Capitolo 2

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POV Zayn

La mattina seguente, dopo un T R A U M A T I C O risveglio, andai in bagno a sciacquarmi la faccia. Il mio riflesso non era dei migliori anche se il viso stanco e scavato non fa poi così contrasto con le occhiaie pazzesche. Ma che ci posso fare se la notte prima non ho chiuso occhio pensando al ragazzo della festa. Sono mesi oramai che mi tormenta nei sogni. I suoi occhi, marroni come una cioccolata calda, i capelli color caramello, leggermente alzati in un piccolo ciuffo, le sue labbra... carnose e rosee, e il tutto contornato da un accenno di barba. Non ho mai guardato un ragazzo così, non ho mai desiderato un ragazzo così tanto...
Ma deve essere solo un periodo, io non sono gay, andiamo... Sono apprezzato dalla scuola soprattutto per le mie doti sessuali no? Cosa accadrebbe se Nick lo venisse a sapere? Non voglio pensarci.
Nonostante il mio aspetto da zombie, arrivai a Londra sano e salvo. Giunto a scuola mi diressi in segreteria per le formalità dell'inizio del nuovo anno e notai la presenza di una nuova chiave dentro la mia cartellina.

"Più tardi chiederò ma ora non posso, Nick mi ha convocato" pensai dirigendomi all'ufficio annunci.

« Bene ragazzi,  quest'anno è l'ultimo. Dobbiamo agire intensificando i nostri sforzi iniziali...» iniziò Nick.

Non badai ascolto al resto, non mi serviva. Quest'anno sarebbe stato l'ultimo e finalmente potrò liberarmi di questo peso.

#Flashback#

Primo anno alla St. Hugh's -  primo giorno di scuola
Eravamo nascosti dietro un albero sperando che nessuno ci notasse.
Il mio compagno di classe ci aveva provato spudoratamente con me tutte e otto le ore e finalmente avevamo trovato un luogo appartato, dove lui si fiondò velocemente su di me. I baci erano rudi, famelici. Le nostre erezioni pulsavano. Eppure non sapevo neanche il suo nome. Continuammo a stusciarci finché non sentimmo dei passi in lontananza. Sentivo delle voci.

«Froci di merda, se ne becco uno giuro l'ammazzo» disse frustato.

Cazzo. No. Mi allontanai lentamente dall'albero e mi nascosi dietro la scuola.
Un ragazzo biondo, alto e abbastanza muscoloso mi venne a cercare.

« Ti do una chance che ne vale la tua vita: Sei gay? Se riaponderai si, morirai. Se risponderai no, vedremo » disse mentre guardavo la scena.

Il ragazzo che un attimo prima stavo baciando focosamente cercava con tutte le sue forze di reagire mentre il suo carnefice dai capelli rossi lo ammazzava di botte. Poi una presa più forte,  gli occhi sbarrati che mi guardavano e all'improvviso vederlo scivolare a terra, inerme con lo sguardo fisso su di me.

« No » risposi flebilmente.

«Bene, io sono Nick e tu adesso sei in debito con me»  disse.

#####

E adesso convivo con questo peso. Ne io ne la sua famiglia seppimo più niente del ragazzo, ed io di certo non mi azzardai più a parlarne. Mi ero ripromesso che non avrei mai più pensato ad un ragazzo come pensavo a Max, ma mi sbagliavo.

.......

« Ci deve essere un errore,  io non frequento i dormitori. » dissi alla signorina.

« Beh, questo possiamo risolverlo a modo mio » disse ammiccando.

Mi trascinò nei bagni maschili e ci infilammo velocemente in un cubicolo. Iniziai a mordicchiarle il collo e infilai una mano sotto la sua gonna.

«oh si, fottimi senza pietà!» mi pregò ed io non me lo feci ripetere.

Si abbassò e con un solo gesto tirò fuori il mio membro prendendolo tutto in bocca. Con le guance incavate pompava più che poteva ma a quanto pare al mio membro non importava poiché non gli faceva nessun effetto. Dopo un paio di minuti che tentavamo lei si rialzò sistemandosi i vestiti e con fortissimo schiaffo se ne andò indispettita alla sua postazione sbattendo la porta.

I Love My Worst Enemy #LGBTQ+ 》》ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora