Il Molly's

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Il Molly's era un locale davvero grazioso, una sorta di piccola isola felice per tutti i membri della Caserma 51: sorrisi e tranquillità regnavano sovrani, qui si ritrovava la spensieratezza dopo un lungo turno di lavoro.

Mi sedetti con le ragazze e subito fummo accolte da Otis, che ci propose un cocktail alla frutta... era palesemente in difficoltà sugli ingredienti, stava improvvisando basandosi su ció che aveva trovato in dispensa ma era così simpatico che non potemmo dirgli di no.

La serata trascorreva serena tra chiacchere e sincere risate; ad un certo punto Sylvie e Gaby si allontanarono per parlare con Matt di un cambio turno ed io restai sola al tavolo.

La porta del locale si aprì e vidi entrare Severide: feci del mio meglio per fingere disinteresse ma ripensando a come mi aveva trattata quel pomeriggio mi veniva voglia di alzarmi ed andarmene, non volevo che si ripetesse la solita scena con lui che prima mi guarda storto e poi finge di ignorare la mia esistenza.

Con la coda dell'occhio vidi che ordinava due birre "è anche un bevitore" pensai tra me e me "alla faccia della vita salutare dei vigili del fuoco..."
sorseggiai indispettita quello che più che un cocktail sembrava un frullato vegetariano e mi misi a cercare le chiavi dell'auto nella borsa. Sì, andarmene era la cosa giusta da fare per evitare di rovinarmi la serata.
All'improvviso vidi una birra posarsi davanti a me sul tavolo.

-Prendi questa, è sicuramente meglio degli intrugli di Otis...-

Alzai gli occhi e non potevo credere a chi mi trovai di fronte: era Kelly Severide con stampato in faccia un bel sorriso.

"Che faccia tosta..." pensai

-Non mi sono ancora presentato come si deve- disse sedendosi- non devo averti fatto una buona impressione soprattutto dopo oggi pomeriggio-

-Diciamo che poteva andare meglio... - risposi stizzita

-Hai ragione, ricominciamo da zero... piacere sono Kelly.- disse porgendomi la mano in segno di pace.

Strinsi la sua mano, aveva ragione forse avevamo iniziato col piede sbagliato ma potevamo rimediare.

Kelly inizió a parlare e a raccontare un po' di sè, mi disse ció che Sylvie aveva accennato riguardo all'incidente e si scusó almeno una decina di volte per avermi ignorata fino a quel momento.

Per la prima volta guardai da vicino quei suoi splendidi occhi azzurri e ci vidi molto più di quanto avessi scorto fino a quel momento. I suoi occhi si velavano di lacrime ogni volta che nominava Leslie Shay, la sua più cara amica, la sua confidente, la sua àncora.
Lo ascoltavo e rivivevo i mesi dopo la morte di Amber: quel malessere costante, il volersi isolare dal mondo circostante, la rabbia per la mancanza di risposte, per un evento incomprensibile...
Decisi di aprirgli il mio cuore, forse  mi avrebbe preso per una sciocca ma volevo che sapesse che non era solo, che era possibile superare quel periodo buio.

-Io ti capisco Kelly- dissi appoggiando la mia mano sulla sua -quasi un anno fa ero in auto con la mia migliore amica, stavamo tornando da una vacanza... eravamo così felici, pensavamo che niente avrebbe potuto dividerci. Ma non avevamo fatto i conti con il Destino.
All' improvviso un furgone uscito dallo stop ha centrato in pieno l'auto su cui viaggiavamo; lei morì sul colpo io mi sentii così impotente, la vedevo accanto a me mentre la vita le scivolava tra le dita e io non potevo fare nulla... Non potró mai dimenticare quegli istanti-

-Mi dispiace Leslie io non...non potevo immaginare- disse Kelly con un filo di voce, non avrebbe mai pensato che anche io avessi vissuto quella tragedia, che io potessi capire i suoi sentimenti cosi bene.

-Ció che conta Kelly è il ricordo che noi facciamo vivere di loro, non moriranno mai nei nostri cuori... resteranno per sempre al nostro fianco, angeli invisibili che ci guideranno sul nostro cammino. Non possiamo tornare indietro nel tempo, nè riaverle al nostro fianco ... ma possiamo far sì che guardandoci da lassù siano orgogliose di noi e delle nostre scelte. -

Gli sorrisi malinconica e lui mi strinse la mano... in quei pochi secondi sentii che qualcosa ci aveva uniti, che forse non ci eravamo incontrati per caso.

-Heyyy- disse Matt avvicinandosi -ma voi due non eravate come cane e gatto fino a due ore fa???-

-Le cose cambiano caro Tenente- dissi ridendo -non si sa dove ci porterá il Destino!-

-Intanto brindiamoci sopra- disse Kelly alzando la birra.

Fu una serata davvero inaspettata, rientrando a casa mi sedetti sul mio letto; non smettevo di pensare ai suoi occhi così dolci e tristi... forse le cose tra noi sarebbero cambiate, almeno avremmo iniziato a salutarci in Caserma.
In cuor mio speravo che Kelly riuscisse a trovare pace e a smettere di crogiolarsi nel dolore, dopo aver conosciuto il suo lato peggiore avrei voluto scoprire anche quello più sereno di cui tutti parlavano.

mi addormentai sognando Amber, chissà se anche Kelly aveva sognato la sua Shay.

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