Avete presente quando siete ben consapevoli che una cosa che volete fare così ardentemente porterà solo casini? Ecco, è una sensazione frustrante che purtroppo Jungkook stava provando dalla sera prima. Era corso su per le scale in tal modo di non rischiare di essere visto da qualcuno dato che i pantaloni gli stavano letteralmente esplodendo, dire che ce l'aveva duro è poco.
"Porca troia Jungkook ti ha solo baciato e ti viene già duro così?"
Pensò mentre chiudeva la porta a chiave e sbattendoci la testa.
Erano le 10 di mattina e nonostante il piccolo agente fosse sveglio da ormai due ore non riusciva a muoversi dal letto. I suoi pensieri vagavano come un treno in corsa, e questo treno non aveva la minima intenzione di fermarsi. Sentiva ancora il respiro caldo di Jimin sulla sua pelle che bruciava come carboni ardenti, ma lui voleva di più, voleva prendere fuoco completamente. Però non era sicuro che quella fosse la cosa giusta da fare.
"Voglio dire potrebbe andare tutto storto e non posso permetterlo. Non posso mandare a puttane la mia prima missione"
Pensava a queste cose, poi però gli tornavano in mente le labbra rosee di Jimin che aveva assaporato qualche ora prima.
"Però credo che se non implichiamo i sentimenti e tutte quelle smancerie possa anche funzionare dopotutto..."
Stava andando fuori di testa, quando il telefono dato dall'S.P.F.S inizò a vibrare. Il ragazzo si buttò giù dal letto e corse a prendere il cellulare.
"Fra 30 minuti fatti trovare al bar dietro il tuo appartamento. Il signor Kim Jong-in vuole parlarti"
Jungkook era perplesso. Era passata una sola settimana dall'inizio della missione, non un mese. Cosa stava succedendo?
°°°
<<Eccoti finalmente!>> disse l'uomo seduto ad un tavolo in fondo.
<<Signor Kim... cos'è successo?>> chiese preoccupato l'agente.
<<Niente, sta tranquillo e siediti>> disse sorridendo il suo superiore.
<<Allora per quale motivo mi ha convocato prima?>> continuò il ragazzo.
<<Boh volevo vedere come procedono le cose>> fece Kim bevendo il cocktail che aveva comprato in precedenza.
<<Per ora ho ricavato poco o comunque cose non rilevanti, però diciamo che sto elaborando una strategia...>> spiegò Jungkook per poi bloccarsi non sapendo esattamente come continuare.
<<Ma?>> lo incitò a continuare.
<<Ho timore che le cose non vadano per il verso giusto>> si confessò esasperato il più piccolo.
<<Lo sai che teoricamente mi dovresti dire cos'hai in mente, però io mi fido di te e sapendo che sei un ragazzo analitico so che userai il buon senso>> disse Jong-in e Jungkook annuì ascoltando con attenzione.
<<Ma lascia che ti dia un consiglio. Nelle missioni non va mai come pianificato. Mai. Ed in questi casi segui sempre l'istinto, e ricordati di non farti coinvolgere emotivamente perchè se questo accadrà distruggerà te e la missione>>
A queste parole l'agente strabuzzò gli occhi. Non l'aveva ancora ammesso a voce alta, ma quella era la sua più grande paura. Jong-in lo osservò attentamente e continuò a parlare.
<<Jungkook so che sei giovane, e la carriera che hai scelto non ti ha mai permesso di innamorarti, però davvero è importante che tu non ti faccia coinvolgere troppo>> insistette lui, avendo capito a grandi linee il piano di Jungkook. Volendo lui avrebbe avuto il potere di fermarlo, ma non voleva per vari motivi. Magari il suo folle piano avrebbe funzionato davvero e tutto sarebbe andato bene, però d'altra parte questo gli avrebbe permesso di capire quello che intendeva e questo molto probabilemente avrebbe portato alla sua sofferenza, ma se fosse capitato avrebbe imparato la lezione.
<<Grazie mille signor Kim, ora ho ben chiaro quello che devo fare!>> dichiarò il più piccolo sicuro di sè.
I due si salutarono e Jungkook uscì dal bar soddisfatto della conversazione avuta.
Ora sapeva con esattezza cosa fare: avrebbe ignorato per uno o due giorni Jimin e poi se non avesse fatto niente, ci avrebbe pensato lui.
The next morning
Quella mattina Jimin era in ritardo, e quando arrivò il piccolo Jungkook era già alla sua scrivania.
<<Buongiorno piccolo>> salutò Jimin con un tono malizioso.
<<Buongiorno>> rispose Jungkook freddo come il ghiaccio, e l'altro rimase leggermente spaesato per poi rintanarsi nel suo ufficio per tutto il giorno.
I due ragazzi non si parlarono, se non per lo stretto neccessario, e ovviamente non parlarono di quello che era successo sabato sera e del comportamento freddo di Jungkook.
Intanto Jimin era estremamente irritato dal comportamento infantile di Jungkook. Che cazzo gli era preso?
"L'altra sera si sarebbe fatto scopare lì in strada, e ora fa il preso male. Giuro che se domani non si riprende lo sistemo io per bene"
Jimin stava già cedendo. Il piano del piccolo agente stava funzionando.
•Spazio Autrice•
Sono le 2:30 lol però meglio tardi che mai ahaha
Oggi è il primo dell'anno e niente spero che con il passare del tempo questa storia possa prendere la forma migliore, e che voi possiate apprezzarla :)
E niente buon 2019 a tutti💕Ps. Giuro che i capitoli smut arriveranno molto presto💦

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Secret Mission || Jikook
FanfictionA Jungkook verrà affidata la sua prima missione come agente sotto copertura. Riuscirà qualcosa, o qualcuno a compromettere la sua missione e soprattutto fargli dimenticare l'obiettivo finale? ¡ Avvertenze ! La storia contiene: - linguaggio scurrile...