CAPITOLO 7 (parte 1)

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Amelia's pov.

"Dio!Non mi viene neanche questo!!" probabilmente la voce di Cate la sentiranno anche i morti.

"BASTA! Io mi arrendo,diró al prof che non mi vengono anche se mi brucio l'ultimo neurone rimasto." dice chiudendo i libri e cominciando a scompigliarsi i capelli per massaggiarsi la testa.

"A quanto pare la chimica non é fatta per te" sibillo io tagliardo una fetta della torta al cioccolato che ho appena fatto.

"Chimica?Io odio tutte quelle dannatissime materie che hanno a che fare con calcoli,cifre o formule.

Se fosse per me le cancellerei dalla faccia del pianeta!"

"Quanto siamo polemici oggi" le metto davanti la fetta di torta e mi siedo anch'io al tavolo della cucina.

Cate si avventa subito a mangiare "Ahh quant'è buona! Dovresti fare spesso i dolci."

"Non parlare con la bocca piena Cate" brontolo con tono scherzoso affondando la forchetta nella mia fetta di dolce.

"Sì mamma.." dice ingoiando un altro po' di torta.

"Allora dove sono la tua dolce sorellastra e Derek?" mi chiede

"Rose sará da uno dei suoi presundi ragazzi e Derek...bhe non lo so,lo vedo solo a scuola" le rispondo io.

É semplicemente cosí l'ho sempre visto solo a scuola

"Io l'ho visto parecchie volte nei corridoi e ogni volta la sua faccia era incollata ad un'altra" dice lei.

Cate continua a parlare ma io non riesco a stare dietro i suoi discorsi.

Derek vive in questa casa come un'ombra,rincasa parecchio tardi e di mattina è il primo a uscire, insomma è come se non ci fosse qui.

E di questo sono contenta,non voglio che lui influenzi in qualunque modo la mia vita,ma quando oggi entrando in classe l'ho visto baciare una... non l'ho sopportato. Non capisco perchè ma vedendo quella scena mi sono sentita soffocare.

Non dovevo sentirmi cosí, insomma lui è un perfetto estraneo per me e non c'è nulla che mi possa legare a lui.

"Amy?Amy? Ameliaaa"la voce di Cate mi toglie dai miei pensieri.

"A che cavolo pensavi?"mi chiede

"A nulla. Perché?" le rispondo e cerco di finire il dolce.

Lei prima di parlare mi guarda confusa "Ti stavo divendo che ora devo andare".

"Di giá? Ma se sono solo che 21 "brontolo

"Sì contrario di te io domani ho il turno di mattina al locale anche se è domenica" dice iniziando a mettere le sue cose nella borsa.

Allora domani rimaró da sola.

Sono di nuovo immersa nei miei pensieri quando Cate mi butta adosso un'intero bicchiere di acqua.

"Ma che cazzo ti prende!?"chiedo quasi urlando alzandomi dalla sedia.

"Sei troppo pensierosa oggi e volevo sono svegliarti un po' da buona amica che sono" si scusa lei.

"Ahh da buona amica..." e lei mi abbraccia

"Amy ti voglio bene e ci tengo molto a te perció ti dico chiaro e tondo che tu hai assolutamente bisogno di una scopata" dice con un sorriso da ebete.

"Sparisci!" la avverto

"Ci vediamo"dice prendendo la sua borsa e uscendo di fretta dalla cucina.

'...hai bisogno di una scopata'

Non ho.... Ah!!

Sento la porta sbattere,se n'è andata.

Guardo la maglia bagnata e me la tolgo,tanto chi mi vede, sono da sola.

Comincio a pulire il tavoro quando noto che Cate ha dimenticato il suo quaderno.Non è possibile, ogni volta si dimentica qualcosa,mi chiedo se lo faccia apposta.

Sono davvero sfinita, ho assolutamente bisogno di sprofondare sul letto.

Prendo i piatti e comincio a lavarli quando sento la porta d'ingresso aprirsi.

Sará sicuramente la malata d'Alzheimer.

Metto i piatti puliti al loro posto ed ecco il rumore dei suoi passi mentre entra in cucina.

"Ma mi spiegi perchè dimentichi sempre qualcosa?" le chiedo prendendo lo straccio per asciugarmi le mani bagnate e girandomi verso di lei.

Derek's pov.

Vederla lì in cucina con adosso solamenete gli shorts e il reggiseno mi fa scordare la cazzo di giornata che ho passata.

Le faccio un sorrisetto e lei sgrano gli occhi,a quanto pare si aspettava qualcun'altro al posto mio.

Merda con tutta la fatica che ho fatto per non trovarmela davanti ora me la ritrovo di fronte mezza nuda.

Forse è destino che me la devo scopare.

"Hey ciao"meglio cominciare con qualcosa di leggero.

"C-ciao" ricambia il saluto dopo un'estenuante silenzio.

Ha la sorpresa e il timore dipinti sul volto proprio come quando mi ha visto per la prima volta.

Sembra cosí innocente e devole.

Mi tolgo la giacca e la apoggio alla sedia.

"C'è un buon profumo di cioccolata" dico mentre cammino verso di lei.

"H-h fatto una torta al cioccolato" balbetta e fa un passo indietro.

"Adoro il cioccolato." lei fa un altro passo indietro.

"Posso averne una fetta?"cerco di usare un tono dolce.

Lei non risponde.

Ora le sono proprio davanti,lei indietreggia ma anche questa volta non ha scampo perchè va a sbattere contro il mobile dietro di lei.

Mi avvicino di piú a lei "Se non me la vuoi dare non importa, me la prendo da solo."

Vorrei sapere perchè le faccio tutta sta paura.

"Come mai quel livido?" mi chiede indicando con lo sguardo il livido che ho sulla fronte.

"Colpa di una piccola rissa" rispondo in fretta, l'unica cosa che voglio adesso é affogare le preoccupazioni in qualcosa che mi attira di piú.

Porto la mano alla sua guarcia arrossata,sicuramente non è felice di farsi vedere in reggiseno,e gliela accarezzo con il pollice.

Sotto il mio tocco lei chiude gli occhi e si sgringe le braccia al petto. Piano diriggo la mano al suo collo e poi le accarezzo i capelli scompigliati,sono lunghi e morbidi.

La guardo,è semplicemente perfetta,tutti in lei mi attira sopratutto le sue labbra cosí rosee e carnose che non aspettano altro che essere gustate.

Avvicino la mia faccia alla sua.

"Apri gli occhi" le sussuro all'orecchio.

Don't hurt me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora