Si sentiva al settimo cielo. Era da quando aveva 5 anni che desiderava diventare un agente segreto, e ora che ne aveva 22 il suo sogno si era avverato. In molti non erano d'accordo con la sua promozione perché considerato troppo giovane, ma Jungkook solo sapeva quanto avesse lavorato sodo per ottenere quel lavoro e questo pensiero gli bastava per non sputare in un occhio a qualsiasi persona glielo dicesse. Anche sua madre lo diceva, ma lei aveva motivi più che validi per affermarlo, perché lei sapeva cosa portava il mondo criminale. Ma nonostante tutto sostenne sempre il figlio, soprattutto quando lui gli spiegò il motivo della sua decisone, anche se la madre già sapeva tutto.
Passò soltanto una settimana dalla promozione di Jungkook, ma inaspettatamente una mattina venne chiamato in ufficio dal suo capo, nonché professore d'accademia che aveva sempre incoraggiato il ragazzo dopo aver visto il suo grandissimo potenziale. Il ragazzo dai capelli mori si chiese come mai lo avessero già chiamato, ma il signor Kim si limitò a dire di sbrigarsi a venire. Jungkook non se lo fece ripetere e tutto eccitato si vestí adeguatamente per poi prendere la macchina e dirigersi alla sede principale delle forze segrete, chiamata anche con l'acronimo S.P.F.S.
Prima di entrare nell'ufficio del proprio capo prese un grosso respiro, e poi bussó.<<Avanti>> disse l'uomo seduto alla grande scrivania mentre sistemava dei fogli
<<Buongiorno Signor Kim>> disse il ragazzo entrando e mettendosi in posizione d'attenti. Quando l'uomo lo vide lo guardò con sguardo fiero e poi gli scappò una risata.
<<Puoi anche sederti, non siamo più in accademia giovanotto>>
<<Lo so Signore, però le abitudini sono difficili a scomparire>> disse il ragazzo un po' in imbarazzo mentre sorrideva.
<<Allora Jungkook, ti ho chiamato qui per darti una notizia importante!>> disse l'uomo più grande mentre si faceva serio <<Ho parlato con i nostri superiori e abbiamo deciso di affidarti la tua prima missione>> esclamò fiero di riferire quelle informazioni al giovane Jungkook, che ancora incredulo rimase a fissare il suo Hyung a bocca aperta senza dire alcuna parola. Il ragazzo non aspettava certamente di entrare in azione così in fretta, ma aspettò ad esaltarsi perché magari prima di andare in campo ci sarebbe voluto del tempo.
<<E quale sarà la mia missione?>> riuscì finalmente a chiedere il giovane agente
<<Ora ti spiegherò in cosa consisterà la missione. Dovrai lavorare come segretario per un certo Park Jimin che gestisce una delle più grandi agenzie informatiche del paese. Il tuo compito sarà ricavare più informazioni possibili sul suo conto, e dovrai fare anche un'altra cosa altrettanto importante: capire se è implicato nel più grande circolo di produzione di sostanze stupefacenti del mondo>> l'uomo fece una pausa per prendere un po' di fiato e capire cosa passasse per la testa del neo-agente. Era già concentrato sulla missione e stava immagazziando tutte le informazioni datesi. All'apparenza era un atteggiamento strano, perché oltre al fatto che era una cosa grossa, quella era la prima vera missione di Jungkook senza affianco qualcuno come mentore, quindi sguardi inquieti sarebbero stati più che comprensibili, ma quel ragazzo era diverso. Lui si concentrava al cento per cento sulla missione, ed era davvero difficile se non impossibile distrarlo dal suo scopo finale a prescindere dal tipo di missione.
<<Ovviamente tu dovrai tenerci aggiornati sui tuoi progressi, per questa ragione ora ti lascerò questo cellulare cosicché potrai ogni mese dirci cosa scopri. Il tuo nuovo impiego come segretario inizierà domani mattina alle 8:00, il resto delle informazioni sono qua dentro>> disse il superiore del ragazzo porgendogli un cellulare insieme ad un fascicolo.
<<Tutto chiaro>> affermò sicuro e serio il moro prendendo le cose dalla scrivania.
<<Per ora è tutto, se dovrai sapere qualcosa te lo verrà comunicato sul cellulare dato da noi. Ora puoi andare>> concluse l'uomo mentre guardava Jungkook alzarsi.
<<A presto Hyung>> disse con voce calma il moro
<<Buona fortuna ragazzo mio>> queste furono le ultime parole che Jungkook sentì pronunciare dal suo superiore.
La giornata per Jungkook si concluse rapidamente e l'ora di andare a letto arrivò presto, ma nonostante tutto non riusciva a prendere sonno. La sua mente vagava lontano, chiedendosi come fosse fatto l'uomo che avrebbe conosciuto da lì a poco e che aspetto avrebbe avuto. Sì perché nonostante Jungkook volesse essere preparato per la sua prima missione amava lo scoprire da sé tutte le cose e soprattutto non volette perdersi il fattore sorpresa nell'incontrare il suo nuovo capo. Ricordava che i suoi compagni d'accademia studiavano e ispezzionavano il fascicolo dato dall'inizio alla fine, poi c'era Jungkook che oltre le cose estremamente essenziali non voleva sapere nient'altro.
La mente del ragazzo iniziò a creare migliaia di scenari, alcuni anche molto assurdi ed in quel momento Jungkook si maledisse per avere tanta immaginazione.
Piano, piano iniziò a cedere per poi addormentarsi. Lui non sapeva. Non sapeva che la prossima volta che avrebbe riaperto gli occhi la sua vita sarebbe totalmente cambiata.
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Secret Mission || Jikook
Fiksi PenggemarA Jungkook verrà affidata la sua prima missione come agente sotto copertura. Riuscirà qualcosa, o qualcuno a compromettere la sua missione e soprattutto fargli dimenticare l'obiettivo finale? ¡ Avvertenze ! La storia contiene: - linguaggio scurrile...