7. Secret Places

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Il mercoledì della settimana dopo era seduta a uno dei tavoli sul giardino esterno dell' Old Station Scottish Pub, un locale nel centro di Vasto che era diventato il luogo di ritrovo del suo gruppetto negli ultimi tre mesi, dopo aver accantonato il Morrison, dato che l'ex di Vittoria (una brunetta molto sexy) lavorava lì come cameriera.

«Allora, che ne dici, Ann, sei d'accordo?».

Anna distolse lo sguardo dal telefono e guardò Serena con un'occhiata stranita: non aveva assolutamente idea su che cosa avrebbe dovuto essere d'accordo. «Come dici?» fece infatti distratta, mentre il telefono vibrava di nuovo nella sua mano, segnalandole l'arrivo di un nuovo messaggio.

«Lasciala stare,» si intromise Julieta, «ormai Annina ha occhi solo per il suo bel pilota di moto.» la prese in giro, con una risatina.

Anna arrossì, distogliendo a fatica lo sguardo dall'ennesimo messaggio di Alex. «Non è affatto il mio pilota. E' un amico.» dismise, scrollando le spalle.

«No, dolcezza: noi siamo tuoi amici.» le fece notare Vittoria, con un sorrisetto malizioso dei suoi. «Quel cuccioletto lì, con cui messaggi ventiquattro ore su ventiquattro, non è "solo un amico".» precisò, virgolettando con le dita le ultime parole.

Anna roteò gli occhi, in un'espressione che la faceva somigliare incredibilmente a suo fratello. «Esagerati. Sto ascoltando, davvero: mi sono persa solo l'ultima parte».

«D'accordo, allora illuminaci.» la invitò Serena con un gesto della mano. «Di cosa stavamo parlando?».

Anna distolse lo sguardo. «Uhm...».

«Non lo sa.» commentò Fabio con un sorrisetto ironico, che si riflesse anche nell'inclinazione della sua voce.

«Oh, ma cos'è, vi siete alleati tutti contro di me, stasera? Mi sembra di essere tornata al liceo, quando la prof. interrogava!» sbottò Anna, scuotendo il capo.

«Dai, smettete di torturarla, ragazzi: è anche giusto che finalmente la piccola Annina abbia la sua cottarella, no?» la difese Giorgia, accendendosi la sigaretta.

«Grazie!» esclamò Anna, allargando le braccia; poi corrugò la fronte e la guardò storta. «Aspetta... cosa? Io non ho nessuna cottarella!».

«Sì, come no.» risposero tutti gli altri in coro.

«Davvero: dovete smetterla di farvi i filmini mentali.» decretò con aria saccente, tornando a concentrarsi sul suo telefono.

«Ah, noi ci facciamo i film mentali, eh?» commentò Fabio stizzito, ma lei già non lo stava più ascoltando.

Alex Marquez 🏍 » Quindi, domani sarai in giro nel Paddock?

Anna » Confermato: sono riuscita a convincere Andre, anche se abbiamo dovuto lottare con i nostri genitori... è stata dura, ma ce l'abbiamo fatta! ✌

Alex Marquez 🏍 » Addirittura lottare? Jajajaja

Anna » Sai com'è, dovrei star studiando per un paio di esami piuttosto importanti... ma un weekend lontano dai libri non mi farà male. E poi, posso sempre studicchiare durante le prove libere.

Alex Marquez 🏍 » Allora non potrò tentarti con un altro invito?

«Tu puoi tentarmi quanto e quando vuoi, Alex Marquez...!» La voce di Vittoria, alle sue spalle, la fece sobbalzare: nemmeno si era resa conto che le sue amiche si erano messe dietro di lei e stavano spudoratamente sbirciando la sua conversazione con lo spagnolo.

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