Capitolo 9

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«Lou, posso sapere dove mi stai portando?» dissi cercando di non inciampare. Avevo gli occhi bendati, quindi annaspavo le braccia in cerca di qualcosa con cui guidarmi.

«Fidati di me»

«Lo sai che lo faccio, sempre.»

«Sempre» sussurrò lui, piano. Era il nostro muto messaggio. "Sempre".

*Flash-back*

«Lou, dove mi stai portando» ridacchiai, non riconoscendo quella strada. Era anche fin troppo sconnessa, per essere appena fuori città.

«Fidati, conosco questo posto come le mie tasche.»

Più ci inoltravamo, più davanti a noi si aprivano intere vallallate ricche di fiori. Man mano l'erba diventava sempre più alta e più profumata.

«Come posso essere sicuro che non mi stai portando qui per farmi del male?»

«Non lo sai» disse con un occhiolino.

Subito dopo parve pentirsene però, infatti si corresse con «Non potrei mai farlo. E comunque, siamo arrivati.» disse, con i raggi del sole ad illuminargli il viso.

*Off Flashback*

Solo allora riuscii a capire dove fossi.

Ricordavo il profumo, molto forte, dell'erba fresca e selvaggia.

«Perchè bendarmi? Ho capito dove siamo... Non capisco però perché mi hai ignorato tutto il giorno, se poi mi hai portato qui.» dissi confuso.

«Speravo di riuscire a mantenere ancora un po' la sorpresa...»

«Lou, questo... È il nostro posto. Non riuscirò mai a dimenticarlo.»

«Beh, allora in questo caso...» disse togliendomi la benda.

Cercai di abituarmi alla luce, sbattendo gli occhi.
«SORPRESA!!!!» sentii urlare. Quasi saltai in aria dallo spavento.

«Hey, Liam, Niall... Josh, Zayn. Che... Non ci credo.» balbettai sorpreso.

«Come sei riuscito ad evitare gli omicidi?» dissi rivolto a Louis.

«Idiota, oggi è il tuo compleanno. E ti vogliamo tutti bene, chi più e chi meno, ma penso si possa fare un piccolo sforzo no?!!» disse Liam.

«Oh mio dio, io pensavo che non vi importasse... Sono così felice che siate qui.» dissi non nascondendo la felicità.

«E noi di esserci» disse Liam.

«Beh, allora, la sorpresa gli piace. Ma il menù?» disse Niall, già pregustando già l'enorme piramide di cupcake.

«Niall sei sempre il solito. Andiamo con ordine: per un pic-nic che si rispetti, Zayn ha organizzato personalmente il banchetto, -con l'aiuto di Liam ovviamente, o ci avrebbe avvelenati tutti-.» scherzò Louis.

«Zayn, davvero? Wow, grazie! Non me lo sarei mai aspettato!» dissi sincero.

Quel ragazzo è pieno di sorprese. Ma se mi farà soffrire Liam, col cavolo che potrà ancora definirsi un ragazzo.

«Ehm... Di niente, e auguri.» disse imbarazzato.

«Si mangiaaaaaa» urlò Niall, avventandosi sul cesto dei tramezzini. E tra le risate generali, lo seguimmo a ruota.

***

Finimmo tutti sfiniti, talmente pieni da rotolare.

«Mi sento un tacchino, aiuuttoooh.» disse Josh.

«Tu sei un tacchino.» disse Louis.

«Molto divertente, amico. Peccato che non possa ridere, o ti svuoto il ripieno addosso.»

«Ehi, ma non abbiamo ancora mangiato la torta!!!» esclamò Niall, provocando lamenti generali.

«Mangiare no, ma sarei più che felice di poter spegnere le candeline e poter esprimere un desiderio»

«Scusa Hazz, stavo quasi per dimenticarlo. Forza, se ci coordiniamo, riusciremo tutti a rotolare per assumere una posizione decente per festeggiare!!!» esclamò Louis.

Circa 10 min dopo, riuscimmo tutti a raggiungere l'obbiettivo "torta", che non era altro che una grossa piramide di cupcake -pace agli stomaci nostri-.

«Chi ha un accendino?» chiese Liam.
Zayn accese direttamente le candele, senza farselo ripetere, beccandosi un occhiataccia da Liam.

«Forza Harry, esprimi un desiderio» disse Josh, mentre il resto iniziò a cantare "tanti auguri".

Tanti Auguri a me...

Vorrei... Una vita, una famiglia, con Louis. E la felicità delle persone che mi circondano. Ed evitare un indigestione.

... E la torta tutta a me!!!

E tra le urla ed i fischi generali, spensi finalmente le candeline, seguito dagli applausi. Finalmente.

Tuttavia, la festa durò fino al calar della sera.

***

*Flashback*

«mi piace qui. È...» iniziai.

«Ha odore di casa.» concluse al posto mio.

«Ha odore di casa.» ripetei, accarezzando le parole con la lingua. Si, è vero.

«Il sole sta calando. Dovremmo tornare?» chiesi.

«Peccato, mi piace stare qui.»

«Appoggiato ad un albero per guardare il tramonto?»

«No. Qui, con te. Te sopra le mie gambe, mentre ti faccio i grattini.»

«Amo i grattini» confermai.

Tuttavia, lo spettacolo davanti a noi stava sempre più scemando.
«E allora, quanto resteremo?» dissi, guardando il tramonto.

«Spero per sempre. Ti fidi di me? » chiese lui.

Lo guardai dritto negli occhi, smeraldo nell'azzurro, mare nel cielo.

«Sempre.» ripetei.

*Off Flashback*






The cake of Harry's birthday:

The cake of Harry's birthday:

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All the love 💝
~Dae🐉

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