191 giorni all'apocalisse

32 5 0
                                    

- Aiuto! Ullen è sparita! – l'urlo risuonò nelle menti di tutti gli abitanti del villaggio e l'aura rosso accesa di Niona allarmò tutti gli Ituan – Ho scandagliato l'Area sicura e quella di riserva ma non ne ho trovata traccia! Ho provato a contattare il Superco, ma non ne sento la presenza!

L'intera comunità provò a contattare il Superco, ma nessuno riuscì a percepirlo e persino Moen, il suo allievo e il più dotato di energia mentale, non riuscì a raggiungerlo.

- Che sta succedendo? Che fine ha fatto il Superco? Perché non riusciamo a contattarlo? – le domande scorrevano nella mente di tutta la popolazione unita nel Pensiero comune mentre le ondate di preoccupazione dei genitori colpivano le menti con la forza di un frustata.

Toccò all'anziano Gurril prendere in mano la situazione e decidere il da farsi in mezzo alla confusione generale - Amici! Ariel non è in collegamento, sappiamo tutti che il Superco ha sempre delle ragioni valide per le sue azioni e la scandagliata temporale ha dimostrato che la sua assenza è precedente a quella di Ullen: questo conferma che le due sparizioni non sono collegate e quindi direi di preoccuparci di quella della bambina!

Tutti si voltarono verso Moen: era chiaro che, se bisognava uscire dall'Area di riserva, l'unico in grado di esser certo di sopravvivere era lui.

- Va bene, andrò io, però ho bisogno che ognuno di voi si metta in risonanza con la nostra Pietra della saggezza in modo da poter caricare al massimo le mie energie psichiche – a queste parole tutta la popolazione si concentrò e dopo pochi minuti la pietra, fino ad allora inerme, si illuminò di un colore rossastro e, quasi contemporaneamente, la stessa cosa accadde alla testa del giovane Ituan.

Uscire dall'Area sicura ed, ancor più da quella di riserva, metteva in agitazione Moen sia per il pericolo su quello che si poteva incontrare nel mondo esterno, in particolare i Lunghe Zanne, ma soprattutto perché, al di fuori dell'area protetta dalla Pietra della saggezza, le energie psichiche viaggiavano disordinate e lui non era ancor in grado di schermarsi adeguatamente: ma perché proprio lui doveva avere il dono? Perché non poter vivere una vita tranquilla come Winov, il suo amico forse un po' approssimativo ma spensierato?

Pochi minuti e il rassicurante confine dell'Area di riserva ed, ancor più, di quella sicura furono alle sue spalle ma le sue certezze di creare facilmente un collegamento con Ullen andarono deluse; per qualche ragione la bambina era irraggiungibile e Moen scacciò con forza il pensiero che ciò accadesse perché fosse morta: le aree esterne sono psichicamente instabili e c'erano mille ragioni per cui il contatto poteva non riuscire... O forse gli serviva pensare questo per scacciare l'orrore dell'alternativa...    

APOCALISSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora