Ecco la sveglia che suona e mia madre che urla dal semitterrato, starà sicuramente facendo la lavatrice.
Oggi speró che andrà tutto bene, é il mio primo giorno al college, ma non ho voglia di andarci..
Ho scelto quel college inisieme alla mia migliore amica, o meglio ex migliore amica. Volevamo frequentare quel college apposta per realizzare il nostro sogno, ma purtroppo non era destino rimanere insieme. Lei non ci ha messo nulla a rimpiazzarmi e io ci sto male tutt'ora.
Ma che dico?! Lei non mi meritava, non merita nemmeno tutt'ora il mio dolore.
Prima ero una ragazza che tutti definivano normale. Carina al punto giusto, mi vestivo normalmente, ispirandomi un po' allo stile country e a quello dei figli dei fiori. Amavo indossare abitini, il mio fisico me lo premetteva e anche tutt'ora, ma in 3 mesi di vacanze sono cambiata, anzi, il mio destino ha cambiato il mio stile di vita.
Ora ho uno stile punk rock leggero, non immaginatemi con maglie a rete dalla quale si vede il reggiseno, piena di tatuaggi e piercing, no.
Mi vesto con più nero, mi piace il nero ultimamente, e ascolto più rock leggero, preferisco quello al vero e proprio rock.
Guardo l'orario, credo sia ora di vestirsi. Apro l'armadio e tiro fuori dei legins jeansati neri strappati al ginocchio destro, una maglia nera di Jack Daniels e una giacca a tre quarti in jeans chiaro. Al tutto aggiungo le converse alte nere.
Vado in bagno e sbrigo due cosette, quando esco aggiusto i capelli in una coda alta di poco spostata a sinistra e metto eye-liner, mascara e balsamo labbra.
Mentre prendo i bracciali con i nomi di alcune band rock mi accorgo che sto prendendo anche quello dei One Direction.
'Oddio, questo lo metto sì o no?' mi chiedo tra me. Ho paura che mi giudichino perché li ascolto, infondo sono la mia vita, ma non voglio che comincino ad avere una prospettiva diversa di me rispetto alla vera.
"Ok, lo metto, ma sotto gli altri, così nessuno se ne accorge." Dico arrivata alla conclusione.
Scendo di sotto e vedo mia madre preparare le valige. Eh già. Lei partirà per l'America e rimarrà lì a vivere con il suo nuovo compagno. Si, mi mancherà, é stata la donna che mi ha cresciuta, anche se tra strilli e urla.
Mi ha cresciuta sola, l'uomo che l'ha messa in cinta l'ha lasciata appena l'ha saputo. Solo al pensiero mi salta l'omicidio. Da lì ho il suo cognome, quello di mamma, Wesley, e mi ha dato il nome appena nata di Rachel, per intero Rachel Cristine Wesley.
Partirà tra tre giorni, precisamente sabato, e da lì casa é tutta mia, dovrei cominciare a trovarmi un lavoro peró.. uff.
La saluto dopo aver finito la mela, e mi incammino verso la scuola.
Durante il traggitto penso a lei, a quella Georgia Catrine Fox. Credo mi rovinerà questi 5 anni isolandomi dalla classe, e se lo farà se la dovrà vedere con me. Ho frequentato la palestra quest'estate, credo di sapermela cavare nella difesa ora, e giuro che se ha intenzione di rovinarmi la vita la uccido.
Anzi, la ignoreró con tutta me stessa, voglio non averla mai conosciuta.. Spero solo di incontrare qualcuno che già conoscevo, o meglio farmi nuove buone amicizie.
Arrivata davanti al portone mi dirigo dentro verso la presunta segreteria.
Ok che sono nuova, ma non guardatemi come se avessi ucciso qualcuno!
Prendo tutto: moduli da far compilare, orari e codice dell'armadietto.
Chiedo informazioni ad una ragazza abbastanza carina di indicarmi dove sia l'armadietto, credo si chiami Mercedes (da leggere Mersedes), così mi incammino verso dove mi é stato indicato.
Lo apro e vedo che non é stato aperto da molto, tipo 2 anni.
C'é una puzza di chiuso incredibile e alcuni libri ci sono ancora dentro. Faccio spazio ai miei quaderni, spingendo gli altri un po' più dietro. Vedró cosa sono in un altro momento.
Chiudo poi lo sportello, anzi, cerco di chiuderlo. Provo a rifare la combinazione ma nulla, continua ad aprirsi. Cerco di risistemare dentro i libri, peró ancora niente, sarà rotto.
"Così lo romperai ancora di più" dice una voce maschile dall'accento australiano, una delle molte cose che amo del posto in cui vivo. Questa voce mi é familiare, ma sarà una mia impressione.
Non mi giro a guardare, sbuffo e basta. Poi vedo che lui che cerca di chiuderlo.
"Ecco, devi solo tirare qui e lasciarlo chiudere." Dice mentre lascia che l'armadietto si chiuda.
"Oh, grazie mille." Dico. Ha la pelle ambrata, i capelli scuri.
"Preg-.." Si volta verso di me.
"Cristine?!" Dice. Oh mio dio, mi sembra sia lui!
"Thomas?!" Dico. Lo guardo bene, sì, riconosco quel naso ovunque vada, cavolo.
"Sei tu, no?" Aggiungo toccando il suo naso che amo.
"Si, ma ora smettila. Fatti abbracciare!" Mi abbraccia, da quanto caspita di tempo che non lo vedo.
"Che ci fai qui?" Dice mentre sciogliamo l'abbraccio.
"É la mia nuova scuola. Dove sei stato tutto questo tempo? Credevo fossi sparito dalla circolazione!" Dico ridendo, poggiando una mano sulla bocca.
"É dalla scuola primaria che non mi vedi, non perforza mi sono andato in Canada!" Dice ridendo anche lui.
"Oh, quanto ho da raccontarti..." Aggiungo. Calum era il mio migliore amico dell'asilo e delle elementari. Credevo si fosse trasferito nei dintorni di Sidney, e da lì non ci siamo più visti.
"Anche io devo raccontarti molte cose.." Borbotta. "Sei cresciuta molto, in tutta la tua bellezza."
"Smettila idiota.." Dico allontanandolo quanto basta da me, ridendo senza farmene accorgere.
*Driiiin*
"Piuttosto é meglio se ognuno va per la sua strada nella propria classe.." Dico roteando gli occhi verso l'alto.
"La strada é la stessa. Tutti e due Algebra." Dice indicando gli orari di entrambi.
"Ok, andiamo o faremo tardi già il primo giorno." Dico ritornando seria.
"Perfetto, seguimi." Mi prende per il polso e mi trascina con lui.
﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏﹏
CIAO RAGAZZEEEEEEEE
Che ne dite della mia nuova storia? Mi é venuta in mente questa notte e ho voluto subito scriverla, ho buone idee per questa FanFiction.
Ditemi se va bene o no. Se non é nemmeno il primo capitolo di vostro gradimento la cancello.
Grazie a chi mi aiuterà.
Baci♥
tildwatt
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IRREAL ~5 Seconds Of Summer - Ashton Irwin~
FanfictionPerché tutti pensano che il mondo sia normale, che ognuno viva la sua noiosa e solita vita, che non ci sia nulla di speciale, che non si possa credere nella magia o nei fenomeni paranormali. Bhe, questi rari individui, gli 'Irreals', hanno molto di...