Capitolo 12

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Ero suo figlio. Lei mi amava.

Ero felice di come erano andate le cose tra me e Rose. Ma il mio pensiero era un altro, tra un po' Rose andrà a casa per le vacanze, io invece non andrò a casa ma verrà mio padre qui da me. Non lo volevo proprio vedere, adesso che ero felice doveva venire a rovinare tutto.

"Hey Rosie, ci vediamo quando torni."
le dico prendendola per i fianchi e baciandola.

"Si Scorp."
mi sorride spostandomi i capelli dal viso.

La bacio un ultima volta per poi lasciarla andare.

Albus fortunatamente non va a casa da sua madre Ginny e suo padre Harry. Vuole rimanere con me, sa quello che succede tra me e mio padre, penso voglia proteggermi in qualche modo.

Rimaniamo tranquilli per due giorni, cazzeggiamo nel dormitorio lanciandoci cuscini da una parete all'altra. Abbiamo riempito la stanza di piume.

"Tranquillo Scorp, puliremo dopo"
mi dice Albus ridendo e voltandosi verso di me.

"Hai ragione. Adesso rilassiamoci."

Mi stendo sul letto. Anche oggi avevo messo la felpa che mi aveva regalato la mamma, e come faccio sempre tiro la fessura della testa per coprirmi il viso. Faccio un respiro profondo e mi alzo dal letto.

"Scorpius c'è tuo padre."
era Bryan. Stava finendo di preparare le valige. Lui se ne andava oggi.

Esco velocemente dal dormitorio e mio padre mi aspettava nella Sala Comune di Serpeverde.

"Papà.."
dico quasi con voce spezzata.

"L'orgoglio del nonno."
mi dice in tono ironico.

Il nonno diceva sempre che sarei stato l'orgoglio della famiglia. Il miglior Serpeverde della famiglia Malfoy. Ma mio padre non la pensava nello stesso modo.

Cammino verso di lui con la testa china, per poi abbracciarlo. Mi mette una mano sulla testa, però senza guardarmi.

"Hai la felpa che ti ha regalato tua madre."
mi dice. Ha cambiato espressione.

"Si. Sai non manca solo a te."
gli dico, ho osato a dire quelle parole.

"È lui il tuo amichetto? Il figlio di Potter?"
mi dice ghignando.

Albus era sceso dal dormitorio.

"Si. Lui è il mio migliore amico."
mi stavo incazzando.

"Fallito."
mi dice mio padre.

"È colpa tua se Astoria è morta."
lo ha osato dire. In più davanti ad Albus.

"No papà! È colpa tua, dovevi smetterla di opprimerla con tutte le cose che riguardavano me. 'Scorpius è fallimento' 'Scorpius è la disgrazia della famiglia'. Ero suo figlio. Lei mi amava. Stava già male per la malattia, e tu hai contribuito"

"Lei amava me."
dice lui alzando leggermente la voce.

"Anche io ti amavamo"
gli dico con le lacrime agli occhi.

"Ho cercato di amarti. Ci ho provato più di una volta. Ma non ci riesco. Io non sono accettato. Non mi hai mai accettato per quello che sono, volevi cambiarmi a tutti i costi. E questa è la cosa peggiore del mondo: Non essere accettato dal padre."
gli dico cercando il suo sguardo.

"Smettila Scorpius."
mi dice.

"No papà. Io sto dicendo la verità e lo sai, perchè se no non ti comporteresti in questo modo."

"Scorpius basta."
iniziava a perdere la pazienza.

"No. Perchè non mi lasci essere me stesso? Perchè non posso essere diverso? Io papà voglio essere il buono. Solo perchè tu hai avuto l'opportunità di fare la cosa giusta ma hai preferito seguire le orme del nonno, facendo del male alle persone. Uccidendo. Io non voglio essere come te. Voglio essere me stesso."

"Ho detto basta!"
mi urla mio padre tirandomi uno schiaffo.

Albus era lì e vedendo la scena si mette le mani alla bocca.

"No, lasciami essere quello che voglio. Lasciami frequentare le persone che voglio. Lasciami vivere."

"Vai via allora. Vai via da casa. Non tornare più."
ha gli occhi lucidi. So che non è quello che vuole, perchè li sono rimasto solo io e senza di me lui è solo.

"Va bene papà."
gli dico e appena mi volta le spalle lo mando a fanculo.

Albus mi si avvicina.

"Scorpius ma non capisci? Ti ha appena cacciato di casa"
mi dice Albus

"Non capisci?"
dico ripetendo le sue parole e ridendo

"Sei tu che non capisci. Io voglio essere accettato da mio padre. Senza di me lui non ha nessuno. Mi verrà a cercare."
gli dico abbassando la testa.

Albus mi fa un cenno col capo e mi lascia un po' da solo.

Guardo il braccialetto di Rose. Lei avrebbe saputo cosa fare, avrebbe fatto la cosa giusta.


Stringimi forte, lasciami andare. [Scorose]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora