Il Fuoco della Speranza

La scoperta

-C'è un posto che ancora non ti abbiamo fatto conoscere - mi disse Gabriela mentre gustavamo il nostro pranzo in sala mensa - è il Molly's, il bar di Hermann e Otis. Beh in verità era anche mio ma ho rinunciato alla mia quota, non riuscivo più a dedicarmi al progetto come avrei voluto. Sai, è lì dove andiamo a dimenticare le nostre pene e a bere una buona birra in compagnia, stà proprio qui dietro all'angolo se ti va a fine turno possiamo andarci!-
-Mi unisco anche io - disse Sylvie -sarà un'ottima occasione per conoscerci un po' meglio, come avrai notato in Caserma non riusciamo mai a scambiare due chiacchere-
-Mi sembra un'ottima idea! - risposi - anche perchè sono davvero curiosa di assaggiare i famosi cocktail di Otis-

-Heyyyy- intervenne Hermann -quei cocktail li ho inventati io, lui si è solo limitato a versarli nei bicchieri!-
-Che dici!- ribattè Otis- se non fosse stato per le mie favolose idee il locale avrebbe perso clientela.-

Mentre proseguiva la diatriba sulla paternità dei cocktails, notai che Severide ci stava guardando dal tavolo della Squadra con uno sguardo a metà tra il curioso ed il malinconico... non capivo davvero quale fosse il problema di quel ragazzo.
A volte sembrava così arrabbiato con il mondo, chiuso nel suo ufficio lontano da tutti, seduto ad osservare vecchi documenti; altre volte aveva occhi così tristi e persi nel vuoto, come se stesse rivivendo momenti passati.

Sylvie notó il mio sguardo perplesso e mi fece cenno con la testa di seguirla in camerata.
-Siediti qui- mi disse indicando il suo letto - c'è una cosa che devi sapere, prima che tu possa pensare che il Tenente Severide ce l'abbia con te per qualche motivo...-

-Beh - risposi perplessa - tutti gli altri mi hanno accolta calorosamente e mi hanno fatta sentire a casa, mentre per lui sono solo un fantasma quindi sì... ho l impressione di non andargli molto a genio ma non ho idea del motivo, in fondo non gli ho mai nemmeno parlato.-

-Vedi Leslie, prima che io arrivassi in questa caserma c'era un paramedico che si chiamava proprio come te. Era una dei cardini di questa caserma, nonchè la migliore amica e coinquilina di Severide.-

-Loro stavano insieme?- chiesi curiosa

-No no- disse -lei aveva gusti...differenti. Il fatto è che un giorno, durante un intervento, caddero delle travi dal soffitto e lei ne venne investita... i soccorsi tardarono un po' ad arrivare e lui la vide spegnersi tra le sue braccia, fu un vero shock. Non ne parliamo mai in sua presenza, la ferita è ancora aperta e lui non sembra reagire ... perdendo Shay è come se avesse perso una parte di sè, abbiamo provato a lungo ad aiutarlo ma lui si è chiuso nel suo dolore. Credimi, Severide era ben diverso da come lo vedi ora.-

-Posso immaginare...- dissi

-Vedi Leslie, il fatto che tu abbia lo stesso nome di quella ragazza non gli facilita certo le cose... non è colpa tua, ma non dar peso al fatto che lui sia così schivo e a tratti scorbutico, sta ancora elaborando il lutto e non è un percorso facile per lui -

*ambulanza 61 uomo a terra per cause sconosciute, Eilliam street 109*

Sylvie mi strinse la mano e corse verso il parcheggio mezzi.
Ora tutto era più chiaro.

Recuperai il folder con i documenti dal tavolo mensa e mi incamminai verso il mio ufficio mentre ripensavo a quello che avevo appena scoperto; potevo immaginare ció che aveva provato Kelly in quegli istanti e che ancora stava provando, io ci misi mesi per riprendermi.

Ero così soprappensiero da non accorgermi che qualcuno stava arrivando di fretta verso di me e ci urtammo... il folder mi cadde dalle mani e i fogli si sparpagliarono a terra.

-Sta attenta!- gridó Severide -qui abbiamo tutti fretta! Forse è meglio che ti trovi un'altra sistemazione, non fa per te questo lavoro!-

-Calmati Kelly non è una tragedia!- disse Matt aiutandomi a raccogliere i fogli caduti -non farci caso Leslie, è un periodo così....- aggiunse strizzandomi l'occhio.

Quel ragazzo era così antipatico. Potevo capire il suo malessere ma comportarsi in quel modo non serviva a nulla se non a peggiorare il suo stato d'animo. Ah se avessi potuto rispondergli e dirgli ció che pensavo!

Per fortuna la fine del turno arrivó in fretta e come promesso Gabriela e Sylvie mi aspettarono per portarmi al Molly's, avevo davvero bisogno di una serata tra amiche.