Amarsi senza riserve

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Capitolo riguardante il matrimonio di Scorpius Malfoy e Rose Weasley, il 14 ottobre.

Rose Weasley guardò il suo riflesso nel grande specchio posto in camera sua e fece un respiro profondo.
Il grande giorno era arrivato.
Bisognava essere felici il giorno del proprio matrimonio non è vero?
Ma Rose non lo era.
O meglio, era terribilmente impaurita.
Sapeva che Scorpius Malfoy era il ragazzo giusto per lei, ma non sapeva se lei lo fosse per lui.
Camille Finnigan, dietro di lei, le lanciò uno sguardo orgoglioso.
-Sei bellissima Rose- disse appoggiandole le mani sulle spalle e il mento sulla spalla di lei.
-Grazie- mormorò lei.
Camille corrugò la fronte.
-C'è qualcosa che non va?- domandò -Non sembri proprio felice...-
Rose si limitò a fissare la sua immagine.
-Vuoi tirarti indietro? Non credi che sposare Scorpius sia quello che vuoi?- fece la bruna.
-Oh Merlino, no! Certo che no!- esclamò la rossa voltandosi a guardare l'amica -Dopo tutto quello che abbiamo passato non c'è bisogno di mettere in dubbio i miei sentimenti!-
Camille la guardò intensamente negli occhi.
-E allora cosa ti preoccupa?- chiese con gentilezza.
Rose chiuse gli occhi.
La sua mente evocò il ricordo di qualche mese prima.
Era una calda serata di fine maggio quando lei si trovava sul divano a leggere del materiale per la Gazzetta del Profeta.
L'articolo sul caso che avrebbe dovuto scrivere era particolarmente intrigato.
Si era raccolta i capelli in uno chignon morbido dal quale sfuggivano alcune ciocche che le erano ricadute sul viso.
All'improvviso, Rose sentì la porta dietro di sé aprirsi.
-È stato un incubo- annunciò Scorpius chiudendosela alle spalle -un vero incubo!-
La ragazza si voltò verso il fidanzato, sorridendo leggermente.
-Hanno tentato di uccidere nuovamente Olivander?- chiese e lui annuì.
E si lanciò in un lungo racconto.
-Quindi i colpevoli hanno seriamente dichiarato di aver tentato più e più volte di farlo fuori perché era l'unico modo per avviare un loro negozio di bacchette?-
Rose non riusciva a trattenere le risate nonostante le dispiacesse per il povero fabbricante che le aveva venduto la sua bacchetta.
Scorpius si lasciò cadere affianco a lei sul divano e socchiuse gli occhi.
La ragazza allora si chinò su di lui e lo baciò piano.
Lui la lasciò fare.
Poi le mise le mani intorno alla nuca e la baciò con più passione.
La sollevò e la posò delicatamente sul divano, mettendosi sopra di lei.
Poi, all'improvviso, senza una reale motivazione, si fermò ad un palmo dalle sue labbra.
-Leggimi qualcosa- mormorò, sapendo cosa Rose avrebbe scelto.
Lei lo guardò interdetta, sbattendo le palpebre.
Lo scostò delicatamente da sé e si alzò, lanciandogli un ultimo sguardo confuso.
Ritornò con un libro in mano.
Orgoglio e Pregiudizio.
Scorpius nascose un sorriso, immaginava sarebbe ritornata con quel libro.
Non per niente era il suo preferito.
Rose si risedette e lo aprì.
-Ma cosa...?- esclamò.
Qualcosa era caduto dal suo interno.
Un anello.
La ragazza lo prese tra le mani tremanti e si voltò con gli occhi sgranati verso Scorpius.
Ma lui era già ad un palmo dal suo viso e la guardava intensamente.
-Ricordi il nostro primo bacio?- sussurrò -In crociera, l'estate prima del nostro settimo anno-
-Come potrei dimenticarlo?- sussurrò lei -Me l'avevi rubato, quel bacio-
Lui rise piano.
-Se non lo avessi fatto non avresti capito cosa provi per me!- rimbeccò.
-Potrebbe darsi-
-E ricordi il tuo diciassettesimo compleanno? Quando ti ho rivelato il significato della data sul ciondolo che ti avevo regalato?-
Rose si portò istintivamente una mano al collo dove sentì la famigliare consistenza del ciondolo a forma di rosa.
-Ricordi quando ci siamo messi insieme?-
-Come potrei scordarlo, devo ancora vendicarmi di Lumacorno per averci fatto andare nella Foresta Proibita da soli con i centauri!-
-Lascia in pace quell'uomo Rossa, lasciagli godere la pensione!-
Rose rise, senza smettere di guardarlo negli occhi.
-Ricordi il Ballo del Ceppo? Quando abbiamo continuato a ballare nonostante la musica fosse finita da un pezzo?
Ma la musica nei nostri cuori ci guidava e ci diceva di continuare a stare così, abbracciati a dondolarci-
La ragazza avrebbe voluto fiondarsi sulle labbra del ragazzo per baciarlo ma non voleva interromperlo.
-Ricordi quella volta in Infermeria?
Avrei voluto stringerti a me mentre i chiari raggi della luna ci accarezzavano i lineamenti e stare lì con te.
E baciarti, baciarti in ogni punto del corpo. Sulle fasciature che avevi sull'avambraccio sinistro per guarire le tue ferite-
Fece per sporgersi, ma la fermò.
-Ricordi, infine, quando ho detto di amarti?
Il mio amore per te non è cambiato, è cresciuto ogni giorno di più e proprio per questo sto per farti la fatidica proposta-
Scorpius si alzò e si inginocchiò ai piedi del divano, con l'anello in mano, e con Rose che aveva le lacrime agli occhi.
-Sai che sono un inguaribile tradizionalista quindi...- le sorrise -Rose Weasley, vuoi sposarmi?-
Non resistette più.
Gli saltò al collo baciandolo ovunque.
Sulla guancia, sulla fronte, sulla tempia e all'angolo della bocca.
-Devo dedurre sia un si?- chiese Scorpius tra i baci.
-Mille volte si- rispose lei -mille volte si-
Poi gli catturò la bocca e lo baciò intensamente.
Rose aprì gli occhi e si ritrovò a fissare il suo anulare sinistro.
Dove brillava l'anello dei Malfoy.
Alzò lo sguardo e incontrò quello castano di Camille.
-Ho paura di non essere all'altezza- sussurrò la rossa.
L'amica le posò le mani sulle spalle.
-All'altezza dei Malfoy?- chiese piano.
Rose annuì.
-Ho paura di non essere abbastanza- confessò
-e se durante una cerimonia organizzata dai signori Malfoy io facessi solo disastri e non mi mostrassi all'altezza? Se non fossi abbastanza?-
-Tu sei più che abbastanza. E se anche non fosse così, non importa. Scorpius ti ha scelto e non cambierebbe mai la sua scelta-
Rose le fece un sorriso sincero, con il cuore più leggero.

******

-Amico non avrei mai pensato che ti saresti ritrovato in una situazione del genere!- esclamò Albus Potter dando una pacca sulla schiena a Scorpius Malfoy -Tu all'altare! E soprattutto con mia cugina! Se solo ad Hogwarts avessimo pensato ad una cosa del genere ci avrebbero dato dei matti da legare da rinchiudere al San Mungo!-
Scorpius fece un sorriso tirato.
-Già- commentò.
Sentiva il nodo della cravatta improvvisamente stretto, come il cappio posto al collo degli Highlanders scozzesi dopo la Battaglia di Culloden.
Albus lo guardò con un sopracciglio alzato.
-Tutto bene?- chiese quindi.
-Si- rispose Scorpius abbottonandosi la giacca nera sopra la camicia bianca -perfettamente-
Ma le mani gli tremavano.
-No, tu non stai bene- dichiarò il moro -ti stanno tremando le mani-
-Sono solo nervoso, dopotutto mi sto per sposare- replicò il biondo tentando di sembrare convincente.
-Non puoi mentirmi Scorpius-
Albus si avvicinò all'amico e cominciò ad abbottonargli la giacca.
Una volta finito, alzò lo sguardo.
Occhi verdi color smeraldo incatenati ad occhi grigi con scaglie azzurre come uno sprazzo di cielo durante un temporale.
-C'è qualcosa che ti preoccupa- disse il giovane Potter.
Il giovane Malfoy annuì.
-Non credo di meritarla. Non penso di meritare Rose- confessò.
Albus scoppiò a ridere e Scorpius lo guardò con gli occhi sgranati.
Ma era forse quello il momento di ridere?, pensò.
-Scusami è che- disse tra le risate -tu hai passato metà del settimo anno a cercare di ritornare con lei e ora hai qualche dubbio?-
-Non sul mio amore- disse Scorpius -è solo che... ho paura che un Malfoy non meriti una Weasley.
Specialmente se quella Weasley è Rose-
Lui distolse lo sguardo, fissandolo sul cielo limpido nonostante fosse autunno.
-Lei è speciale- il biondo tornò a guardare Albus -e io non la merito affatto-
Il giovane Potter sorrise con affetto.
Gli venne in mente l'immagine di sua cugina, ancora diciassettenne, con i capelli rossi e ricci al vento, l'uniforme impeccabile con la spilla da caposcuola lucente appuntata al petto, seduta in riva al Lago Nero a leggere.
Quando pensava a lei, la immaginava sempre un libro in mano.
-Se Rose ha accettato di sposarti- disse infine
-è perché lo vuole davvero. Fidati di me, la conosco da quando è nata-
Scorpius gli fece un sorriso sincero.
-Sono fortunato ad averti come amico- disse porgendogli la mano.
Albus lo guardò e la prese.
Poi lo attirò a sé in un abbraccio, dandogli pacche sulla schiena.
-Andiamo Scorp- disse il moro -è il momento di mettersi una fede al dito!-

******

-Oh Rose, sei bellissima-
Hermione Granger aveva gli occhi velati di lacrime, ma sorrideva.
-Mamma se piangi tu non potrò più resistere!- esclamò Rose.
Lei si asciugò le lacrime.
Erano nel posto dove le spose dovevano darsi gli ultimi ritocchi prima dell'entrata trionfale.
-Ti senti pronta?- le chiese.
Rose annuì incerta.
-Anche io avevo paura, il giorno del mio matrimonio- disse la donna -è normale. Ma appena ho visto tuo padre, ho capito che il mio posto era accanto a lui. E non mi sono sbagliata, come non ti sbaglierai tu-
Si sorrisero.
Si sentirono dei rintocchi di campane.
Era arrivato il momento.
Ron Weasley comparve sulla soglia della stanza, sorridente.
Dopo aver guardato sua figlia, trattenne il fiato.
-Rose sei... sei...- non trovava le parole.
-Wow- lo aiutò Albus comparendo dietro lo zio -sei splendida Rose-
-Concordo-
-Scorpius rimarrà senza parole-
-Spero che alla fine della cerimonia le parole gli vengano- osservò Rose, nervosa.
Scorpius che non diceva il tanto atteso "Lo voglio" non avrebbe aiutato i nervi della ragazza.
-Andrà tutto bene- le disse il cugino.
Albus la guardò determinato.
-Zio Ron, è il momento- disse poi, sparendo di nuovo all'interno della navata centrale.
Quando raggiunse Scorpius, lo guardò sorridendo.
-Com'è?- chiese il biondo riferendosi alla promessa sposa.
-Sorpresa-
Il giovane Potter alzò le spalle sogghignando.
Nel mentre, Ron aveva porto il braccio alla figlia.
-Sei sicura?- le chiese in un sussurro.
-Mai stata più sicura di adesso- gli rispose.
Lui le sorrise dolcemente e la scortò dietro gli invitati.
Le dolci note del violino si levarono in tutta la loro bellezza e delicatezza, dando il via alla marcia nuziale.
E quando Rose percorse la navata al fianco di suo padre, e guardò Scorpius sorriderle, capì che il suo posto era accanto a lui.
E quando Scorpius vide Rose, bellissima nel suo abito da sposa come aveva immaginato dalle parole di Albus, venirgli incontro, capì che il suo posto era accanto a lei.
Entrambi capirono che il loro posto era stare uno al fianco dell'altra e amarsi senza riserve, come avevano sempre fatto.

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