Quella notte Jim andò a dormire con un peso in meno sul cuore.
Francine stava bene, era viva e presto si sarebbe risvegliata. E lui avrebbe potuto dirle la verità. Avrebbe potuto dirle che, ebbene sì, anche lui la amava.
Solo che il grande problema era che a parole non era mai stato bravo. E si vergognava tanto per come si era comportato. Era stavo davvero un cretino.
-Ecco, potrei iniziare il discorso così...- pensò tra sé e sé -Sono stato un idiota, un emerito imbecille ed un grosso pezzo di... no, no! Così è troppo.- -Francine Lauren Silver, mi dispiace di essere stato un emerito imbecille e di non essermi accorto di quello che provavi, ma il fatto è che... che... oh, per le stelle dell'Idra!- -Franky, la verità è che... che anch'io provo quello che provi tu, e infatti ci tenevo a dire che... ma porca miseria!- -Volevo solo dirti che... ecco, non come le altre volte ma... io ti... ma perché deve essere così difficile???-.
E insomma, passò gran parte della notte a riflettere su come poter spiegare qualcosa che nemmeno lui capiva.
Per prima cosa chiese a se stesso cosa significasse per lui il concetto di "amore".
-Beh, l'amore è quel legame che spinge due persone a provare un affetto reciproco superiore alla norma.- pensò. Ma per lui non era molto come definizione... insomma, era quello che provava anche per sua madre o per Silver...
-L'amore è quel legame che spinge una persona a non poter vivere senza un'altra...- provò poi a buttar giù. Ma per lui suonava tanto come una frase fatta. Una di quelle che ti dicono le insegnanti alle elementari per spiegarti a poche parole un concetto ben più complesso per renderlo più semplice. E l'unica cosa di cui Jim era certo era che quello che provava per Francine non era assolutamente semplice.
Per un po' diede la colpa ai genitori per il non sapere cosa fosse realmente l'amore. Non aveva mai e poi mai visto i suoi genitori baciarsi o abbracciarsi o dirsi tutte quelle frasi dolci che solitamente aeva visto o sentito dire dagli innamorati. Suo padre non aveva fatto altro che ignorarli, andandosene ancora prima che Jim potesse rendersi conto di cosa provassero l'uno per l'altra. Magari, se fosse rimasto con loro, avrebbe avuto un'idea migliore su cosa realmente fosse l'amore.
Poi però capì che i rimorsi gli avrebbero fatto capire ancora meno di una situazione che era già complicata in sé.
Poi ebbe un'idea, piuttosto patetica ma un'idea: pensare a come si fosse sentito in compagnia di Franky per tutti quegli anni.
Franky... semplicemente lo rendeva felice. Riusciva a farlo sempre sorridere anche nella situazione più cupa. Ogni rinfaccio , ogni delusione, ogni rimpianto, ogni litigata, ogni pianto... lei era lì.
-L'amore è voler stare sempre accanto a una persona, sostenerla, proteggerla, aiutarla e renderla felice.- provò ad abbozzare il ragazzo a quel punto.
Poi però pensò anche a come si sentiva ora che lei non c'era. Semplicemente aveva la sensazione di essere stato spezzato a metà, come se non avesse più una roccia su cui appoggiarsi o una mano da stringere. Per un attimo pensò a se stesso come a una barca. Una piccola barca abbandonata in mezzo a una tempesta e privata del suo capitano.
Mentalmente, Jim ripeté la definizione che aveva ripetuto prima -L'amore è voler stare sempre accanto a una persona, sostenerla, proteggerla, aiutarla e renderla felice...- ma, dopo i suoi ultimi pensieri piuttosto tristi, preferì aggiungere una parte finale -...e di rendersi conto di non poter andare avanti senza di essa.-.
Ecco. Quella era l'unica, vera e propria definizione dell'amore.
Jim in quel momento si sentì... sollevato. Sollevato e gratificato dall'aver finalmente capito cosa fosse in realtà l'amore, e ansioso di rivedere Francine, di abbracciarla, di scusarsi e di comunicarle che, sì, anche lui la amava e l'aveva scoperto decisamente troppo tardi.
Poi realizzò una cosa. Il medico di bordo aveva detto che la fanciulla non si sarebbe risvegliata in una data precisa. Avrebbe potuto risvegliarsi giorni, settimane, mesi... forse anche anni dopo. Forse avrebbe dovuto aspettare per un sacco di tempo una cosa che adesso avrebbe voluto gridare a tutto il mondo.
-Me lo merito...- pensò il castano, abbattuto. Almeno avrebbe avuto una vaga idea di come Francine si fosse sentita, ad aspettare anni per una risposta che non si decideva ad arrivare.
Ma di una cosa era sicuro. Non importava quanto tempo potesse dormire, quanto tempo sarebbe dovuto trascorrere prima che si fosse svegliata. Lui l'avrebbe aspettata.
Fu questo l'ultimo pensiero di Jim, prima di, finalmente, addormentarsi.
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Ci Sono Anch'Io
FanfictionJames Pleiades Hawkins e Francine Lauren Blain (che il ragazzo chiama semplicemente Franky) sono migliori amici da quando entrambi avevano dieci anni. Il padre di Jim se ne era andato da poco, e dopo un'iniziale ostilità la ragazza entrò pian piano...