"Jungkook?"
"Sì?" il moro alzò la testa dal suo cellulare ed osservò Jimin, che aveva indosso una maglietta decisamente troppo grande per lui e dei pantaloni altrettanto grandi.
Lui si avvicinò e si sedette sul letto a gambe incrociate, imbarazzato da ciò che indossava.
"Dai, è imbarazzante, non guardarmi" sbuffò guardando verso un lato della stanza. "Sono minuscolo in confronto a te, non è colpa mia"
Jungkook rise leggermente. "No, è...sei carino, sembri un bambino"
"Yah no, ho diciassette anni, santo cielo" sbuffò lui, con un broncio.
"Scusa, è che sei davvero piccolo" scosse la testa. "Che volevi dirmi?"
"Sì uhm...come hai fatto a capire che io e Yoongi...insomma...cioè credevo tu sapessi fosse etero" disse Jimin grattandosi la nuca.
"Oh beh...ho sempre avuto dei dubbi in realtà, non so perché, e quando hai iniziato a parlare...credo di aver collegato un po' di cose, tutto qui" fece spallucce.
Il più basso annuì e rivolse lo sguardo alle sue mani, mordicchiandosi l'interno guancia. "Mi sono pentito di averlo fatto, cioè...potrai pensare che io mi stia contraddicendo, ma non volevo davvero arrivare a farci sesso, anche se può sembrare il contrario"
"No ho capito ciò che intendi, è come se ti avesse manipolato per farti uhm...accettare, ed ha ottenuto ciò che voleva fregandosene della tua persona" tentò di dire Jungkook. "O almeno è l'impressione che ho avuto da ciò che hai raccontato"
"Sì, sì è esattamente ciò che intendevo dire" il grigio annuì vigorosamente. "Sono...sono frustrato e arrabbiato, non può permettersi di trattarmi così solo perché sono arrivato ora"
"Hai perfettamente ragione, per quanto tenga a lui si è comportato davvero da stronzo" confermò il moro. "Ora però dormici su e non pensarci mh? Ora faccio velocemente il letto e ci dormo io, tu puoi dormire sul mio"
"Oh, no ci dormo io, non preoccuparti" fece Jimin alzandosi di scatto.
"No no no, sei mio ospite, dormi tu sul letto più comodo" ribatté Jungkook allungandosi per prendere delle lenzuola pulite.
"Almeno lascia che ti aiuti a sistemarlo?" insistette Jimin.
Il moro alzò gli occhi al cielo e gli lanciò un cuscino. "Va bene" disse poi avvicinandosi per tirar fuori il secondo letto da quello che già aveva.
Non notando però che ci fossero le sue ciabatte in mezzo, atto che lo fece cadere con il sedere a terra.
"Oh Dio Jungkook, ma cosa..." esclamò Jimin abbassandosi alla sua altezza.
"Ah, Dio, sono un coglione" scosse la testa e si massaggiò la coscia con una mano.
"Tutto okay?" Chiese però il più basso, porgendogli la mano per alzarsi su.
"Sì uhm...direi di aver fatto proprio una figura di merda no?" rise Jungkook tirandosi su aiutato da Jimin.
Il grigio lo seguì con una risata, piegando leggermente la testa. "Tranquillo, sono il re delle figure di merda, questo non è nulla a confronto con ciò di cui io sono capace, Kook"
"Ah bene, devo dire che questa cosa mi conforta" ridacchiò l'altro, per poi tornare serio.
Il silenzio calò su di loro, e i due si osservarono per attimi interminabili, poi senza che neanche se ne accorgessero, le loro labbra si unirono in un bacio.
Non era stato Jimin a baciare Jungkook, ne Jungkook a baciare Jimin, era semplicemente...successo, l'avevano fatto insieme, ma ora era Jimin a sedere sulle gambe del più alto.
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εxcнαηgε [м.үg+ρ.נм]
Aventura"Dio, sei così irritante, anche se incredibilmente bello..." "Cosa..?" "Niente, perché non te ne torni in America?" Dove Jimin, figlio di coreani naturalizzato americano fa un viaggio studio in Corea e viene ospitato da una famiglia con un figlio no...