GIORNO 10
Parte 3Jonathan's P.O.V.
-Questo è tutto ciò che vogliamo-
Tirai un sospiro non appena pronunciai quella frase, concludendo il mio discorso.
Non avevo nemmeno dovuto sforzarmi di strutturare un discorso convincente.
Mi era bastato ripetere pressapoco le stesse parole che avevo rivolto pochi giorni prima al Console e all'Inquisitore.
Nulla di così speciale, per fortuna.
Non mi andava di sprecare altro tempo per formulare nuove frasi semplici ed esplicative.Il silenzio era calato nella stanza, stendendosi su di noi come un velo scuro.
Lanciai un'occhiata fuori dalla finestra. Ormai si era fatta notte e la luna era alta in cielo.
La camera da letto era rischiarata dalla luce azzurra del fuoco nel caminetto, gentilmente offerto da Magnus.
Eravamo in pieno novembre e quando calava la sera le temperature scendevano notevolmente, rendendo le stanze in pietra dei veri e propri frigoriferi.
Io e Clary potevamo gestire tranquillamente le basse temperature, così come il Diurno, e, a quanto ne sapevo, anche i Nephilim erano addestrati a sopportare il freddo.
Con noi però c'era anche Max, per questo mi ero ritrovato a ringraziare silenziosamente Magnus, quando aveva deciso di accendere il fuoco.-Il solo dirlo ad alta voce, significa tradimento...- cominciò in tono grave James, il capo dei quattro Nephilim -...ma penso di parlare a nome di tutti, quando dico che siamo d'accordo con te-
I rappresentanti del popolo erano seduti sul divanetto di fronte al camino, chi comodamente sulle sedute, chi sui braccioli.
Solo Adam se ne stava in piedi, appoggiato al muro di fianco alla finestra, mentre il resto del mio gruppo era sparpagliato per la stanza, come loro solito.-Le vostre idee ed i vostri obbiettivi basterebbero a portare dalla vostra parte molti di noi...- fece Brayan, un ragazzo moro con gli occhi marroni, poco più grande di noi -... soprattutto coloro appartenenti alla nuova generazione- disse guardandoci uno ad uno negli occhi.
-Tuttavia c'è un problema- esordì Cal o Can, come cavolo si chiamava, sistemandosi meglio sul bracciolo di pelle del divano.
Qualcosa mi disse che si stava riferendo a me.
Forse il suo sguardo insistente rivolto alla mia persona o magari il fatto che tutti si erano improvvisamente girati a guardarmi.
Oppure era semplice sesto senso.
Si, doveva essere quello.-State per caso alludendo a me?- chiesi con fare innocente.
-Ma come sei perspicace, Jonathan- commentò Sebastian fingendosi meravigliato.
Lo fulminai con lo sguardo, sperando che capisse da solo che non doveva parlarmi in quel modo di fronte ad estranei.
-Non rimarrai certo sorpreso nel sapere che ai Nephilim non va esattamente a genio di dover collaborare con un'essere più demoniaco che angelico...- disse James cercando di non risultare scortese.
Era il caso di dire che il suo tentativo era fallito miseramente. Come si può sperare di insultate una persona senza offenderla?
-Quindi, alla fine, è di questo che si tratta- dissi soprappensiero, sprofondando nella mia morbida poltrona -Il destino del Mondo Invisibile dipende da cosa la gente pensa di me-
-Sappiamo che sembra assurdo, ma è così- confermò Brayan grattandosi la nuca con una mano, leggermente in imbarazzo.
Il silenzio avvolse nuovamente i presenti.
Ciascuno di loro era in attesa di un mio qualsiasi cenno.
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Light or darkness
Fanfiction*Sequel di "Two different world"* Clary e Jonathan hanno finalmente trovato un'equilibrio tra di loro e le cose sembrano aver preso il giusto verso. Ma c'è un nuovo misterioso pericolo in agguato, proprio dietro l'angolo, pronto a sconvolgere di nu...