👑The true heir.👑

Tear. 💧

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Jungkook pov's
Sono passate due settimane dall'ultima volta che ho visto Taehyung. Sono preoccupato per lui, spero non gli sia successo nulla.
L'ho cercato da per tutto, ma di lui neanche l'ombra. L'ho aspettato tutti i giorni al solito posto ma non è mai arrivato. «Jungkook» mi fermo lungo il corridoio voltandomi verso quella voce. «Yoongi.» si avvicina «Oggi pomeriggio parto, ci rivedremo presto.» sorrido «Certo, non vedo l'ora di rivederti.» sorride allungando il braccio verso di me che affero saldamente. «A presto.» annuisco facendo un inchino. Se ne va. Yoongi è il mio migliore amico da sempre come i nostri padri.

Esco dal castello sperando che oggi lo rivedrò. Aspetto per molto tempo alla fontana ma non arriva. Sospiro e mi alzo per tornare a casa. Attraverso la piazza quando riconosco una testa familiare. Mi blocco sul posto. «Taehyung!» urlo la persona in questione si volta incrociando il mio sguardo, da prima sorpreso ma subito dopo spaventato. Si volta e comincia a correre. «Aspetta!» lo inseguo. È molto più veloce di me, ma non ho intenzione di lasciarlo andare ora che l'ho ritrovato. Cerca di seminarmi e per un momento ho pensato ci fosse riuscito ma poi svolto in una via circondata da case e lo trovo che cerca di riprendere fiato. Lo guardo mentre cerco di respirare regolarmente. Alza la testa verso di me sobbalzando e arretrando. «Aspetta! Voglio solo parlarti!» dico calmo avvicinandomi lentamente. Sta volta non si allontana resta solo immobile. Vedo i suoi occhi diventare lucidi. «Tae che succede?» chiedo preoccupato. Vederlo in queste condizioni mi fa pensare il peggio. «Jungkook...» dice con voce tremante. Lo prendo per un polso tirandolo verso di me. Lo stringo tra le mie braccia mentre stringe il mio mantello con la testa nascosta sul mio petto. Appoggio la testa nell'incavo del suo collo aspirando il suo profumo. «Mi sei mancato.» stringe di più il mantello. Si stacca guardandomi negli occhi. «Jungkook... o dovrei dire principe Jeon Jungkook.» spalanco gli occhi. L'ha scoperto. «Come...» «So tutto!» dice triste e allo stesso tempo arrabbiato. Lo prendo per un polso trascinandolo via da lì. Lui non si oppone e mi segue.

Arriviamo nel bosco lontano da tutti e da orecchie indiscrete. «Mi dispiace.» dico una volta che ci siamo fermati. «Perché mi hai mentito?» dice fermo e sicuro di se «Perché sei l'unico che mi ha trattato come una persona normale.» lo vedo rilassarsi «Tutti appena sanno del mio ruolo mi trattano in modo diverso e cercano di approfittare di me. Tu sei l'unico che si è comportato in modo normale, come un amico.» gli accarezzo una guancia. «Solo un amico?» lo guardo stupito, non mi aspettavo questa domanda. Ho troppa paura per rispondere. Fa un sorriso dolce che si tramuta in uno triste. «Dove sei stato?» «Non ha importanza dove sia stato, sappi solo che da oggi non potrò più incontrarti.» mi pietrifico «C-cosa, perché?» lui si fa serio e guardandomi dritto negli occhi mi dice

«Perché siamo nemici.»

Rimango scioccato dalla sua risposta e sento come se mi avessero strappato il cuore dal petto. Lui mi guarda dispiaciuto e si volta per andarsene. «Aspetta! Cosa significa tutto questo!» si volta verso di me con le lacrime agli occhi. «Mi dispiace, Jungkook.» e sta volta sento anche i miei occhi pizzicare. Lui si avvicina velocemente a me mi afferra il volto con le mani. Chiude gli occhi e fa combaciare le nostre labbra in un bacio casto. Non mi muovo sapendo che questo è un addio. Si stacca e corre via lasciandomi lì in quel bosco freddo e spoglio.

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Corro via lontano da lui. Con la consapevolezza di amare il mio nemico. Arrivo a casa ed entro velocemente chiudendomi la porta alle spalle e scivolando contro di essa al suolo. Mi rannicchio portandomi le ginocchia al petto. «Tae?» sento Jimin venirmi in contro. Si abbassa alla mia altezza e mi fiondo tra le sue braccia piangendo. «Mi dispiace Tae, ma hai fatto la cosa giusta.» mi accarezza la schiena «Perché dovevo innamorarmi proprio di lui!» singhiozzo incapace anche di respirare «Ora calmati, troveremo una soluzione.» mi stacco asciugandomi con il braccio le guance «Ho giurato a me stesso che avrei vendicato i miei genitori a qualunque costo.»

«A costo da uccidere la persona che ami?» mi aiuta ad alzarmi. Non rispondo e lo vedo sorridere. Ha già capito la mia risposta. «Vieni ora dobbiamo andare da Jin.» annuisco. «Hai preso tutto quello che ti serve?» annuisco di nuovo. Con gentilezza mi fa uscire ed entriamo nella carrozza che ci aspetta.

Durante il tragitto stiamo in silenzio finché Jimin non parla. «Io ho chiuso.» lo guardo già capendo «Perché?» chiedo preoccupato «A quanto pare non eravamo compatibili.» mi sorride «Jimin, mi dispiace.» lo abbraccio «Non preoccuparti.» gli sorrido.
Arriviamo e ci rechiamo da Jin.
«Taehyung, Jimin siete arrivati.» ci sorride e ci abbraccia. «Cosa sono queste facce lunghe?» io e Jimin ci guardiamo, non siamo molto bravi a mentire a Jin. «Niente non preoccuparti Jin, abbiamo discusso ma abbiamo fatto pace.» dice Jimin e lo ringrazio mentalmente, non riuscirei a mentire a Jin. Ci guarda con sospetto ma poi ci sorride. «Mi fiderò. Venite.» lo seguiamo raggiungendo anche Najmoon e Hoseok. «Gli ho parlato di quella questione di cui abbiamo discusso.» mi dice. «Abbiamo deciso che incontreremo il re Min.» «Davvero? Quando?» Jin mi guarda «Tu resterai qui.» «Cosa!? Perché!?» dico arrabbiato «Tae, è pericoloso. Abbiamo accettato di incontrarlo ma non possiamo fidarci di lui tanto da esporti. Loro non sanno chi sei.» mi zittisco «Ha ragione, Tae.» mi dice Jimin, annuisco. «Verrà Jimin come tuo rappresentante.» guardo Jin «No! Così verrà esposto lui e messo in pericolo!» Jimin mi mette una mano sulla spalla. «Tae, sarò onorato di rappresentarti. Non devi preoccuparti.» lo guardo «Ma...» «Tae.» dice Jin. Stringo i pugni. Jimin mi abbraccia «Tranquillo Tae, la tua vita è più importante della mia.» «Non dirlo neanche, non sono niente senza di te e Jin.» dico serio, lui mi sorride.
Jin ci affianca «E deciso allora.» annuiamo. «Andrà tutto bene.»
Annuisco, lo spero.

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