188 giorni all'apocalisse

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- Maledizione! – nella testa dell'Ituan le vibrazioni perimetrali esplosero come onde del Grande lago, risvegliandolo dal suo sonno – I Corazzati!

Muriel amplificò immediatamente il suo livello di concentrazione e cominciò a levitare mentre il rimbombo dei pesanti passi degli animali si avvicinava inesorabile; una volta raggiunto il livello di sicurezza si fermò a guardare negli occhi il maschio dominante che urlò al cielo la frustrazione di non poterlo attaccare.

- Muggisci pure, bestiaccia, urla quanto vuoi: già è insopportabile che siate immuni alle forze psichiche e che attacchiate qualunque forma di vita sul vostro percorso, ci mancherebbe anche che riusciate a volare!

Il bestione continuò ad urlare la sua rabbia per qualche minuto, dopodiché richiamò l'attenzione degli altri Corazzati su di sé e l'intero branco riprese la sua marcia per chissà quale meta lontana.

- Ecco andatevene, fuori dai piedi, esseri puzzolenti e rumorosi! – Muriel scosse la testa e, visto che riprendere il sonno era ormai fuori discussione, riprese a concentrarsi sulla sua ricerca – Dove sei? Dov'è la tua luce? 

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