13º Capitolo

144 11 0
                                    

<Quindi avete un appuntamento?>
<Si Tess, esatto>
<Ahh, non vedo l'ora di poter scriverci un articolo su!> esclama Holly.

Le ragazze si sono riunite a casa mia e ho raccontato loro della serata precedente.

<Cambiando argomento, perché domani mattina non venite con me ad assistere alla gara do motocross di Jordan?>
<Certo Lottie, perché no> risponde Bri.
<Grandioso, lo avverto allora>
Charlotte si allontana con il suo cellulare lasciandoci qui a parlare.
<Dio ragazzi, vi devo lasciare, ho detto a mia madre che l'avrei accompagnata al centro commerciale>
<Davvero Bri?>
<Si Mike, volete venire per caso anche voi?>
<Ho bisogno di qualcosa di nuovo da indossare stasera, quindi si>
<Ottimo, e poi chi meglio di noi e mia madre può aiutarti>

Mi alzo in un lampo catapultandomi in bagno, tempo dieci minuti e sono già pronto per uscire.
Helen ci saluta non appena entriamo in auto e partiamo verso il centro commerciale.

<Credi che mi stia male questa?>
<No Bri, te l'ho già detto... e poi cosa te ne fai di un'altra pelliccia? Ne hai già abbastanza>
<Si ma sono consumate ormai, dovrò gettarle>
<Mike, Hey, allora ho trovato questi pantaloni, poi ancora questi e qualche maglietta per completare, prova un po'>
<Grazie Holly, Tess dov'è invece?>
<Sta provvedendo per il profumo>
<Ok, allora adesso provo questi>

Entro nel camerino provando i vari tipi di pantaloni, dai jeans ai pantaloni di tuta.
Tra le magliette invece decido di non prenderne nessuna, optando per una delle mie amate maglie nere semplici

<Ho scelto questo>
Esco dal camerino, dando ad Holly l'unico pantalone bianco dalla pila di vestiti.
<Sapevo che avresti scelto questo, vado alla casa>
Holly paga il pantalone per me e quando mi volto mi ritrovo Bri difronte a me con una giacca nera di jeans.

<Per te, e non dire che non ti sono stata d'aiuto>
<Oddio, sai da quanto cercavo una giacca del genere?>
<Beh ora l'hai trovata>
<Grazie Bri. Puoi darla ad Holly, ha lei la mia carta di credito>
<Vado>

<Sono pronto>

Esco dal bagno pronto per passare la serata con Kyle.
Non posso crederci di averlo detto veramente, é molto strano.

<Stai benissimo!> esclama con entusiasmo Brianne.
<Quindi deduco che possiamo andare>

Improvvisamente all'ingresso compare la figura di Kyle, che indossa una maglia a collo alta nera, un paio di jeans semplici, scarpe nere e su una giacca lunga fino quasi le ginocchia lasciata aperta.

<Si, possiamo andare>

Mi prende la mano e mi porta vicino alla sua auto, e come ha sempre fatto mi da il suo cellulare.
Lo collego allo stereo e faccio partire slow down dei Chase Atlantic ovviamente.
La strada che percorriamo sembra abbastanza familiare, un po' spero che sia un posto già visto così da potermi concentrare semplicemente su di lui che fissare ogni minimo dettaglio del posto.
Sono molto attento ai dettagli, mi piace notare le cose magari più nascoste ad occhi altrui.
<Sei pensieroso>
<In ansia, oserei dire>
Rivolgo un sorriso nervoso al ragazzo occupato al volante.
Il suo profilo colpito dalla luce dei lampioni e da quello naturale della luna lo rendono estremamente bello da vedere, il suo viso così puro con quei tratti semplici e delicati.
<Perché dovresti esserlo?>
<Non so, è la mia prima volta dopo di Trey e quindi...>
<Quindi puoi mettere da parte tutte le tue preoccupazioni.
Prima di tutto io non sono Trey, e poi vorrei che staccassi e smettessi di pensare a lui, questa serata è la nostra>
Mi lancia uno sguardo rapido e le mie labbra formano un sorriso dolce al ragazzo che ha appena detto quelle parole, forse che in fondo avrei voluto sentire.
<Lo farò>
<Bene, perché la nostra serata inizia ora.
Siamo arrivati>
Dopo aver messo il freno a mano apre lo sportello e io mi guardo intorno.
Conosco questo posto, ci venivo con i miei genitori qualche anno fa, il Toto's.
È una paninoteca abbastanza conosciuta e distante circa una ventina di minuti dal nostro quartiere.
<Il Toto's? Sai che adoro questo posto?>
<Davvero?> sembra soddisfatto della scelta e lo si può notare dall'espressione sul suo viso.
<Sai, avrei voluto portarti ad un ristorante di lusso, ma poi ho pensato che non sarei stato io al cento per cento>
<Adoro l'idea!>
<Allora andiamo>
Si avvicina a me e insieme ci avviciniamo al locale.
Prendiamo posto nella piccola struttura in legno e facciamo le nostre ordinazioni.
<Quindi, quando sei stato qui?> mi domanda per aprire il discorso.
<Beh, i miei genitori mi ci portavano ogni volta che potevano per farsi perdonare tutte le volte in cui non erano in casa, quindi parte della mia adolescenza l'ho trascorsa qui. E tu dimmi un po' , come ci sei finito qui?>
<Inizialmente qui ci lavorava mio zio>
<Davvero?>
<Oh si, era il proprietario di questo posto, mio zio ancora non faceva parte degli affari di famiglia per scelta, mio padre veniva qui quasi sempre e quindi per far svagare noi bambini ci portava qui a mangiare qualcosa e farci giocare nel parco affianco>
I suoi occhi brillano quando mi racconta questa parte della sua vita e questo rende il discorso più bello e interessante da seguire
<Dev'essere speciale qui per te>
<Molto>
<Abbiamo un cosa in comune quindi>
<Visto? Il fatto di aver trascorso l'infanzia qui e tu l'adolescenza ci ha dato un gancio>
Sorrido e porto il bicchiere d'acqua alla bocca.
<Strano che Brianne non mi abbia detto niente>
<Probabilmente lei non ricorda molto bene qui, era molto piccola quando i miei ci portavano qui>
Il discorso viene interrotto dal cameriere pronto a servirci le pietanze e non appena ci lascia riprendiamo.
<Sai, è proprio qui che ho detto ai miei di essere bisessuale>
<Scherzi?>
<Sono serissimo> risponde dopo aver preso un pezzo di carne.
<Wow, non credevo fosse così speciale questo posto per te>
<È per questo che sei qui, non c'è posto migliore per raccontarti chi sono e come sono cresciuto>
Il pensiero di essere qui in un luogo così importante per lui mi mette di buon umore.
<Sono felice di essere stato all'altezza di questo luogo per te>
Si china in avanti facendo appoggiare il petto sul bordo del tavolo e sussurra un <Per me sei all'altezza di qualsiasi cosa>
L'atmosfera romantica viene smorzata dal mio cellulare che inizia a farsi sentire.
<È Brianne, vuole sapere se sta andando bene>
Sorride e si butta nuovamente contro lo schienale della sedia.
<Credo che sia più preoccupata per te che per suo fratello>
<Non per vantarmi ma lo credo anch'io, e questa cosa mi piace tanto>
<Ora dimmi un po' , cosa vuoi raccontarmi di te>
<Mh, beh su di me c'è poco da raccontare, mi ritengo un libro aperto, sono ciò che mostro; un ragazzo che ama la musica in un modo esagerato, adora stare con gli amici, mi piace anche leggere, sai quelle semplici cose che possono essere sufficienti da riempirti la giornata>
<Interessante, va avanti> finisce il suo piatto e poggia i gomiti sul tavolo raccogliendo un pugno sulla sua mano per riscaldarle.
<Il lato nascosto di Mike è pericoloso, oserei dire. Non bisogna farlo arrabbiare, sono una persona tranquilla ma se mi provocano so essere vendicativo.
Le mie amiche possono dire che sono un po' testardo ma il mio pregio è che sono sempre disponibile per un amico o per qualcuno a cui tengo>
Per tutta la durata del discorso Kyle non smetteva di togliermi gli occhi di dosso, il che mi rasserena, perché significa che mi sta ascoltando
<Mi piace> risponde sorridendo.
<Che ne dici di passare al parco di cui ti parlavo prima?>
<Certo, perché no>
<Allora andiamo>
Mette le mani nella tasca interna della giacca e prende il denaro scritto sullo scontrino, lascia le banconote sul tavolo e prende la mia mano nella sua calda, guidandomi verso il parco.
Il posto è di poco illuminato da alcuni piccoli faretti impiantati nel terreno. Per tutto il tragitto la sua mano resta incollata alla mia e la cosa mi fa stare bene.
Amo la sua pelle a contatto con la mia e amo il modo in cui mi fa sentire.
Posso dire che come appuntamento è da cinque stelle!

Prendiamo posto su una delle panchine e estrae dalla tasca un pacchetto di sigarette
<Vuoi una?>
Glie la sfilo da mano e sghignazza, poi prendere la sua e l'accende.
<Allora, cosa ne pensi? La serata è stata di tuo gradimento?>
Appoggia una gamba sulla panchina sedendosi su e mentre parla con me mi guarda fisso negli occhi.
Annuisco, e per completare la risposta aggiungo <Meglio di quanto mi aspettassi, se devo dirla tutta>
<Oh davvero? Credevi che fossi così terribile?>

<No dai, però si sa, l'ansia fa pensare molte cose ma mi sono divertito sul serio stasera>
<Sono contento, questo era il mio risultato, ma sai cosa potrebbe diventare migliore?>
<Su forza, sono curioso>

Quel momento di silenzio mi fa pensare soltanto ad una cosa, ed è così che si avvera;
Si avvicina al mio viso, e mentre le nostra bocche si toccano getta via la sigaretta che fino a poco fa aveva tra le dita e posa la sua mano sulla mia guancia. Le sue labbra morbide ormai erano quasi come droga, più ne avevi e più ne volevi, non si poteva rimanere senza, perché non averle ti rendeva matto.

<Non sai quanto ti desidero> dice ad un soffio dalle mie labbra, la sua fronte è contro la mia e le sue mani riscaldano il mio collo freddo.
Penso prima a tutto quello che ho passato, avere fretta con Trey mi ha portato a farmi del male, ma mi ha regalato anche tante altre cose, soprattutto positive. Nulla mi assicura che Kyle non possa fare lo stesso ma i due sono completamente gli opposti, e poi posso dire di conoscere già qualcosina di Kyle grazie a Brianne.

<Penso che... possiamo passare al passo successivo>

L'ho detto, ho deciso di fidarmi del mio istinto e di lui.
Si stacca da me e sgrana gli occhi che fino a poco fa erano chiusi.
<Sei davvero convinto? Non voglio darti fretta, sai che puoi prenderti il tempo che ti serve>
<Me la sento Kyle, voglio darti la mia fiducia>

Sorride a trentadue denti e si riappropria nuovamente delle mie labbra.
<Non ti deluderò, credimi>
Poggio la testa sul suo petto e lui appoggia la sua guancia sui miei capelli.
<Ora puoi anche dire a Bri che va tutto bene>

Rido all'osservazione di Kyle e mi lascio coccolare ancora da lui e l'atmosfera che trasudava quel posto, fino a che non decidiamo di lasciare il posto per tornare a casa.

<Eccoci qui> Kyle accosta sul vialetto e mi accompagna alla porta.
<Allora ci vediamo domani, grazie ancora di tutto>
<No, ringrazio io te per avermi dato una possibilità>
Questa volta prendo coraggio e lo bacio per ricordare per il resto della nottata il sapore delle sue labbra, quando ci separiamo busso al campanello.
<A domani piccolo>
<A domani> lo vedo allontanarsi ed entrare in auto, mia madre mi apre e quando mi volto la figura della sua auto non c'è più.
Racconto a mia madre della serata in breve e salgo al piano superiore per potermi togliere questi abiti da dosso e poter finalmente mettere il mio adorato pigiama. Chiamo le ragazze e racconto anche a loro ovviamente non tralasciano dettagli nel mentre io mi cambio.

<Ragazze attacco, sono super stanco>

<Ok Mi, notte> risponte Tess e le altre seguono.
Mi butto sul mio lettone e controllo l'ultimo messaggio appena arrivato.

"Notte piccolo <3"

Non posso fare a meno di sorridere e rispondere con un "Buonanotte <3"

Taste Of YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora