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ᴏᴋᴀʏ
(Cʜᴀsᴇ Aᴛʟᴀɴᴛɪᴄ)

Un odore pungente, della musica ovattata e un'ondata di calore dritta sul viso.

Jungkook si piegò in avanti, la fronte imperlata di sudore e la mandibola tesa. All'interno di quelle quattro mura, l'afa aveva ridotto quella grande stanza almeno di due taglie. L'aria smorzata e quei corpi su corpi non lasciavano circolare neanche la ben che minima dose di ossigeno, se mai ne fosse rimasta.

Jungkook affondò il gomito tra il duro materasso coperto da un lenzuolo rosso granata, gli occhi di Yoongi puntati addosso, a studiare ogni suo più impercettibile movimento. Aveva un sorriso piegato di lato, ad accompagnare quel luccichio di libidine tra le iridi scure, mentre il moro si avvicinava alla testiera del letto sfatto.

La voce sensuale e calma dei Chase Atlantic rimbombava nelle orecchie dei due e di tutti i presenti come una carezza dritta ai meandri della mente, in grado di teletrasportare chiunque in un'altra dimensione. Sembrava che il mondo al di fuori di quel contesto, al di fuori di loro stessi, non esistesse più e non fosse mai effettivamente esistito.

Jungkook piegò la testa di lato, si calò sul corpo giacente di quella donna nuda sotto di lui. Ansimante, in attesa della sua prossima mossa. Il suo sguardo trasudava lussuria, desiderio, un bisogno irrefrenabile di saziare il suo famelico appetito.

Prese un bel respiro e tirò su quella striscia biancastra di cocaina, netta in mezzo al solco dei seni gonfi e turgidi del suo prossimo oggetto di trastullo di quella lunga notte. Sollevò poi il capo, arricciando il naso per abituarsi alla ormai familiare sensazione di bruciore tra le narici, gli occhi socchiusi a quell'ennesima dose e che, di certo, non sarebbe stata l'ultima. Lo sguardo era fisso ed offuscato, rivolto distrattamente al lampadario sopra di lui.

La luce era fioca, debole, al contrario della tensione palpabile all'interno di quella camera che avrebbe di lì a poco incendiato ogni cosa. Una lampada da pavimento era alta sulla figura del più basso, in uno dei quattro angoli di quel quadrato perfetto.

Un ansimo e poi ancora un altro colpirono l'orecchio di Jungkook.

Yoongi sghignazzò. La bocca era aperta, rosea e un velo lucido copriva le sue labbra, mentre guardava il suo compagno abbandonarsi lentamente all'estasi. Fece scivolare una mano all'interno della chioma nerastra del ragazzo sopra di sé, intento a baciargli con foga la pelle chiara e lattea del collo inarcato. Un ennesimo ansimo lasciò osceno la sua gola, stringendo tra le dita nodose quelle ciocche così morbide e folte al tatto e quel corpo ardere contro il proprio.

Jungkook voltò il capo verso di lui, piegato su un letto di pochi metri lontano.

Le gambe di Yoongi erano strette alla vita di quel ragazzo conosciuto minuti prima, avvinghiato a quella carne molto più scura della sua, mentre le labbra dello sconosciuto percorrevano ogni centimetro del suo petto nudo. I capelli chiari erano sparsi sulla fronte sudata, come quella di Jungkook, mentre tutto ciò che Yoongi e il suo poco pudore lasciavano trasparire da quella bocca così spalancata per il piacere, stava solamente incrementando l'effetto della dose appena inalata dal moro.

Perciò, non ci volle molto che le pupille di Jungkook si allargarono, rendendo ancora più scuri e cupi quegli occhi già misteriosi di per sé. Non perse tempo a fiondarsi come un lupo sulla propria preda, in mezzo alle gambe lisce di quella ragazza completamente soggiogata dalla sua aurea, così eccitante ed enigmatica, così attraente da non riuscire ad ignorarlo.

Lei lo aveva visto, oh sì, lo aveva visto entrare in quel locale caotico e dalla puzza insistente di alcool a bruciargli per fino la gola e i suoi occhi chiari non potettero se non fissarsi sulla figura alta del corvino. Con affianco l'altro dalla capigliatura di quell'insolito colore, erano presi ad ordinare qualcosa da bere e lei si era avvicinata. Lei, pensando di voler ammaliare il più grande, di volergli regalare una nottata che non avrebbe mai potuto dimenticare, ingenuamente era passata dall'essere la cacciatrice ad essere la preda, perché Jungkook era molto più di un sorrisetto dolce e di un'occhiata da cerbiatto.

触媒 - Catalyst ; jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora