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Austin 's POV
"non ho il reggiseno " dice
Cerco di non essere malizioso. Mi ha raccontato la sua vita , e io mi sono sentito una merda ad averla trattata male.
Ora è così ubriaca che non sa nemmeno come si chiama.
Le metto la mia maglietta solo sulla testa, senza maniche, abbasso le spalline del vestito e quest'ultimo cade giù .
Lei infila le braccia nelle maniche e la maglietta scende del tutto arrivandole ai fianchi.
Le si vedono le mutandine nere di pizzo .
Calmo Austin, non è una da scopare.
La faccio stendere sul letto e la copro con le mie coperte.
Lei si mette a lato del letto come per farmi posto.
Mi cambio mettendomi i pantaloni della tuta e esco dalla camera senza fare troppo rumore.
"dove vai?" chiede guardandomi
"sul divano" dico
"resta con me , per stasera...ti prego" dice implorandomi
"ok" dico sedendomi sul letto.
"Sii mio amico, almeno per oggi " dice prendendomi la mano.

Mi sdraio vicino a lei e si accoccola sotto il mio braccio.
Mette una mano sul mio petto nudo e affonda la testa sulla mia spalla e per finire in bellezza Mette una sua gamba sulla mia.
Guardo il soffitto e penso a mia madre. Anche lei è morta, ora c'è solo mio padre che però è come se non ci fosse.
Le accarezzo i capelli con la mano e chiudo gli occhi.
"non avevo mai detto a nessuno di mio padre, dei tagli di Greg..." dice lei
"forse non dovevo dirti" continua.
"dovevi sfogarti" dico
Da questa posizione riesco perfettamente a vedere il suo sedere, devo ammettere niente male.
Lei chiude gli occhi e io continuo a guadarla.
Alza un po' poi la gamba e con il ginocchio mi tocca il pisello.
Non ci faccio caso anche se devo dire che mi eccitando molto.
Mi giro dall'altra parte ma lei mi abbraccia da dietro , sorrido per il gesto e mi addormento.
La luce entra nella stanza, Ellison dorme ancora .
Mi stacco dal suo abbraccio e vado giù in cuciano a prendere un caffè .
Ho bisogno di svegliarmi e di far passare l'erezione prima che Ellison si svegli.
Dopo qualche minuto la vedo scendere le scale: capelli spettinati, maglia stropicciata che fa intravedere i capezzoli e occhi assonnati.
"Ciao...ehm... che ci faccio qui?" dice lei imbarazzata.
"ti ho portato io , eri talmente ubriaca che non ho voluto far preoccupare tua madre" invento.
Non si ricorda nulla.... meglio.
"i miei vestiti?" chiede tirandosi giù la maglietta.
"è a lavare, era sporco di vomito, sulla sedia ci sono della panta, erano di mia madre , puoi prenderle , credo ti stiano" dico
"sei sicuro che poi non si offenda " chiede prendendole
Faccio di no con la testa e torno in camera mia.
Mi manca, mi manca averla tra le palle... quello stronzo di mio padre l'ha come uccisa.
Mi metto le mani in faccia e cerco di non pensarci.
"Austin, grazie di tutto, io vado a casa" dice
"Resta un attimo, ti prego " dico guardandola

Ellison' s POV
Non ho idea di quello che sia successo, ma preferisco non saperlo.
"Resta un attimo, ti prego" dice lui guardandomi
Ha gli occhi lucidi .
"Tutto bene?" chiedo sedendomi vicino a lui.
"ora ho bisogno io di te" dice prendendomi la mano.
Lo guardo confuso e lui mi sorride
"che c'è?" chiedo interrogativa
"sei pazzesca, sei l'unica che è riuscita a farmi piangere" dice asciugandosi in fretta la sua lacrima.
"è un bene o un male?" chiedo
"bene" dice sdraiandosi sul letto.
Mi distendo anche io e lo guardo.
"Stanotte mi hai raccontato la tua vita, di tuo padre , dello stronzo di Greg e dei tagli" dice guardando il soffitto.
Ommerda.
che cazzo ho fatto.
Mi prendere per il culo per il resto della mia vita.
Sono una cogliona.
Non l'avevo mai raccontato a nessuno, perché proprio a lui.
Mi alzo dal letto di colpo e esco dalla stanza.
"Ellison dove vai?" dice lui.
Non rispondo e dopo aver preso la mia borsa esco di casa.
Non so dove cazzo sono.
Fermo il primo taxi che passa e mi faccio portare a casa .
Devi assolutamente allontanarmi da questo ragazzo.
È sempre più gentile con me , mi sta iniziando a piacere... e questo è un male... un fortuitissimo sbaglio.
Mi odia. Mi insulta. Mi dice le peggio cose e io tra tutti ho scelto lui per raccontare la storia di mio padre.
Cazzo sono una cretina.
Arrivo a casa s dopo aver pagato il taxi vado in camera mia.
Mi stendo sul letto e cerco di ricordare le cose che sono successe.
Niente, mi ricordo di aver visto Mike limonarsi con Connie e poi basta.

"Mi gira la testa, sudo e poi ho freddo, mamma ho la febbre" dico al telefono con mia mamma
"Ellison devo tornare o c'è la fai da sola" chiede
È in viaggio per lavoro e dovrebbe tornare fra qualche giorno
"no, c'è la faccio da sola. Ci vediamo Venerdì " dico
Metto giù e mi rilasso.
Ho veramente la febbre, ma niente di preoccupante.
La domenica passa veloce.

"Ei Elli, come stai" dice Brook entrando in camera mia
"oggi meglio, mi sa che domani torno a scuola." dico
"sarà meglio, sono tre giorni che c'è troppa calma in classe" dice
Sorrido e mi sistemo nel letto.
"Dai aggiornami un po'" dico
"mmmh allora, Tra me e Nash purtroppo per te va tutto a gonfie vele, è dolcissimo, bravo e si vede che mi ama, domenica ho fatto il sesso più bello della mia vita, più che sesso era amore. Zoe è in gita con la sua classe.
Con Trevor .., mamma mia che coppia. " dice
"ah ti sei persa il grande spettacolo di Blair. A ginnastica martedì c'era tango e lei voleva ballare con Austin ma lui l'ha rifiutata, allora lei si è incazzata, si è messa a piangere e si è fatta coccolare da Simon e il prof figone.
A proposito di fighi , Jack chiede di te tutti i giorni" dice lei
"che carino " dico
"ora devo scappare, domani ti aspetto, anche perché c'è quella roba sull'amore e non puoi buttare dieci euro di partecipazione " dice lei ridendo
"ah è vero " dico
"a domani " dice salutandomi.

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