Capitolo 3

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Il posto dell’incontro era una piccola radura nel bosco vicino alla città. Il ragazzo si sedette su un masso in attesa.

«Ciao.»

Trasalì, ma appena vide la figura alla sua destra si rassicurò. «Migliori ogni giorni di più, non sarò mai come te.»

Phil gli sorrise, ma passò subito al dunque. «Mi serve un favore grandissimo. Sono nei guai e ho bisogno che tu faccia qualcosa per me.»

«Dimmi tutto, amico. Sono a tua disposizione.» il ragazzo si alzò dal masso.

«Dovresti proteggere una persona che è in pericolo, io non posso farlo per.. vari motivi.»

«Ok.»

«Si chiama Sam. E’ la figlia di Peter e Caroline, perciò fa attenzione. La riconosci facilmente, ha una voglia scura a forma di infinito sul dito medio della mano destra, come i suoi genitori.»

Il ragazzo fece un cenno di assenso con il capo. «Dove si trova?»

«Springbeach. E’ lì da poco.»

«Ok, la controllerò. Puoi stare tranquillo, con me è al sicuro.» gli sorrise.

«Conto su di te. Grazie. Ci vediamo.»

«Ciao.»

… 

Sam si trovò bene a Springbeach, adorava le città sul mare. Dopo quattro anni si era fatta molti amici e abitava in una villa vicino alla spiaggia. Le piaceva stare in terrazza a guardare il panorama, l’aria fresca che le accarezzava i capelli. Aveva un pensiero fisso da quando aveva lasciato Soultown: Chuck. Ci pensava sempre, le mancava tantissimo stare con lui.

«Hei.» Tommy si avvicinò a Sam e la prese per i fianchi da dietro, la strinse a sé.

Lei e Tommy si erano conosciuti nella palestra di karatè che frequentava da quando si era trasferita lì. Le era piaciuto fin dal primo sguardo, ma non riusciva a scordarsi di Chuck neanche per un secondo. Continuava a paragonarlo a Tommy; e lui non era all’altezza di Chuck. Ma lui era misterioso, mentre Tommy all’inizio no. Stavano insieme da due anni, ma negli ultimi mesi le cose peggiorarono, si comportava in modo strano e le continuava a fare domande sul suo passato e sui suoi genitori. Da un po’ di tempo non era più romantico e dolce come all’inizio, la trattava con sufficienza e sembrava che si fosse stufato di lei la maggior parte delle volte. Ogni tanto però tornava ad essere quello di un tempo, e Sam si scordava di tutti i momenti in cui l’aveva trattata come una qualunque, come in quel momento.

«Vieni dentro?» le sussurrò all’orecchio.

Sam si girò. Adorava quando faceva così. Somiglia tanto a Chuck.. Lo baciò dolcemente e tornarono in casa.

«Senti, stasera esco con i miei amici, non aspettarmi alzato, ok?»

«D’accordo.»

Sam andò in camera a prepararsi e Tommy si buttò sul divano e guardare un film.

«Allora io vado. Ciao.»

«Ciao.»

Un piccolo bacio sulle labbra e Sam uscì di casa in direzione del centro città.

C’erano tutti: il suo migliore amico Oliver. Allie con suo marito Steve. Andy e Red, amici di Oliver. Sam aveva evitato di invitare anche Tommy a quella serata perché sapeva benissimo che non stava molto simpatico ad Allie e a Steve. Parlarono del più e del meno passeggiando per le strade del centro finché non arrivarono al loro bar, il McGee’s Pub. Si sistemarono dentro e continuarono la serata davanti i vari cocktail. Poi prima di andare via Allie prese da parte Sam per parlare un po’ tra donne.

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