Amelia's pov
Un suono stridulo invade le mie orecchie disturbando il mio sonno, é la sveglia e sono le 7:15.
Scanso le coperte per liberare le mie gambe e scendo giù dal letto strisciando.
Voglio dormire ma devo anche andare a scuola se no quest'anno la borsa di studio me la posso anche scordare e a me quei soldi servono, non che non mi paghino bene al locale dove lavora par-time.
Pigramente mi infilo sotto la doccia.... Dio! L'acqua é gelida, é così ghiacciata che mi scappa un gridolino e mi scaravento subito fuori dalla doccia.
Come si dice il buongiorno si vede dal mattino.
Sveglia come non mai dopo questa rinfrescante lavata mi preparo per la scuola; un jeans strappazzato alle ginocchia,una maglia, la mia amata felpa nera dei Nirvana e per finire le vans grige.
Trucco? Preferisco non perdere tempo dietro quella roba oggi.
Esco dalla camera e sento casino venire dal piano di sotto. Guardo l'ora sul cellulare sono già le 7:30!
Scendo di fretta le scale e mi diriggo in cucina a mangiare qualcosa, ho lo stomaco che brontola già di prima mattina.
Man mano che mi avvicino il casino si fa piú forte e ho una vaga idea di cosa stia succedendo.
Entro e ho dannatamente ragione: mamma stà implecando contro Rose che,da quello che vedo, é da poco rincasata ancora vestita da discoteca e con i capelli alla postcoito, sicuramente ha avuto una di quelle che lei chiama 'notti di fuoco'.
Mi avvicino al tavolo facendo finta di niente. Derek sta facendo colazione allora mi siedo dall'altro lato del tavolo e comincio a mangiucchiare un cornetto.
Cerco di ignorarlo ma é difficile non badare a uno come lui.
Lo osservo attraverso le mie lunghe ciglia con lo sguardo basso, indossa una maglietta che aderisce in modo perfetto al suo scolpito petto e un giubotto di pelle nera che gli dà un'aria ancora piú intrigande.
Ha una carnagione chiara che stá a meraviglia con i suoi capelli scuri, sembrano cosí morbidi...
Mi blocco quando Derek porta la sua attenzione dalla panchetta a me e mi guarda, sento le guarcie andare a fuoco e degluitisco con fatica. Mi sento come se mi avesse appena colto con le mani nel sacco.
Sobbalziamo entrambi quando Rose sparendo in camera sua sbatte con furia la porta.
"Cristo santo..." mamma ormai é fuori controllo, fa un paio di respiri e mi si avvicina.
"Amy il mio taki é qui" appena finita la frase che sento un clacson suonare impaziente fuori casa.
Mi accarezza una guarcia e mi sorride affettuosa.Mia madre affettuosa? Ma scherziamo!? Si sará svegliata dalla parte svagliata del letto.
"Prenditi cura di te e dà un'occhiata a Rose." mi lascia un delicato bacio sulla fronte. Ma che le prende?! Non mi ha mai dato baci lei.
Continuo a guardarla incredula e lei posa lo sguardo su Derek. "Miracomando Derek non voglio casini e nemmeno prediche da tua madre!" sembra seria "Detto questo é meglio che me ne vada ora"
Prende la sua borsa e la giacca e se ne và, lasciandomi di nuovo sola.
Derek's pov
"Vuoi un passaggio?"le chiedo prima di salire in auto.
"Non serve,vado a piedi" esce dal cancelletto e si incammina verso la scuola da brava studentessa che é.
Peggio per lei, ho notato come mi guardava prima.
Salgo in auto e metto in moto quando iPhone squilla.
É un numero sconosciuto.
Rispondo irritato "Chi parla?"
"Ehi amico, sono Andy! Mi hanno detto che sei a Seattle,é vero?"
Andy lo conosco da anni. E' stato il mio compagno di avventure e sventure finché non si é trasferito.
"Alla fine ti fai sentire scimmietta!".
Pronuncio l'ultima parola in modo che la sentisse bene.
"Ancora con questo nomignolo? Non siamo più alle elementari, cresci amico!" sbuffò lui.
Al ricordo dell'accaduto scoppio a ridere. Alle elementari ci avevano portato in gita allo zoo e la guida ci aveva lasciato entrare nel habitat delle scimmie. Nei primi minuti andò tutto bene finché 'mamma scimmia' non scambió Andy per il suo cucciolo!
Non lo lasciava più andare. Andy piangeva e urlava mentre l'animale lo teneva stretto stretto.
La classe intera, comprese le maestre, riveda esterrefatta guardando la scena mentre il guardiano cercava di liberare Andy.
Da allora lo prendiamo tutti per il culo chiamandolo 'scimmietta'.
"E dai smettila di ridere! Più tosto cosa fai?"
Riprendo fiato e ritorno serio "Vado a scuola" li rispondo.
"Tu a scuola? Non scherziamo.
Allora dimmi dov'è questa tua presunta scuola?" c'é ironia nella sua domanda.
"É l'Edward High School."
Andy fa una pausa.
"Penso che anche la mia si chiami così." mi scappa un' altra risata.
"Sei irrecuperabile scimmietta!"
"Senti che ne dici di lasciar perdere la scuola e di vederci da un' altra parte?" mi chiede lui.
Ci penso su e accetto.
"Bene,ti mando un messaggio con l'indirizzo del mio appartamento, a dopo!" detto questo riatacca.
In questo capitolo non accade molto ma nel prossimo qualcosina di interessante succederà... un indizio: incendio sotto la pioggia (non letteralmente).
Lo stò scrivendo e lo pubblicherò presto.
Un grazie speciale a chi sta leggendo la mia storia. :-)
p.s. datemi qualche segno di vita..
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Don't hurt me.
Teen FictionLei: insicura e presa di mira dagli altri. Lui: un tipo tanto bello quanto arrogante e pericoloso, devastante come un uragano. Si troveranno a convivere sotto lo stesso tetto. Lui farrá di tutto per rovinarle la vita: botte, minacce, percosse e quel...