saturday night

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6.2

Louis osserva attentamente ogni foto appesa alla parete, una in particolare. Ritrae due ragazzi, non sa con certezza quanti anni abbia avuto Harry in quella foto, dodici o forse quattordici; avrebbe voluto conoscerlo a quell'età. Sarebbero stati buoni amici al liceo.

C'è una ragazza bionda di fianco ad Harry, ha i suoi stessi occhi e il suo stesso sorriso. L'unica cosa di cui non ha la certezza è la poca somiglianza tra i due ragazzi e i due adulti alle loro spalle, biondi e con gli occhi azzurri. Harry non ha mai parlato della sua famiglia, non sa quasi nulla di lui e viceversa.

Non hanno avuto esattamente del tempo per parlare e una settimana è troppo poco. Senza contare che domani sera dovrà partire.

«Immagino tu te ne sia accorto.»

Louis guarda il riccio con la coda dell'occhio. «Non sapevo avessi una sorella.» mormora poi.

Harry sorride, sa benissimo cosa sta facendo il ragazzo e quasi gli è grato. «Si chiama Gemma.»

«E ti assomiglia?»

Il riccio alza una spalla. «Si certo.»

Louis alza subito gli occhi, non sa se piangere per la sua dolcezza o dargli un abbraccio. Non si è mai sentito in questo modo, così dolce oppure zuccheroso. Proprio no, ma lui è Harry.

«Okay no!» scoppia a ridere il più piccolo, alzando le mani. «Lei è un uragano, una forza vitale, sprizza energia da tutti i pori- tipo quello che non sono io.»

Louis si volta, gli prende una mano e sorride. «Sei una bella persona, sai.»

Solo adesso Louis ha potuto dare un'occhiata al ragazzo, indossa gli stessi pantaloncini, ma con una nuova camicia. Davvero ci sono negozi che vendono quella roba?

Entrambi si avvicinano lentamente e si toccano, iniziando un bacio e approfondendolo sempre di più. Il più grande cammina in avanti, non sa come tutto questo sia reale e anche se fosse un sogno non si vuole svegliare.

Le sue mani finalmente possono toccare i suoi fianchi, il suo sedere e Dio, non vedeva l'ora. Spinge il ragazzo contro il divano, sentendo i jeans diventare più stretti. Non sa quanto tempo sia passato, non lo vuole sapere e non gli interessa, vuole andare avanti.

Le loro labbra si muovono, non è più un bacio è solamente voglia di concludere ed andare avanti. Si alza velocemente, spogliandosi e spogliando Harry che continua a fissarlo con quegli occhioni verdi.

«Posso farti una domanda?» Louis alza un sopracciglio. «Dipende, è una domanda sul sesso?»

Harry accarezza il petto del liscio, fino al bordo dei boxer. «Hai delle fantasie sui bagnini?»

Louis deglutisce. Harry non lascia andare altri secondi, spinge l'altro contro il divano e si inginocchia tra le sue gambe. Bacia lentamente il suo intorno coscia, tastando ogni centimetro delle sue gambe fino a raggiunge l'accenno di pancetta.

Con una mossa libera Louis dei suoi boxer, portando gli occhi in quelli del maggiore. «Credo di si.» Bacia ogni centimetro della pelle intorno alla sua erezione, prendendola con la mano ed iniziando con alcuni movimenti come farebbe con il suo.

Non è esattamente innocente, sa come funziona, ha avuto amanti precedenti, ma Louis lo manda davvero alle stelle. Il modo in cui geme oppure come spinge avanti i fianchi ad ogni movimento un po' più spinto, gli piace.

***

«Va bene?» geme, spingendosi nel corpo del ragazzo. «Dico- va bene o ti sto facendo male?»

lifeguard ; larryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora