Era avvenuto tutto d'un tratto.
Una borsa era stata lanciata con forza sulla sedia accanto al mio letto senza che potessi dire nulla.
Biondo, occhi color rubino ed un espressione paurosa accompagnavano il volto del proprietario che era appena entrato.
I suoi occhi in due fessure mi fissarono scontrosi mentre lasciava che il suo corpo sprofondasse sulla sedia imbottita.
-...Stai zitta - mi disse solamente notando che avevo esitato non poco nell'aprire bocca.
- Non dire nulla, non voglio sentire la tua noiosa voce ora - concluse di nuovo fissando il cellulare tra le mani.
Seguii i suoi movimenti con attenzione.
Era pacato nei gesti sebbene intorno a lui un'aura di potenza invadeva tutta la stanza.
Lo vidi abbassare lo sguardo verso il suo apparecchio con fare innoquo.
Ma basto' una mia singola occhiata per alterarlo.
- Ehy? Ti sembra questo il modo? - mi chiese alzando un sopracciglio,
- Smettila di fissarmi sfigata! Pensa a dormire! - mi urlo' di nuovo posando il cellulare.
- Veramente io...- ogni mio tentativo fu completamente chiuso dai suoi palmi dischiusi.
- Ho detto dormi! Se qualcuno entrerà a disturbarti ci penserò io a sistemarlo! - concluse mentre si scompigliava i capelli scocciato.
Ora che notavo meglio non era vestito normalmente.
Indossava uno strano costume, molto consumato e semi-distrutto.
Della polvere era presente anche sui suoi capelli.
Aveva come l'impressione che non avesse avuto modo di cambiarsi prima di venire in quella stanza.
Fissai il grande borsone che aveva scaraventato a terra.
Era mia quella borsa?
Chiesi tra i miei pensieri mentre ispezionavo l'oggetto.
- La tua tuta - disse lui deciso,
- È lì dentro, ancora rovinata ma sono riuscito a recuperarla - sussurro' tranquillo.
Rimasi leggermente sospetta.
Voleva dire che anche io possedevo un costume da carnevale come quello? Non era possibile. Non avevo gusti così orrendi.
Arricciai il naso incredula.
- Senti ma tu come...- non finii la frase,
- Bakugou Katsuki - il biondo appoggiò una mano sulla sponda del mio letto.
- Tu sei (....), sei qui a causa di un brutto incidente e della tua orrenda e schifosa memoria - concluse secco lui voltando la sua attenzione sul mio volto.
- Sei una debole senza motivo di esistere, reputati fortunata che qualcuno ti abbia salvato - affermo' con un tono astioso lui.
- Non capisco neppure perché diavolo sono venuto qui...se soltanto non...- si blocco' improvvisamente scuotendo il capo.
- Non fissarmi così stupida - ecco di nuovo il tono di poco prima.
Sembrava proprio che questo ragazzo non mi avesse a genio.
Qualcosa in lui era in perenne astio, al punto di poter uccidere qualcuno in quel momento.
Le infermiere non avevano fatto capolino nella stanza neanche una volta da quando era entrato.
E sembrava che non potessi raccogliere informazioni da lui così attentamente come avevo sperato.
-...Mi hai salvato tu? - gli domandai poi ignorando tutti i suoi tantativi di tenermi in silenzio.
Volevo sapere, non mi interessava cosa volesse che facessi al momento.
Il biondo mi fisso' leggermente orgoglioso,
-No, sono stati i locali a portarti qui, sono qua solo su ordine del professore - accenno' poi severo,
- Sono in punizione...- ammise senza volermi far udire quelle parole,
- Ho fatto qualcosa che non dovevo commettere e sono obbligato a prendermi cura di te fino al tuo rilascio da qua - disse fissando l'orologio sopra le nostre teste.
- Ma nulla di più, dopo non aspettarti aiuto da me stupida! - chiuse i palmi con fare violento.
- Sembri un tipo violento Bakugou - ammisi senza remore.
Gli occhi del biondo scintillarono a quelle parole.
- È la prima volta che mi dici una cosa del genere - ammise,
- Solitamente tu e quel bastardo di Deku siete sempre sulla stessa lunghezza d'onda nel giudicarmi - tamburello' le dita sopra la sbarra di ferro.
- Ti sei dimenticata di tutto non è vero? - la sua domanda usci' intrisa di dolore dalle sue labbra gentilmente dischiuse.
Forse lo conoscevo molto bene prima di perdere la memoria, ma adesso i ricordi di lui erano avvolti nel vuoto e nel nero più profondo.
- Mi dispiace, non mi ricordo bene - gli risposi gentilmente,
- Come sospettavo da una testa dura come te - mi colpi' alla spalla dolcemente,
- Non importa, è meglio per tutti se ti sei dimenticata di tutto. Sopratutto dell'incidente - ammise poi alzandosi dalla sedia.
Feci per sussultare a quella reazione corporea rapida.
- Stai ferma stupida...- disse fermandosi di colpo,
- Non penserai di seguirmi con quelle gambe spero - accenno' alle mie condizioni disastrose.
- Tornerò domani a prenderti, vedi di non farti ammazzare di nuovo - sopraggiunse mentre lentamente raggiungeva l'uscita della stanza.
Lo fissai con lo sguardo attenta, pronta ad un eventuale domanda o situazione rapida da mettere in uso.
- E cerca di non essere così tesa intorno a me, anche se non sono amichevole non vuol dire che voglia ucciderti - nuovamente quel tono candido e stranamente tranquillo.
Non ribadii questa volta. Rimasi in silenzio come mi aveva ordinato prima.
Trattenerlo non era utile al momento visto che nulla nella mia mente sembrava riportarmi a lui.
Eppure una sensazione di confusione sembrava non abbandonare il mio corpo.
Sebbene fosse aggressivo in alcuni momenti era come se non lo fosse.
Che fosse stato bipolare? Non potevo dirlo.
Aveva accennato di essere stato punito, dunque non potevo prevedere se fosse veramente qualcuno che conoscevo.
Aveva fatto un altro nome, Deku, ma neppure quello sembrava riportarmi alla mente qualcosa.
Ero davvero nei guai.
Una volta uscita di qua cosa avrei fatto? Dove sarei andata? Chi ero?
Le domande iniziarono ad assalirmi come un treno in corsa.
- Non pensare stupida - udii poi da Bakugou,
- Riposati e stai zitta....-Note autrice:
Capitolo dedicato a Bakugou, come richiesto da Fulfia1701, Alesdooy_OuO e katsukibakugoxdeku spero vi piaccia ragazze :3
Chissà cosa succederà da qui in avanti con il burbero biondino? Cosa sta nascondendo? lo scopriremo nel proseguimento!
Alla prossima,
- Blue
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Amnesia - My hero academia X Reader
FanfictionMi ero risvegliata in una sala di ospedale, attaccata con forza ai mille macchinari come spesso si vedono nei film. Non ricordavo nulla, ne' come fossi finita li dentro ne' chi mi aveva ridotto in quello stato. I dottori mi avevano parlato di un inc...