GIORNO 40
Jonathan's P.O.V.
Chiusi la porta e rimasi a guardare il pavimento sotto i miei piedi, la mano ancora appoggiata sulla maniglia.
Perdere il proprio parabatai non doveva essere semplice.
Tuttavia non capivo davvero come Alec avesse potuto trovare in me l'ancora di salvezza.
Lasciai la maniglia dorata e mi incamminai per il corridoio.
Ricordavo la preoccupazione di Isabelle e Clary nel vedere come Alec si stesse chiudendo in se stesso, dopo la morte di Jace.
Non mangiava e non voleva parlare con nessuno.
Aveva allontanato persino Magnus.
Non ero ancora stato dimesso dall'infermeria quando avevo ricevuto quella visita inaspettata.~•~
GIORNO 21
5 giorni dopo l'Ultima BattagliaLa cosa più interessante che mi avessero concesso di vedere in quegli ultimi giorni era il soffitto dell'infermeria.
L'avevo guardato così tanto, che se me lo chiedeste potrei tranquillamente raccontarvi la storia di tutte quelle mattonelle di pietra.
A quanto mi avevano detto, mi stavano tenendo ancora lì per farmi delle analisi e capire se la mia seconda resuscitazione avesse causato qualche danno.
La verità è che cercavano i residui di quell'energia che Clary aveva usato per riportarmi in vita.
Sicuramente volevano usarla come arma.
Fosse per me, me ne sarei già andato da un pezzo, ma Clary aveva insistito per farmi stare buono a letto.
Aveva detto che le serviva che non creassi disordini per fare non so cosa.Stavo finendo di ascoltare la storia della trentaquattresima mattonella quando sentii la porta spalancarsi di botto.
Mi alzai di scatto a sedere sul letto quando vidi Alec venire verso di me a passo svelto e deciso.
Immaginavo già il motivo per cui era venuto a farmi visita e anzi, mi stupivo che ci avesse messo così tanto.
Mi preparai a difendermi mentre accorciava le distanze a grandi falcate, ma non servì a nulla.
Alec si fermò ai piedi del mio letto e mi fissò per un lungo momento.-Com'è stato?- mi chiese a mezza voce.
Solo in quel momento notai in che stato si trovava.
Indossava ancora la tenuta di quel giorno, aveva gli occhi spenti, il viso scavato e la barba di una settimana, che gli dava un'aria ancora più abbattuta.-Com'è stato cosa?- chiedi di rimando, senza muovermi di un millimetro.
Avrebbe potuto scattare da un momento all'altro ed io non volevo dargli motivo per farlo.
Finalmente avevamo raggiunto la pace e non ci tenevo a rovinare tutto sin da subito.-Sono giorni che continuano a ripetermi che era la cosa giusta da fare... eppure non riesco a trovare una singola ragione valida per giustificare la sua morte- disse con voce incrinata -Quindi dimmi, com'è stato uccidere Jace?-
Provai pena per lui.
Non avrei mai voluto trovarmi al suo posto.
Pensai attentamente a cosa dirgli, cercando per una volta di preoccuparmi delle emozioni altrui.-È stato liberatorio- dissi in tono piatto -Era da tutta la vita che lo osservavo da lontano mentre mi rubava tutto ciò che avevo di più caro, aspettando di potermi vendicare-
Vidi Alec stringere i pugni e serrare la mascella.
-Quindi, è morto per soddisfare il tuo bisogno di vendetta-
-È morto perché mi ha ucciso- ribattei.
Alec sgranò gli occhi e mi guardò come se gli avessi appena svelato i segreti dell'universo.
Rilassò il viso e sciolse i pugni.
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Light or darkness
Fanfiction*Sequel di "Two different world"* Clary e Jonathan hanno finalmente trovato un'equilibrio tra di loro e le cose sembrano aver preso il giusto verso. Ma c'è un nuovo misterioso pericolo in agguato, proprio dietro l'angolo, pronto a sconvolgere di nu...