6.Evocazione

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Sto capendo cose che non avrei mai immaginato. I Gironi. Esistono. Non esistono. O sono semplicemente la nostra realtà quotidiana. Al terzo Girone si sta male e bene allo stesso tempo. Sai che puoi uccidere a distanza. E che puoi morire col sorriso da un momento all'altro.

Andrew mi fa<<Oh mio Dio... sei anche tu al terzo>> Annuisco e ci scambiamo uno sguardo senza occhi.
<<Qui sta per succedere qualcosa Andrew.>> Avverto come una presenza oscura nell'aria. Poi Andrew prende la parola <<Eva... sono fuggito dai Centurioni. Mi avevano rapito... Avevano bisogno di un contatto per far passare la nuova droga in città, la Ouro mutata. E cosí ho obbedito ai loro ordini, ho dato la droga ai seguaci di Ismail.>> Ho voglia di ghignare ma non gli dirò che sono morti. <<Si Andrew, l'ho presa anch'io.>> I pensieri si accavallano. Veloci. È successo qualcosa. Come se Stan avesse comunque completato il suo piano. I sacrifici. Di cosa si nutre il Dio Nero? <<Tu credi all'esistenza di Ismail?>> Chiedo fredda. <<...fino a qualche giorno fa ero assolutamente scettico. Poi ho visto. E ho capito>> dice serio ma dopo poco comincia a uscire sangue dallo spazio una volta occupato dalle sue orbite. <<Cosa Andrew? Cos'hai capito??>> Sembra star molto male. Si accascia lentamente al suolo. Merda, sta morendo di astinenza. Eva la cannibale? Non mi si addice. E se è in astinenza non ha droga nel sangue neanche da bere. Essere inutile. Crepa.

Mi sveglio di scatto. Il cadavere di Andrew è ancora lì. Mi sorride. E io? Ho bisogno della sostanza o sprofondo all'inferno. Più di quanto non stia già facendo la città stessa. Le sirene. Un altro attacco missilistico. Due bombe esplodono a pochi isolati facendo tremare tutto. Una cosa è certa, i Centurioni c'entrano qualcosa con la nuova droga. Forse hanno usato la Ismail Society per diffonderla in città, facilitandone la conquista. Ma chi sono i Centurioni? Sono esseri umani?

Ho bisogno. Potrei passare da Peter il Fabbro a fargli qualche servizietto in cambio di un pó di soldi. Con questi attacchi però dubito sia andato a lavoro. Come tutti. Cazzo non ho molte possibilità. Indosso la stessa felpa di giorni fa ed esco per le vie. Oggi non piove ma c'è umidità e come una nebbia scura nell'aria. La città è silenziosa. Davanti al Casinó non c'è nessuno. Comincio a star male. Devo vomitare. Troppi pensieri, troppa vita. Le emozioni sono sregolate. Provo a entrare nel Casinò. La porta è aperta.
<<Salve.>> Mormora un signore sulla sessantina. Unico presente all'interno. Riconosco la sua voce. Dove l'ho sentita? <<Incredibile. I poteri di predizione del Dio Nero sono sensazionali. Aveva previsto il tuo arrivo. Esattamente questo giorno. A quest'ora.>> E questo chi sarebbe? Vado al sodo <<Ho bisogno di una dose sono al ter>> Mi interrompe <<Si si. So tutto. Tra poco precipiterai al quarto Girone. Vedrai. Quello che ti aspetta è straordinario. È tutta la vita che aspetto questo momento. Grazie anche ai Centurioni, finalmente questa città potrà raggiungere la sua catarsi. Ripulendosi dalle malattie che la infestano.>> Dove ho sentito la sua voce? Sono sicura non è la prima volta che la sento. <<Eva io so tutto di te. Candytown è solo un palcoscenico. Come tutti gli spettacoli, ci sarà un inizio e una fine.>>

Tutto il corpo mi dice che sto per morire, le lacrime di sangue scendono sul mio viso. <<I membri della setta sono morti. Basta con le cazzate.>>

Lui sorride e si avvicina. <<Hai contribuito al processo di evocazione... e alla fine di tutto.>>
Rimango incredula. Non può essere vero. <<Non esiste nessun Dio!>> Gli grido in preda alle convulsioni e al panico. Sto cadendo nel quarto Girone.

Il vecchio sussurra
<<Il Dio Nero è quí in città. L'hai evocato ieri sera>>

Lei è Apocalisse [Storia Horror Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora