saturday

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6.1

«E quindi ti sei rassegnato?» dice il biondo, recuperando i vestiti da mettere in valigia. Manca solo un giorno alla loro partenza, dovranno presto tornare alla quotidianità se non a studiare in vista dell'anno a venire.

Louis invece sembra sconsolato. Si è fatto scappare la possibilità di conoscere un ragazzo bellissimo e che forse avrebbe potuto lasciare un'impronta nella sua vita. Mette il costume nella valigia, non volendo prestare attenzione all'amico.

«Cos'altro dovrei fare? Ho fatto di tutto per poter attirare, anche per un istante, la sua attenzione, sono perfino stato preso in giro da un moccioso di sei anni, Nì. Cos'altro devo fare? Non c'è possibilità e basta.»

«Invece secondo me no. Non puoi arrenderti in questo modo, perché non gli chiedi di uscire e basta? E se ti dice di no, vuol dire che non ha capito niente di te e della bontà del tuo cuore! Ma non lo saprai mai se non ci provi, Lou.»

Louis prende una sigaretta, prima ancora di raggiungere il balcone l'accende provocando il grande dissenso di Niall. Si appoggia alla ringhiera e sospira.

«Louuu. Non ignorarmi.» Il biondo raggiunge l'amico e si siede sopra la sedia bianca di plastica posta in ogni balcone dell'hotel. «Perché non vuoi chiedergli di uscire?»

Louis abbassa la testa, si gratta il ponte del naso e prende un nuovo tiro dalla sigaretta. «Ho paura di come potrei reagire se mi dicesse di no.» confessa, più a se stesso che a Niall.

Il biondo prende dalle dita di Louis la sigaretta appena accesa e poi la spegne nel posa cenere. «Io credo che non lo farà.» sentenzia sicuro.

«E come fai a saperlo?»

Niall sorride. «Perché, mentre tu perdevi tempo, io osservavo quel ragazzo e ha una luce negli occhi quasi indescrivibile quando parla con te. Già, penso che accetterà di uscire con te Lou.»

Louis sbatte gli occhi. Luce? Niall probabilmente ha letto troppi libri ed ha iniziato ad avere una visione distorta della realtà. Dopo tutto ciò che ha combinato, l'unica cosa in Harry che appare evidente è il suo imbarazzo verso di lui, altro che luce.

Forse deve solamente mettersi per sempre l'anima in pace; di questa settimana avrà un bel ricordo che si chiama Harry Styles, ma questo è quanto. E poi non sa quasi nulla di quel ragazzo troppo riccio, ma così sincero. E nemmeno ha preso in considerazione che possa avere una relazione, che porterebbe ad un'alta figuraccia nel caso. Meglio di no.

«Probabilmente ti sbagli.»

Il biondo alza le mani, scrollando le spalle. «Se lo dici tu, amico. Ma non sto studiando psicologia per niente, quel ragazzo è cotto e non vede l'ora di essere invitato fuori. Credimi, ho fiuto in queste cose.»

***

L'acqua del mare quel pomeriggio è più pulita, insolito dato il numero di bagnanti. Louis, tuttavia, non ha intenzione di entrarci e rovinare il costume, domenica avranno il volo e deve finire di fare la valigia. Niall, poi, inizierebbe una ramanzina che non terminerebbe più e non vuole sentirlo.

«Oggi niente di strano?»

Louis per poco non cade dalla sedia, portandosi dietro persino l'ombrellone. Harry è di fronte a lui in tutta la sua bellezza, indossa un costume bianco che lascia poco e niente all'immaginazione.

«Come?»

Harry sorride tenero. «Non hai in programma niente di strano?»

Louis accavalla le gambe, schiude appena le labbra ed è come se le parole le avesse dimenticate tutte. «Non credo, no.»

lifeguard ; larryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora