Albus rientrò mogio nella sala comune dei Serpeverde. Parlare con sua sorella non gli era sembrato molto utile.
"Probabilmente la cosa si sistemerà da sola col tempo" beh, che cosa stupida! Se non fosse intervenuto al più presto probabilmente sì, col tempo la cosa si sarebbe risolta ma Scorpius ne sarebbe uscito devastato. Albus rabbrividí alla sola idea di uno Scorpius in quelle condizioni.
Quel ragazzo aveva sofferto troppo e non meritava altra sofferenza.
Astoria, la madre di Scorpius era morta qualche anno prima ed ogni tanto Albus sentiva l'amico piangere nel sonno chiamando la madre o chiedendole di tornare da lui.
Ogni volta che succedeva, per fortuna non accadeva spesso, Albus si sentiva come se lo avessero accoltellato. Faceva male; molto male. Vedere la persona a cui più tieni di più in assoluto in condizioni simili, così vulnerabile è orribile.
Però la cosa più brutta per Albus era assistere impotente al pianto silenzioso di Scorpius. Guardarlo e voler aiutarlo senza però poter fare nulla. Aspettare che il tempo faccia il suo dovere e che la notte finisca e porti via il dolore.
Una sola volta Albus aveva accennato a Scorpius della madre. Voleva sapere se c'era qualcosa che poteva fare per lui. Scorpius gli aveva solo chiesto di venire al funerale ed essergli amico.
Albus da allora aveva deciso che l'unico che avrebbe potuto tirare fuori l'argomento sarebbe stato Scorpius, così non gli chiese mai nulla dei suoi pianti notturni.
Nella sala comune non c'era praticamente nessuno. Un paio di ragazzi del secondo anno stavano giocando agli scacchi dei maghi in un angolino e un gruppetto di ragazze si stavano dirigendo al loro dormitorio ridacchiando. Scorpius era intento a leggere un libro seduto su una poltrona.
Albus si avvicinò e sorrise notando che era quello che gli aveva regalato la prima volta che erano entrati assieme in una libreria babbana.
Quel giorno Albus si era divertito un sacco e, vedere gli occhi di Scorpius illuminarsi alla vista di tutti quei volumi era stato bellissimo.
«Anche i babbani possiedono libri di pozioni?!» aveva urlato Scorpius senza riuscire a contendersi. Albus ridendo pensò che somigliava a suo nonno Arthur.
«No, no. È solo un libro di cucina. Non c'entra nulla con la magia»
«Oh ma... qui ci sono degli ingredienti e poi un procedimento e poi... Albus sei sicuro che non sia magia babbana?»Scorpius ci era rimasto male ma Albus era riuscito a distrarlo portandolo ai romanzi rosa.
Prima di uscire dal negozio Albus gli aveva comprato una copia del libro di John Green senza farsi vedere, per fargli una sorpresa.
Era stato facile dato che Scorpius era incantato tra le pagine di un libro e sembrava non essere intenzionato a schiodarsi da lì. A fine giornata glielo aveva regalato e Scorpius lo aveva avvolto in un abbraccio.
«Grazie mille Albus» gli aveva detto all'orecchio provocandogli dei brividi.
«Come facevi a sapere che mi sarebbe piaciuto leggerlo?» gli aveva chiesto appena si erano staccati dall'abbraccio.
«Per due semplici ragioni. La prima è che tu avresti voluto leggere ogni libro di quel negozio. La seconda è che ti avevo visto osservare la copertina più volte»
«Mi piaceva il titolo» si era difeso Scorpius e Albus avrebbe tanto voluto abbracciarlo di nuovo.Albus sorrise al ricordo. Era uno dei migliori che aveva.
«Cercando Alaska, sul serio? Quante volte lo avrai letto?» chiese.
«È davvero un bel libro» rispose Scorpius alzando lo sguardo in direzione di Albus e sorridendogli appena i loro sguardi si incrociano."Il sorriso di Scorpius... potrebbe salvare una nazione con quel sorriso, anzi; l'intera galassia" pensó Albus.
«Ehm...» ad Albus si era seccata la gola così tossicchiò. Poi disse: «È tardi. Forse sarebbe meglio andare a dormire. Domani non vorrei addormentarmi a lezione»
Scorpius chiuse il libro che aveva in mano con uno scatto, poi sbuffando disse: «Purtroppo hai ragione»
Subito dopo i due si diressero ai dormitori dove molti ragazzi erano già infilati sotto le coperte, alcuni chiacchieravano fra di loro e altri stavano già russando.
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Un disastro stupendo// Scorbus
FanfictionGli eventi di questa storia si svolgono in un ipotetico futuro post "La maledizione dell'erede". Se non conoscete quella storia prendete in considerazione il fatto che, dato che gli eventi che racconterò qui si svolgono al quinto anno di Hogwarts d...