ONE

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DRIIIN DRIIIIIN

Fottuta sveglia . Un'altra giornata stava per iniziare. Eravamo in pieno inverno, la voglia di alzarsi da quel letto così caldo , proprio non c'era .

Allungai la mano sul mobiletto alla destra del letto e afferrai il cellulare . Lo sbloccai per spegnere la sveglia e mi accorsi che era già abbastanza tardi per continuare a restare in quel letto.

Mi alzai e corsi in bagno a farmi una doccia . Impiegai circa cinque minuti e una volta uscita dal bagno, mi diressi in camera mia per vestirmi . Aprii l'armadio e afferai al volo un maglioncino lilla abbastanza lungo e ,infilandomi ancora i leggins, andai in cucina nella quale c'era Alexie ad aspettarmi con la colazione pronta sul tavolo.

"Oh perfetto, ho ancora cinque minuti " dissi guardando l'orologio in cucina e sedendomi

Gustai la mia colazione, poi corsi alla cabina armadio , infilai i miei ugg, il cappotto , presi la borsa e mi avvicinai alla porta .

"Ale ci vediamo oggi a pranzo? " dissi aprendo la porta

"Si, ciao Ivonne " urlò Alexie dalla sua camera

" Ciao Ale " risposi chiudendo la porta

Fermai un taxi e mi feci portare al negozio. Janissa aveva appena aperto la porta del negozio quando arrivai.

"Buon giorno Ivonne " disse vedendomi entrare

"Buon giorno Janissa " risposi sorridendole

"Vado a cambiarmi " continuai

Quella mattina non avevo messo la felpa rossa con il logo del bookshop e con la scritta Staff, perchè il giorno prima l'avevo dimenticata in negozio . Una volta messa la felpa, cercai nella mia borsa il cellulare , lo riposi nella tasca della felpa e mi diressi alle casse.

"Ehi Ed, apro già la cassa o sistemo qualcosa? Ho visto degli scatoloni sul retro " chiesi avvicinandomi a Eddy che era il responsabile del lavoro

"Ehi Ivonne, dovresti sistemare la roba che c'è in quei scatoloni azzurri , non tutta ma cerca di fare il tuo meglio " rispose guardando la cartellina che aveva in mano

"Perfetto allora inizio a sistemare " dissi, andando a prendere uno di quei scatoloni

Iniziai a sistemare quei libri che trovai lì dentro .

Erano dei libri particolari, oltre ai soliti libri contenevano all'interno anche un dvd . Erano libri sulle vite degli One Direction . Se non erro erano quei cinque ragazzi che piacevano tanto all'amica di mia sorella , aveva la camera tappezzata di loro poster e sperava di incontrarli un giorno .

Finito quello scatolone, mi diressi alla cassa per prendere un altro .

" Ivonne lascia stare, continuo io con questo scatolone , tu per piacere apri una delle casse " disse Eddy, togliendomi lo scatolone di mano

"Vabbene " dissi avviandomi alla cassa

Il resto della mattinata passò tranquilla. In quei momenti durante il quale non si lavorava, mi perdevo completamente nei mei pensieri . Quella mattina pensavo e ripensavo a ciò che avevo lasciato in Italia, per inseguire un grande sogno. Lasciare lì la persona alla quale confidavo la maggior parte delle esperienze che mi succedevano, colei che era sempre lì a rassicurarti , colei che possedeva la dote di farti sentire sempre,in qualsiasi situazione, una persona speciale .

Mia mamma.

Mi mancava mia sorella, la mia pazza ma dolcissima sorella. Con lei la giornata volava in un baleno e se eri giù di morale, era capace anche di lasciare quello che stava facendo, per venire da te e farti ritornare il sorriso. Mi mancava mio papà, non so per che cosa , ma sentivo estremo bisogno di abbracciarlo.

"Ivonee ! "

" Ivoneee ! "

" Ivoneee !"

All'improvviso sentii urlare il mio nome , così scossi un pò la testa e tornai sul pianeta terra.

"Cosa cavolo facevi ? Ti eri imbambolata?" chiese Janissa con una faccia piuttosto strana

"Scusa, stavo pensando alla mia famiglia e all'Italia " risposi in mia difesa

" Bene . Forse dovresti andare. Sono esattamente le 1.10 p.m e il tuo turno è finito " mi comunicò sorridendo

"Ohh!! Bene." risposi alzandomi dallo sgabello e avviandomi sul retro .

Mi infilai il cappotto, presi la borsa e salutando tutti uscii dal negozio .

Guardai l'orario sul cellulare e mi ricordai di chiamare Alexie

"Ale, sono io . Passo a prendere qualcosa o hai fatto tu? chiesi

"Ehi. Ho fatto io puoi tornare " rispose

"A dopo " chiusi la telefonata

In quel momento non mi andava di riprendere un taxi , cosi optai per una passegiata a piedi. Ero intenta a schiacciare il pulsante per chiamare il semaforo quando qualcosa ,o meglio qualcuno, mi finì addosso.Mi chinai per prendere la borsa che mi era caduta e così fece anche il ragazzo che aveva causato il tutto . La raccolsi e mi rialzai, piombando in due occhi color nocciola . Erano qualcosa di strepitoso, luccicavano alla luce di quel lievissimo sole che era nascosto tra le nuvole. Distolsi lo sguardo da quegli occhi , e mi ritrovai a guardare il viso , mezzo nascosto. Aveva un cappellino di lana nero che gli copriva la fronte e indossava probabilmente una sciarpa visto che aveva la bocca e il mento coperto. Mi incantai in pratica . Tutto questo nel giro di massimo due minuti . Scossi la testa , cercando di smetterla di fissarlo .

"Scusa " disse

"Fa niente" risposi voltandomi e riprendendo a camminare verso casa

Arrivai dopo circa tre minuti sotto casa. Appoggiai la borsa sul ginocchio per cercare le chiavi , ma la ricerca fu vana poichè mi accorsi di non averle, ricodandomi di averle lasciate sul mobile in cucina. Bussai ,quindi, al citofono.

"Chi è?" chiese Alexie

"La scema della tua amica che ha dimenticato le chiavi " risposi soffocando una risata

Non rispose, ma fortunatamente aprì. Quando arrivai in casa, tolsi il cappotto e gli ugg poggiandoli nella cabina armadio.

"Come mai questo ritardo ?" chiese Alexie portando i piatti in tavola

"Un fottuto ragazzo mi è praticamente finito addosso mentre aspettavo che il semaforo diventasse verde " spiegai con un tono piuttosto nervoso, sedendomi

"Solo a te possono capitare queste cose " disse ridendo

"La smetti di ridere? " le chiesi sarcasticamente , ridendo a mia volta

L'intero pomeriggio lo trascorsi sui libri. Dovevo dare un esame ai primi di febbraio ed io dovevo praticamente studiare ancora metà argomento. L'accademia mi piaceva un casino ma quegli interi capitoli da studiare erano un trauma per tutti.

"Ale, quando ritorni porti le pizze ? Non ho voglia di cucinare " le chiesi al telefono

"Ok, dieci minuti e sono lì" rispose terminando la chiamata

La serata la trascorremmo sul divano a guardare la tv e verso le 10.30 p.m , dopo aver fatto la doccia e aver messo il pigiama , mi infilai nel letto.

"Buonanotte Ale " urlai in direzione della sua camera

Non ricevetti risposta, probabilmente era in bagno o dormiva già . Era il tipo di ragazza che dopo una giornata tra lavoro e studio, la sera appena poggiava la testa sul cuscino crollava. Invece io ero l'opposto , diciamo che per cadere nelle braccia di Morfero era una piccola impresa, ci impiegavo tipo dieci minuti . Quella sera il tempo che stavo impiegando per addormentarmi aveva superato i dieci minuti . Il motivo ? Pensaro e ripensavo a quegli occhi che avevo incrociato quella mattina . Erano davvero qualcosa di incredibile . Luccicavano di una luce speciale, che non riuscivo neanche a spiegare a me stessa , ma mi avevano provocato uno scompiglio .

Scossi per l'ennesima volta in quella giornata la testa, spensi la luce e mi addormentai.


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