Capitolo 3;

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CAPITOLO 3;

"cciao" balbetto dall'emozione nel vederlo. l'ansia mi sale e non conosco il motivo.

"mi chiamo zayn" gli stringo la mano e il mio corpo si riempe di brividi; che diamine mi sta succedendo?

"voi due vi conoscete?" chiede Dylan spalancando gli occhi mentre ci guarda.

"conosciamo è una parola grande, siamo conoscenti...cioè ci siamo visti in palestra due volte" sembra incasinarsi nelle sue stesse parole.

nessuno parla per il resto del viaggio. sono davvero imbarazzata e per nascondere la mia agitazione decido di appoggiare la testa al finestrino e guardare fuori. Vedo Zayn davanti a me e noto che continua a muovere la gamba.
dopo qualche minuto finalmente arriviamo a destinazione.
Dylan scende dalla macchina e apre la portiera alla sua ragazza. quando faccio per aprire la portiera va a sbattere contro qualcosa.

"ahia" riconosco subito il tono di voce. scendo di corsa e chiudo la portiera andando verso la direzione di zayn.

"scusami, non ti avevo visto!" gli dico, guardandolo negli occhi.

"non ti preoccupare" dice, sorridendomi.

"entriamo?" dice Dylan stringendo la sua ragazza per la vita.

è abbastanza imbarazzante stare dietro con zayn guardando i piccioncini entrare. sono troppo timida per dire qualcosa, così fingo di tossire. sei davvero ridicola, mi dice la mia coscienza.

"tosse ad agosto?" mi chiede ridendo e guardandomi.

"purtroppo si, è davvero uno strazio" mento.

"dovresti coprirti di più sai, fa abbastanza freddo alla sera e sei completamente scoperta" mi dice, allungando un braccio e poggiandomelo sulla schiena per farmi entrare prima di lui. gli sorrido e cerco di nascondere il più possibile l'effetto che il suo tocco mi ha provocato.

il cameriere ci fa accomodare e ordiamo. Dylan intrattiene una conversazione con tutti e quattro ma io sono davvero imbarazzata. la cena alla fine si conclude molto bene ed Isabella ci propone di andare tutti insieme in centro a bere qualcosa. ho sentito bene, bere?

"oh no, io non bevo grazie" dico, in risposta.

"seriamente?" dice Dylan.

"emh si, cioè, non ho mai bevuto in vita mia" dico abbassando lo sguardo. odio essere al centro dell'attenzione.

"c'è sempre una prima volta" dice zayn, alzando il sopracciglio. sorrido e salgo in macchina. arriviamo in un bar strapieno di gente e tutti ordinano da bere.

"per lei?" mi chiede la cameriera guardandomi.

"prendo lo stesso che ha preso lui" dico indicando zayn.

"un mojito?" mi chiede. annuisco e sorrido.

"ci vai piano mi han detto per essere la tua prima bevuta" mi dice ridendo zayn. che diamine intende? sarà un cocktail leggero giusto?

dopo una questione di minuti la cameriera torna con le nostre ordinazioni e le poggia sul tavolo. faccio per assaggiare ma la mano di zayn si poggia sul mio polso per bloccarmi. lo guardo dubbiosa.

"facciamo un brindisi prima, è una nostra usanza" mi dice, sbozzando uno dei suoi sorrisi.

"a Eleonor" dice Isabella alzando il bicchiere. mi sento davvero a disagio e credo anche di avere le guance rosse. sbattiamo tutti insieme il bicchiere e tutti lo portiamo alle labbra. appena deglutisco il primo sorso capisco ciò che intendeva zayn. il gusto di menta mi riempe la bocca per poi lasciare spazio ad un gusto davvero troppo forte che mi lascia un bruciore in gola. la sensazione però è buona, tanto che finisco il cocktail ancora prima degli altri.

gli effetti dell'alcool iniziano a manifestarsi non appena decidiamo di alzarci. la testa inizia a girarmi e sento improvviso caldo. decidiamo di fare una camminata in centro. riesco finalmente a mettere da parte la mia insicurezza ed inizio a parlare con zayn. lui però è molto più timido, anche se in realtà non lo facevo così quando lo vedevo in palestra, sembrava uno un sacco sicuro di se.

appena troviamo una panchina per strada Isabella e Dylan corrono per sedersi lasciando solo un posto libero, zayn corre per prendere posto lasciandomi in piedi. metto il broncio e lui mi guarda con i suoi grandi occhioni e mi sorride.

"non sei per niente un gentil uomo" gli dico, camminando avanti e indietro.

"e va bene siediti" mi dice alzandosi e lasciandomi il posto, sembriamo due bambini. sorridiamo entrambi.

"poi mi sento in colpa, perciò resta seduto" gli dico. sono decisamente logorroica a causa dell'alcool ma alla fine non è una cosa cosi negativa.

"vuoi..emh sederti con me? mi dispiace farti stare in piedi" mi dice facendomi segno di sedermi sulla sue gambe.

prima ancora che la mia bocca parli sono seduta sulle sue esili gambe, ok, l'alcool sta avendo la meglio su di me. quando mai mi siedo sulle gambe di uno 'sconosciuto' la prima sera che ci esco insieme? il mio corpo si riempe di brividi non appena la sua mano sfiora il mio braccio.

"sto congelando" dico poi, strofinandomi le braccia.

"si stanno abbassando le temperature" dice Isabella.

Zayn mi fa segno di alzarmi è ascolto il suo ordine. si toglie la felpa che indossa, spettinandosi i capelli, e me la pone.

"tieni" mi dice.

"ma poi congelerai"

"non ti preoccupare, l'alcool ha ancora effetto su di me" dice ridendo. indosso la sua felpa e non posso fare a meno di restare a sentire il suo profumo riempirmi le narici. è buonissimo. sa di vaniglia, un odore dolcissimo. stringo i pugni e mi siedo di nuovo sulle sue gambe.

"sicuro di non aver freddo?" gli dico guardandolo negli occhi.

"sicuro sicuro" mi dice e sorride. per un attimo mi sento strana, una sensazione mai provata prima. Sarà a causa dell'alcool, dice la mia coscienza.

"forse è ora di andare" dice Isabella alzandosi. "domani lavoro" dice guardando Dylan e sorridendogli.

"va bene, andiamo" dico alzandomi dalle gambe di Zayn. ci dirigiamo verso la macchina di Dulan.

"Bella sali pure tu davanti che scendi prima di me" dice Zayn poco prima di salire. mi dirigo verso la portiera posteriore e zayn mi segue. saliamo entrambi e appena siamo su mi sorride.

"che scuola frequenti?" mi chiede poi.

"devo andare in quinta, ma giuro che non vedo l'ora di finire" gli dico, sorridendo.

"hai intenzione di continuare a studiare?"

"decisamente si, ho intenzione di studiare legislazione turistica!"

"figo! no davvero, sembra interessante! mi farai poi da guida turistica allora" dice, ride.

"sarà fatto" gli sorrido. portiamo Isabella a casa che dopo aver dato un bacio a stampo a Dylan scende dalla macchina. la prossima fermata è casa mia.
vorrei davvero avere una storia come quella di Dylan ed Isabella. sono davvero presi l'uno dall'altro e insieme sono belli anche da vedere. ma ho un carattere troppo strano per trovare un ragazzo e fin quando non imparerò ad aprirmi non riuscirò mai ad ottenerne uno.

"eccoci" dice Dylan fermandosi poco prima dell'ingresso di casa mia.

"grazie mille per la serata" dico prima di scendere.

"allora ti sei divertita?" mi chiede Dylan girandosi.

"decisamente" sorrido. faccio per scendere dall'auto.

"se vuoi domenica sera c'è una festa in palestra per il ventesimo anno di apertura. verranno tutti, anche Dylan ed Isabella" mi dice Zayn, sorridendomi.

"vi faccio sapere" dico, guardandolo dritto negli occhi.

"ci conto" dice ed alza il sopracciglio. sorrido e scendo dalla macchina dirigendomi all'ingresso.

Tu il sole, Io la luna || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora