Capitolo 22

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GIORNO 16

Jonathan's P.O.V.
Quel dannato Jace aveva decisamente passato il limite.
Andava bene finché si trattava di me, ma ora aveva messo in mezzo anche Clary.
Lei poteva anche preferirlo a me, ma non poteva cancellare il legame che avevo creato tra di noi.
Sarebbe dovuta rimanere al mio fianco volente o nolente e Jace avrebbe dovuto capirlo, invece di farla soffrire tenendola lontana da me.

Ma se pensava di passarla liscia si sbagliava di grosso.
Avrebbe visto il mostro che tutti mi accusavano di essere... e avrebbe pagato con la vita.

Come d'accordo con il Conclave, io e la mia squadra eravamo alla testa di cento uomini tra shadowhunters e nascosti.
Con non poca difficoltà ero riuscito a convincere Jia a lasciarmi portare una decina di ottenebrati con noi, più forti ed agili degli altri membri del Conclave.

Da dietro i cespugli e le fronde degli alberi, la villa semi diroccata, illuminata dalla calda luce dell'alba, aveva un'aria quasi solenne.
In quel momento tra il giorno e la notte, l'unico suono udibile era il debole frusciare delle foglie.
Sembrava cha il mondo stesse ancora dormendo.

-È il momento- dissi a Sebastian, accovacciato al mio fianco -Lasciate andare gli altri per primi- aggiunsi rivolgendomi al resto della squadra, che scosse la testa in segno affermativo.

Respirai profondamente.
Sentii i battiti del cuore rallentare nella quiete di quell'attimo e per un breve momento il dolore della Runa di Legame si annullò.
Quella era la nostra seconda resa dei conti, dopo Jocelyn... ed avrei fatto in modo che fosse l'ultima.

-Ora!-

Al mio segnale, il primo gruppo dei nostri guerrieri, guidato da Sebastian, uscì dalla piccola foresta che circondava la villa e corse con grida di battaglia contro il nemico appostato fuori l'edificio.
Rimanemmo nascosti nella vegetazione, ad aspettare il nostro turno mentre quel trambusto si scatenava intorno a noi.
Quando il combattimento fu ingaggiato, diedi un'altro segnale ed il secondo ed ultimo gruppo, guidato da Alec, uscì allo scoperto.

A capo di questo gruppo, di fianco ad Alec, corsi verso il grande portone dell'ingresso principale.
Pochi attimi prima di raggiungerlo, mi scambiai uno sguardo di intesa con Magnus.
Preparammo entrambi una sfera di energia tra le mani ed ebbi appena il tempo di ammirare soddisfatto quel fascio di bagliori neri, in netto contrasto con le luci azzurre dello stregone.
Era stato proprio lui ad insegnarmi a farlo.
Scagliammo insieme quelle sfere contro il portone, che esplose in una miriade di schegge.

Il gruppo di shadowhunter e nascosti si fermò nell'ampio ingresso ed iniziò a combattere contro gli alleati di Jace insieme a Magnus, Simon, Alec e Isabelle.

Passai oltre insieme ai miei ottenebrati e salii le scale per cominciare a perlustrare le stanze al piano superiore.
Se l'intento di Jace era farmi stancare facendomi combattere, l'ipotesi più probabile era che avesse messo Clary nel piano più alto, così da farmi affrontare tutti gli alleati nel primo piano, prima di raggiungerla.

Cominciai proprio da lì, lasciandomi dietro qualche ottenebrato a combattere con gli alleati che trovavamo di volta in volta lungo la strada.

Quando arrivai all'ultima porta chiusa da aprire avevo l'adrenalina che mi ribolliva nelle vene.

Clary doveva essere lì.

Sentivo il dolore del legame farsi sempre più leggero man mano che mi avvicinavo.
Esitai prima di sfondare la porta, chiedendomi cosa mi stesse aspettando lì dietro.

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