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La sveglia fece aprire gli occhi a Jimin in modo decisamente brusco.

Quella notte non era riuscito a dormire molto, forse solamente due ore, e in quel momento avrebbe solamente voluto spegnere il cellulare e dormire ancora.

Ma non poteva; doveva andare alla scuola per prendere i libri, poiché il sabato e la domenica sarebbe stata chiusa, dunque il venerdì sarebbe stato l'unico giorno possibile.

Sospirò stropicciandosi gli occhi e si alzò a sedere, infilandosi le ciabatte.

Si stiracchiò ed afferrò un paio di boxer puliti e l'asciugamano per andare a lavarsi ed uscì dalla sua stanza, guardandosi intorno.

I genitori non c'erano, poiché erano già andati a lavoro, e la porta della stanza di Yoongi era -fortunatamente- chiusa.

Si avviò al bagno ed aprì la porta, chiudendosela alle spalle con delicatezza, per paura di svegliare il maggiore.

Appoggiò le cose sul piccolo sgabello nero che era accanto alla doccia, per poi aprire il getto dell'acqua ed aspettare che essa si riscaldasse abbastanza.

Nel frattempo andò a chiudere a chiave la porta del bagno e si tolse la canottiera con cui aveva dormito e i boxer.

Era tentato di lavarli a mano, d'altronde si sentiva davvero in imbarazzo a metterli nella loro cesta dei panni, ma signora Min si era gentilmente proposta di lavare ogni suo indumento, poiché avrebbero vissuto insieme per un anno, quindi infine li mise nella cesta, poi entrò in doccia.

Chiuse gli occhi e sospirò sollevato; non voleva pensare a niente, se non all'acqua che stava bagnando il suo corpo.

Il lunedì avrebbe iniziato l'anno in una nuova scuola, una scuola coreana, e per quanto lui fosse un ragazzo socievole ed estroverso, non aveva idea di come si sarebbe trovato in un paese così diverso dal suo.

Le abitudini erano diverse, le persone erano diverse, erano tutti molto più concentrati e focalizzati sulle buone maniere e sullo studio, un contesto totalmente diverso dal suo.

Aveva paura di rimanere solo, di venir preso in giro per la propria pronuncia...anche se parlava davvero bene il coreano, era comunque un americano.

E se non lo avessero apprezzato?

Di certo non avrebbe potuto contare su uno stronzo come Yoongi, non gli avrebbe mai dato la possibilità di diventare suo amico e molto probabilmente gli avrebbe reso la vita difficile.

Sciacquò via il sapone dal suo corpo e dai capelli mentre continuava a pensare e ripensare, maledicendosi per averlo fatto.

Volevo solo rilassarmi, non stressarmi, cazzo

Prese l'asciugamano e lo passò tra i capelli, per poi legarselo in vita ed avvicinarsi allo specchio appannato.

Cercò il phon tra i vari scaffali e quando lo trovò, lo attaccò alla presa elettrica ed iniziò ad asciugarsi i capelli.

Non ci mise molto, si guardò allo specchio e se li pettinò leggermente, sistemandoli in modo tale da lasciare parte della sua fronte scoperta.

Fece per prendere i boxer sullo sgabello, ma non li trovò.

"Cosa..." era sicuro di averli presi, così subito pensò che gli fossero caduti in stanza e non se ne fosse accorto perché erano sotto l'asciugamano.

εxcнαηgε [м.үg+ρ.נм]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora