8º Capitolo

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<Non dovresti cambiarti> Dice Charlotte a Brianne che prova vari abiti.
Metto giù il mio zaino e mi avvicino al computer che sta trasmettendo la videochiamata con le ragazze.
Oggi niente bar, le ragazze erano troppo stanche per svegliarsi prima, Jordan invece ha offerto un passaggio alla sua ragazza quindi lei ovviamente non poteva rifiutare.
Per quanto riguarda il mio ragazzo oggi ha deciso di portarmi in un posto che a detta sua adorerò.
Probabilmente lo amerò il doppio perchè oggi nevica.

<Quindi dove credi ti porterà oggi il caro Trey?>
<Credimi Holly, vorrei tanto saperlo anch'io. Le sorprese mi rendono impaziente>
Afferro la mia tazza di latte e comincio a sorseggiarlo godendo lo show dei vestiti volanti di Brianne.
<Credo che questo andrà bene> Dice afferrando una felpa grigia con delle strisce nere laterali da mettere sopra al suo pantalone nero, ovviamente il tutto accompagnato da una giacca pesante.
<Non capisco perchè sono sempre in anticipo quando la mattina non andiamo al bar>
<Eppure noi usciamo di casa prima> si lamentano Brianne e Theresa.
<Ve lo dico io, quando parliamo perdiamo la cognizione del tempo>
<Cosa c'entra, anche adesso stiamo parlando>
<Infatti siamo in ritardo, guardate l'ora>
Noto i volti delle ragazze perse nella convinzione he fossero le 07:45 al posto delle 07:55.
<Cazzo io non parlo più con voi la mattina> Brianne si alza di corsa e spegne il computer mentre noi ci lasciamo con un'ultima risata.
<Amore, Trey è giù che ti sta aspettando>
<Adesso vado mamma> mia madre chiude la porta, io prendo lo zaino e una volta caricato in spalla scendo.
<Ci vediamo per cena> saluto mia madre con un bacio sulla guancia.
<Certo, Ciao Trey> saluta lei con la mano
<Salve Signora Stevens>
<Trey>
<Scusami, Kim>
Il legame tra mia madre e Trey è diventato in poco super stretto ma anche con mio padre è in buoni rapporti.
Ha cenato da noi proprio perchè i miei genitori erano curiosi di conoscerlo.
L'hanno adorato, infatti stasera cenerà di nuovo da me.
<Dai andate che arriverete in ritardo>
<Un bacio> corro fuori e chiudo la porta.
Quanto vorrei godermi questa neve, ma per sfortuna la scuola distrugge sempre il mio umore, come al solito.
<Bellissimo>
Non appena entro in auto sento il calore dell'aria dell'auto, così chiudo lo sportello per evitare che il freddo prevalga all'interno.
<Ciao amore> mi avvicino e gli do un bacio.
<Ehi piccolo ricordi che dovevo portarti in un posto speciale oggi?>
<Certo, come posso dimenticarlo>
<Beh sai stavo pensando... potremmo rimandarlo>
Si volta verso di me mentre io non so che dire.
Beh avrei voluto sapere dove aveva intenzione di portarmi, se mi conosce bene da portarmi in un luogo che adorerei o se fallisce miseramente, cosa di cui dubito, insomma, è Trey! Non mi ha mai deluso.
<Ehm... beh si, se preferisci.
Allora a quando questo appuntamento?>
<Adesso>
Sgrano gli occhi per la sorpresa, non me lo aspettavo proprio.
Il mio sorriso sul volto splende più che mai.
Marinerebbe la scuola solo per portarmi ad un appuntamento. Visto? Il mio amore non delude mai.
<Mi sentirei in colpa se mancassi agli allenamenti e alle lezioni per colpa mia>
<Nah piccolo non pensarci nemmeno, in questo momento la mia priorità sei tu.
I miei voti sono alti, non posso lamentarmi, negli sport invece non c'è bisogno che te lo dica>
<Allora accetto, ma fa presto altrimenti mia madre si insospettisce>
Mette in moto l'auto sorridendo.
Prendo il cellulare e avviso le ragazze della mia mancanza di oggi.
<Siamo quasi arrivati, ma devo chiederti una cosa>
<Si, dimmi>
<Nella mia tasta c'è una cosa, potresti prenderla?>
<Ok> allungo le braccia e infilo la mano nella sua tasca.
Prendo l'oggetto, è una benda.
<Copriti gli occhi>
<Mh, vuoi tenere la sorpresa fino all'ultimo>
<Certo che si>
<Ok> Eseguo il suo ordine e con un sorriso mi bendo gli occhi, impaziente più che mai.
<Eccoci arrivati.
Non muoverti ora ti do una mando a scendere>
Sento la portiera aprirsi e le mani di Trey sul mio braccio.
Esco dall'auto e chiudo la portiera.
<Va avanti, ci siamo quasi... ok, un altro tratto e... eccoci>
Mi toglie la fascia.
Wow. L'unica parola che esce è proprio questa: Wow!
Il parco delle rose, dove doveva esserci il nostro primo appuntamento.
<Non ci credo>
<Sei felice?>
Mi volto verso di lui e mi butto tra le sue braccia.
<Da morire, grazie amore>
<Questo ed altro per te>
Mi prende la mano e ci incamminiamo nella stradina del parco.
La neve ha reso il mio posto preferito ancora più magico.
Alcuni dei fiori ancora intatti sono veramente favolosi ricoperti di neve.
Si possono vedere anche i grattacieli della città che con questa atmosfera sono meravigliosi.
Mentre camminiamo e parliamo sposto continuamente lo sguardo sulle persone o sui piccoli chioschetti che si trovano nei dintorni.
Ci fermiamo a prendere un caffè per riscaldarci, poi dopo ci sediamo sulle panchine.
<A cosa pensi?>
Trey mi vede pensieroso, beh ci ha preso.
<Stavo pensando a te, a quello che fai, a noi>
<Mh, la parte del noi è interessante, continua pure>
<Stavo pensando ad un ipotetico futuro insieme. Oddio non vorrei spaventarti>
Mi butto le mani sul viso rendendomi conto di quanto sia ridicola ed imbarazzante questa conversazione.
Sento la sua mano prendere la mia e mi volto verso di lui.
<Dai dimmelo, voglio sapere a che pensavi>
<Beh si... stavo pensando che un volta finito gli studi frequenteremo diverse università, quindi a quanto possa essere difficile>
<Non pensarci, tanto non sarà niente di impegnativo.
Mike io sono sicurissimo che l'uomo della mia vita sei tu>
In questo momento mi sciolgo.
Lo amo, lo amo da morire.
Mi avvicino a lui e poggio la testa sulla sua spalla godendomi il fantastico panorama innevato.

Sono le 12 in punto e stiamo andando da Trey.
Casa mia è off limits, non vorrei che i miei venissero a conoscenza del mio giorno libero a scuola, casa di Trey era libera quindi abbiamo deciso di stare qui.
<Mettiti comodo> Dice indicando il divano.
Poso la mia giacca sull'appendiabiti e poi mi siedo sul suo divano, coprendomi con una di quelle coperte in microfibra che tanto adoro.
Accende il camino e mi passa il telecomando
<Ecco a te, metti quello che vuoi>
<Come potrò mai ripagarti?>
<Mh vediamo, fammici pensare> si avvicina a me e mi bacia.
<Così può andare> Ci troviamo così vicini che lo bacio di nuovo.
Lui si butta sul divano senza staccarsi ed esplorando il mio corpo con le mani.
Toglie la coperta per rendere il tutto più facile, e una volta tolto anche i vestiti solo questa stanza sa cos'è successo.

Mi sveglio sul suo petto, il crepitio del camino mi fa capire che è ancora acceso.
Mi volto verso Trey che dorme tranquillamente.
Mi poggio di nuovo lentamente sul suo petto nudo e mi fermo a fissare il fuoco, pensando alla fiamme successe circa due ore fa.
Sono le 14:30 e ancora non abbiamo pranzato.
Mi alzo dalla mia posizione dopo aver indossato almeno i boxer e vado in cucina a preparare il pranzo.
Dopo circa una mezz'ora posso dire che tutto è pronto ma spero che Trey si alzo da solo in tempo, non voglio disturbarlo ma non vorrei nemmeno che mangiasse un piatto freddo o da riscaldare.
Quasi quasi mi è sembrato di chiamarlo.
Mi volto verso la porta e lo vedo fare il suo ingresso.
<Dai Mike non dovevi>
<Oh invece si, ho fatto il tuo piatto preferito>
<Come facevi a sapere che il riso è il mio piatto preferito?>
<Un piccolo aiutino> Dico io toccando il mio cellulare.
<Mia madre> fa sorridendo
<Mi è stata davvero di grande aiuto>
<Grazie mille amore>
<Di nulla. Oh si quasi dimenticavo>
Mi avvicino al forno e lo spengo.
<Hai fatto il pollo?>
<Ti pare che dopo tutto quello che hai fatto per me io ti ripagavo solamente con un piatto di riso?>
<Non dirmi che hai fatto anche un dolce perchè stasera a cena non vorrei dire a tua madre di essere sazio, sai non vorrei offenderla>
<Oddio Trey, mia madre, non l'ho avvisata> Corro verso l'ingrasso e prendo il cellulare sul tavolino.
Una volta scritto a mia madre incominciamo a pranzare.
La serata si svolge nello stesso modo; io e Trey siamo partiti da casa sua verso le 18:00 così che io potessi aiutare mia madre con la cucina, mentre lui era in salotto con mio padre.
Per mia fortuna ha piovuto, quindi con la scusa che era tardi e che il tempo non era dei migliori Trey è rimasto qui a passare la notte.

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