Anna Pov' S
Mi sveglio
Dove sono?
Chi mi ha portato qui?
Che ore sono?
Cosa è successo?
Mi sento debole
Ma quanto ho dormito?
Ma soprattutto, dov' è la risposta a queste domande?
Come sempre, sono confusa
La mia vita è un uragano di confusione del resto
Un uragano che ti risucchia, con cui devi conviverci
Non puoi uscirne
Nessuno ti può salvare, perchè quel uragano sei tu
Una persona può solo entrare in quel uragano stando vicino a te, così da distruggerlo, piano piano
Il mio uragano si stava distruggendo, ma poi è diventato ancora più grande ieri sera
Cerco di alzarmi invano
La luce che viene dalla finestra, mi sta accecando
Mi distendo sul letto e milioni di vocine, che sono i miei pensieri mi parlano continuamente
Una vocina mi ha chiesto una cosa molto interessante
Perchè nessuno ti ha mai chiesto se stavi bene Anna?
Infondo è vero
Nessuno si è mai preoccupato di come stavo
Nessuno mi ha mai chiesto un semplice e vero "Come stai?"
Perchè alla fine, me l' hanno sempre chiesto per abitudine
In realtà a nessuno frega di come sto
Perchè dovrebbero fregarsene di un errore?
Stefano Pov' S
Spalmo la nutella sul panino con molta delicatezza e chiudo il panino con un' altra fetta di pane
Prendo il latte e una tazza e verso esso nella tazza
Infine metto il tutto in un vassoio e lo porto di sopra
Per le scale cade un pò di latte
"Cazzo" impreco verso il liquido appena caduto
Meglio non pensare al letto adesso
Devo parlare con Anna
Ho sentito dei rumori di sopra, segno che è sveglia
Continuo la mia strada e arrivo davanti alla porta di camera mia, dove lei si trova
Non me la sento di bussare
Ieri sera appena l' ho vista mi sono precipitata verso di lei piangendo
E l' ho portata qui
L' ho curata come un gioiello prezioso
Ho paura di non riuscire a parlare e solo riuscire a emettere singhiozzi e piangere
Ma devo essere forte
Busso alla porta della camera e sento un balbetto in un sussurro "Ava....vanti" probabilmente Anna saprà che sono io, o almeno credo
Entro e subito accenno un sorriso dicendo "TI ho portato la colazione" e lei sussurra ancora balbettando "Gra....grazie" e io continuo "Acolta Anna, dobbiamo parlare" e lei Si limita ad annuire piano
Mi faccio coraggio e gli chiedo sussurrando con sguardo triste "Perchè mi hai tradito?" e lei, con gli occhi lucidi, dopo un pò di tempo mi risponde sussurrando a sua volta con un "Non ti ho tradito" e io subito sbotto incazzato "NON DIRE CAZZATE, SAPPIAMO ENTRAMBI CHE MENTI" e lei mi risponde a sua volta incazzata e alzandosi dal letto "CAZZO, VUOI CAPIRE CHE DENTRO LA MIA CAZZO DI TESTA CI SEI SOLO TU?" e iniziano a scendere delme lacrime dal suo, a dir poco perfetto viso
"SE CI FOSSI SOLO IO NELLA TUA TESTA NON MI AVRESTI TRADITO" sbotto ancora più incazzato e trattenendomi da non darli uno schiaffo e lei mi risponde piangendo a dirotto "STEFANO IO TI AMO" e io "IL CAZZO" e lei mi tira una schiaffo così forte da farmi girare la testa e dice con uno sguardo distrutto "SE NON HAI FIDUCIA IN ME SIGNIFICA CHE NON MI AMI" e io senza sapere le conseguenze delle mie azioni la spingo così forte da farla arrivare dall' altra parte della stanza e le faccio riaprire la ferita che aveva sulla testa, allargandola e lei si tiene la parte ferita
E io dispiaciuto mi avvicino a lei dicendole "Scusami io non.....", ma lei mi interrompe subito dicendo con voce rotta "Vattene........perfavore" e io continuo "Anna, seriamente mi dispia......" e lei mi interrompe sbottando "NELLA MIA CAZZO DI MERDA DI VITA HO SENTITO TROPPI" MI DISPIACE" E NE HO ACCETTATI TROPPI E ORA VATTENE FUORI DA QUI" e io dispiaciuto esco dalla stanza a sguardo basso
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Un Amore Mancato //Andrea Hakimi (Homyatol) (IN REVISIONE)
FanfictionPREMESSA: Come ho scritto qualche settimana fa sul mio profilo, questo libro è troppo imbarazzante, incoerente e sopratutto infantile, non prendetelo sul serio. Non chiedetemi di che acidi si faceva la me di undici anni, grazie. "Un amore mancato"...