciarono a agitarsi in maniera disordinata - Ogni volta torniamo sempre allo stesso punto: ci vogliamo evolvere un po' o dobbiamo continuare a ripeterci sempre uguali a noi stessi?

- E basta, sempre a discutere! – la voce mentale di Murran risuonò nella testa dei due – Vogliamo mangiarle queste bacche, si o no?

Come sempre succedeva, l'aura limpida e vivace di Murran mise pace tra i due e le preoccupazioni di poco prima divennero un ricordo sommerso dalla gioia famigliare.

APOCALISSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora