Il primo bacio

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Un capitolo riguardante il primo bacio di Scorpius Malfoy e Rose Weasley dal punto di vista di lui.

Questo sarà l'inizio della fine.
Fu quella la prima cosa che pensai quando, durante la vacanza in crociera, un ragazzo durante una festa propose quel gioco.
Era una cosa risaputa, durante quel tipo di gioco succedeva sempre qualcosa.
Obbligo o verità non era mai la scelta giusta ma quella che sempre veniva fatta.
Baci rubati, tradimenti scoperti, risate a causa del troppo alcol.
La solita routine.
Quando quel ragazzo lo propose, la prima cosa che pensai fu che avrei avuto la possibilità di fare quello che avevo sempre desiderato.
Dal sesto anno, oramai.
Erano giorni che ci pensavo, da quando l'avevo sorretta sul pontile, prima di salire sulla crociera.
Quando l'avevo lanciata in piscina senza sapere che non sapeva nuotare.
Come avevo fatto a non ricordarmene?
-Weasley dovresti farlo un bagnetto!-
-Malfoy lasciami in pace. E poi, visto che Albus ti dice tutti, non ti ha detto che non so nuotare?-
-Non sei il centro del mondo Rosellina-
-E allora perché mi ronzi sempre intorno? Sei innamorato?-
-Non illuderti, voglio solo stuzzicarti-
-E farmi diventare santa-
Sorrisi tra me e me, a quel ricordo.
Avevo sempre adorato stuzzicare Rose Weasley.
Ogni volta che si arrabbiava, le si creava una rughetta tra le sopracciglia, la stessa che aveva quando era concentrata.
Solo più marcata.
Avevo capito da qualche mese di essermene innamorato, da quella lezione sull'Amortentia.
Avevo sentito odore di rose e scopa nuova.
Immediatamente avevo pensato a lei, incondizionatamente.
La mia mente aveva fatto tutto da sola.
O forse il mio cuore, forse era lui a comandare.
Quello che provavo per lei andava oltre l'attrazione fisica.
Per quanto odiassi ammetterlo, io e lei avevamo un carattere simile ma diverso.
Complementare, forse.
Testardi ed orgogliosi.
La vista dell'oggetto dei miei pensieri con un ragazzo che l'aveva fatta arrossire mi mandò in tilt il cervello.
La mia mente portó a galla immagini di due anni prima.
Justin Corner e Rose Weasley che si scambiavano baci furtivi nei corridoi.
Poi la scoperta della scommessa.
In quel momento non capivo perché non riuscissi più a prenderla in giro.
Forse perché mi faceva pena, lei era distrutta a causa di quel corvonero.
O forse me ne stavo innamorando.
Insomma, lei non meritava tutto quello che aveva passato.
Era stupenda e con mille virtù.
-Scorpius?- la voce di Lorcan Scamander mi ridestò dai miei pensieri.
Mi voltai verso di lui, leggermente scocciato e lo guardai interrogativo.
-Obbligo o verità?- domandò.
Guardai con la coda dell'occhio Rose e quel ragazzo, che stavano ridendo.
-Obbligo- dissi senza pensarci più e fissando la rossa negli occhi.
Lorcan ci pensò su e poi disse:
-Bacia per almeno due minuti quella ragazza-
Seguii il suo sguardo e vidi la ragazza che mi indicava.
Mi alzai elegantemente e poi mi diressi verso di lei.
Le accarezzai la guancia, immaginandomi che la sua pelle abbronzata in realtà fosse diafana e con una spruzzata di lentiggini.
Le scosta una ciocca di capelli mori dal viso, dietro l'orecchio, immaginando fossero indomabili e rossi.
Come il fuoco che Rose Weasley aveva dentro.
Quando la baciai, immaginai fossero le labbra di Rose, morbide e soffici.
In realtà non avevo idea di come fossero le sue labbra, per mia sfortuna.
Di tutta la popolazione femminile di Hogwarts, lei era l'unica che mai fosse caduta ai miei piedi.
Mi aveva sempre odiato, da quel l'episodio al primo anno.
Forse erano state le idee di mio nonno che mi avevano fatto dire quelle parole, parole che non pensavo, parole di cui a malapena capivo il significato.
Infondo sei una sporca mezzosangue, il tuo nome non ha importanza.
Mi staccai da quella ragazza e me ne andai, mentre lei mi richiamava da dietro.
Non seppi perché lo feci, ma i mie piedi mi portarono dritti verso di lei.
-Gelosa Weasley?- le chiesi con tono malizioso.
Le parole mi erano uscite spontanee, senza che potessi controllarmi.
-Nei tuoi sogni Malfoy!- rispose lei pronta.
Ci furono altri turni, ma io non ero lì.
Perlomeno, lo ero fisicamente, ma non mentalmente.
La mia mente, così come gli occhi, scrutavano Rose ed ogni suo movimento.
La mano che ricacciava dietro l'orecchio un ciuffo ribelle, la tonalità di rosa che assumevano le sue guance quando si imporporavano a causa di un complimento.
Poi un ragazzo fece al ragazzo che aveva affianco e che la puntava da tutta la serata - Jack penso si chiamasse - quell'obbligo: baciarla.
Una strana sensazione si impossessò di me, sensazione mai provata prima.
Avrei voluto che quell'obbligo fosse stato fatto a me, solo per verificare se veramente le sue labbra fossero soffici come pensavo.
Strinsi i pugni mentre lui le sussurrava qualcosa e la baciava, azzerando la distanza tra i due.
Quando si staccarono, Rose sorrise e poi si voltò verso di me e senza potersi trattenere mi mimò con le labbra:
-Geloso Malfoy?-
Io non trovai niente da dire e mi limitai a scuotere la testa per scacciare via l'immagine del loro bacio.
-Obbligo o verità Rose?- le chiese Jack.
-Verità- rispose lei.
-Quale è stato il tuo primo bacio?-
Io lo sapevo, lo sapevo perfettamente.
Justin Corner, come ho già detto, e i loro baci furtivi quando pensavano che nessuno li stesse guardando.
Rose indugiò, perciò intervenni, ostentando un tono strafottente.
-Weasley- dissi -non stare a perdere tempo. Sappiamo tutti che non hai mai baciato nessuno-
-Malfoy, non è che se io non sbandiero ai quattro venti che ho baciato qualcuno, significa che non è vero- mi rispose immediatamente piccata.
-Certo Weasley, potrai ingannare il tuo amichetto ma non me. Tu non hai mai baciato nessuno-
-Io ho già dato il mio primo bacio, chiaro?!-
-E sentiamo a chi?-
Forse volevo semplicemente ferirla per ritornare ad essere quello di sempre.
Per dimostrare a me stesso che le sensazioni di pochi giorni prima non provavano niente, per provare che Weasley mi fosse indifferente.
Me ne pentii solo qualche istante dopo.
-Justin Corner- sputò fissandomi con sfida.
Ma notai che qualcosa nei suoi occhi si ruppe, come se stesse ripensando ad un brutto ricordo.
Ed era così.
Ripensando a quel momento, capisco quanto lei mi abbia cambiato nel corso del tempo.
Se ritornassi indietro non glielo domanderei più, per evitare che potesse soffrire.
Merlino, quanto ero perfido e senza scrupoli.
Usavo i sentimenti delle persone senza veramente vederli davvero, solamente come mi conveniva.
Ma ero cambiato, tutto grazie a lei.
Forse era perché pensavo che forse lei avrebbe potuto rendersi conto - una volta appurati i miei sentimenti, che senso aveva continuare a mentire? - e per quello glielo domandai.
Quell'obbligo.
Tutti ormai erano ubriachi o spariti da qualche parte.
-Weasley- la chiamai quando le sue labbra stavano per toccare quelle di Jack -se hai finito di pastrugnarti con il tuo amico, noi vorremmo continuare il gioco-
-Primo, io non mi sto pastrugnando- mi rispose immediatamente piccata lasciando la mano di Jack -secondo, con noi a chi ti riferisci? Ci sei solo te ancora sobrio-
Mi alzai e lei fece lo stesso.
-Anzi, ripensandoci- mi disse avvicinandosi
-immagino tu sia un po' ubriaco date le osservazioni che fai-
-Weasley io sono del tutto sobrio. Non ho toccato una bottiglia di alcol-
-Non ci credo minimamente. Ad ogni festa ad Hogwarts tu ne uscivi ubriaco, sai la Burrobirra non fa male solo agli elfi domestici-
Abbassò la voce, ricordandosi che Jack era una babbano.
-E da quando tu vieni alle feste? In sei anni non ti ho mai vista a nessuna- ripresi stuzzicandola ad un palmo dal suo viso.
Quando litigavamo eravamo sempre a poca distanza l'uno dall'altra.
E questa cosa non mi dava fastidio.
Affatto.
Potevo contare le lentiggini che aveva in volto.
Una, due, tre...
-Ho i miei informatori- riprese.
Quattro, cinque, sei...
-E comunque Weasley, quella non del tutto sobrio sei tu-
Sette, otto, nove...
-E perché mai?-
Dieci.
La conta si interruppe, lei aveva alzato di  un'ottava il tono della voce, diventato improvvisamente squillante.
-Da quanto baci ragazzi che conosci da due ore? Anzi, rettifico. Da quando baci un ragazzo in generale? Corner, davvero?- replicai.
Era un colpo basso, lo sapevo, ma volevo vedere la sua reazione.
Capire se lei fosse ancora innamorata.
-Non sono di certo affari tuoi Malfoy! Non devo spiegazioni a nessuno di quello che faccio, chiaro?- sbraitò.
-Senti tu- intervenne Jack affiancandola
-lasciala in pace. O te la vedrai con me-
Guardai per un secondo Jack in cagnesco, poi con gli occhi ridotti a due fessure mi rivolsi a Rose:
-Obbligo i verità?-
Mi guardò con sfida.
-Obbligo-
-Baciami Weasley-
Le parole mi erano uscite spontaneamente, per la seconda volta.
E con lei non mi era mai accaduto, soppesavo ogni volta le cose da dirle per avere un impatto diverso su di lei.
Mi guardò con gli occhi sgranati, confusa e ribadì:
-Come prego?-
-Ti ho chiesto di baciarmi Weasley-
-Tu sei ubriaco Malfoy-
-Sono perfettamente in me-
-Allora scolta le mie parole: non ti bacerò-
-Hai per caso paura di innamorarti di me?-
Quello che aveva paura di innamorarsi seriamente ero io però.
O forse era già troppo tardi.
-Ti piacerebbe- disse lei.
-Se rifiuti sei fuori dal gioco-
-Perfetto è quello che volevo-
Mi diede le spalle andandosene.
Avrei portato a termine il suo Obbligo - o forse era meglio dire il mio - e l'avrei baciata.
Per questo quando la vidi sola sul pontile della nave, che osservava pensierosa la luna e il suo riflesso, come una creatura vulnerabile e bisognosa di protezione, mi avvicinai a lei e la feci voltare.
Avvolsi il suo esile corpo con le mie braccia e la baciai.
Le nostre bocche si mossero perfettamente sincronizzate, come se un'armonia che solo loro potevano sentire le guidasse.
Era come se Rose si fosse completamente abbandonata a me, lasciandosi andare e facendosi guidare dal cuore.
Non seppi ma se sapeva fossi io o meno, ma in quel momento non mi importava.
L'unica cosa importante  era che ne ebbi la conferma.
Le sue labbra erano  davvero morbide come immaginavo.

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