CAPITOLO 1
La mia mattinata iniziò allo stesso identico modo delle solite monotone e noiose mattine di ogni giorno della mia vita. Si, la mia vita non la sopporto. È sempre uguale, sempre la stessa noia e non c'è mai un modo per cambiare. Devo frequentare l'ultimo anno di liceo e non aspetto altro per andarmene da questa città e studiare finalmente ciò che desidero.
"Eleonor sbrigati o facciamo tardi" dice mia mamma dal salotto. A volte non la sopporto davvero, ha sempre da dire ed ogni volta mi critica per il mio modo di vestire, forse troppo distante dal suo. Finisco di truccarmi, indosso le mia vans bordeaux e vado in salotto, lei mi guarda quasi schifata.
"Potevi indossare qualcosa di più carino, almeno per la festa di compleanno di tua zia!" dice alzando le sopracciglia. La guardo infastidita ed esco dalla porta e salgo in macchina. Il viaggio è piuttosto silenzioso, nessuna delle due apre la bocca. Quando arriviamo al locale sono già tutti accomodati alle loro sedie, così entriamo anche noi. Salutiamo tutti, abbraccio la zia e saluto mia cugina.
"Hey Eleonor" dice dall'altro lato del tavolo. la raggiungo e le do un bacio sulla guancia.
"Ciao Allison, ma quante volte ti devo ripetere di chiamarmi Ellie?" rido e lei mi fa compagnia.
La serata passa abbastanza in fretta.
"Allison conosci qualche buona palestra? Eleonor vorrebbe iscriversi" dice mamma. La guardo con una faccia assassina. Quando mai ho detto di voler iscrivermi ad una palestra? Ok, mi lamento spesso del mio dannato fisico, ma il mio peso è giusto e ne sono consapevole.
"Certo zia, quella vicino a casa vostra, la Yatt!" dice sorridendo. Guardo entrambe con lo sguardo da incazzata e poi prendo il telefono fingendo che qualcuno mi ha appena scritto quando in realtà non è così per un semplice motivo; io non ho amici. L'unica mia vera amica se n'è andata e mi ha lasciata sola. A scuola tutti non mi considerano, mi prendono come una sfigata. Una ragazza casa/scuola, quella con buoni voti, quella che non va mai alle feste. In realtà alle feste ci andavo..beh si, prima che Amy mi abbandonasse. Il nostro rapporto però non è finito, ci sentiamo praticamente ogni giorno alla sera e siamo ancora in ottimi rapporti, aspetto solo di poterla rivedere.
Appena rientriamo in macchina mamma non perde un secondo per convincermi ad iscrivermi a quella palestra.
"Ellie, dovresti davvero andarci, sembra una buona palestra e magari riesci a farti qualche nuova amica" dice sorridendomi. Mi soffermo a guardare fuori dal finestrino per non incontrare il suo sguardo.
"Mamma..non mi va davvero"
"Dovresti, sarebbe un modo per distrarti e metteresti a posto quel tuo bellissimo fisico perdendo quei pochissimi chili di troppo." posso vedere con la coda dell'occhio che mi sorride. Mi giro a guardarla e ricambio il sorriso.
"Domani andiamo ad iscriverti, facciamo l'abbonamento che dura sei mesi, se poi ti stanchi dopo quei mesi puoi fermarti" quando fa così la adoro. La mamma comprensiva che si mette nei miei panni.
"Lo faccio solo perché lo dici tu, sappilo" le dico sorridendo.
Arriviamo a casa, mi dirigo di corsa in bagno per farmi una bella doccia per poi andare a dormire.
Il mattino seguente mi sveglio verso mezzogiorno, vado in salotto per fare colazione e trovo mamma sorridente che mi accoglie in un abbraccio. che diamine le prende?
"Ellie, ti ho iscritta in palestra e pensa un po' costava anche poco! non potrei essere più felice" dice staccandosi dall'abbraccio.
"Bb..bene" è l'unica parola che mi esce dalla bocca.
"Inizi oggi pomeriggio" dice. Rimango quasi a bocca aperta. Ero convinta iniziasse tra qualche settimana in contemporanea all'inizio della scuola! "Alle 3, per precisione" dice. Ora rimango seriamente a bocca aperta.
"Ti sto odiando" dico, prendendo dalla mensola la mia tazza per bere il latte.
"Ti voglio bene anche io" mi sorride.
Dopo aver pranzato torno in camera mia e leggo, non sono una grande amante dei libri ma a volte mi appassiono anche io. Quando guardo l'orologio sono le due del pomeriggio così decido di iniziare a prepararmi con calma. Vado in bagno, mi lavo i denti, mi lego i capelli in una coda e mi trucco leggermente, giusto per non sembrare uno zombie. ritorno in camera e cerco una tuta da indossare nell'armadio. scelgo un pantalone nero aderente dai polpacci in giù e sopra leggermente più largo. indosso una canottiera grigia e mi infilo le mie scarpe da ginnastica grigie anche quelle. preparo la borsa e infine mi dirigo in salotto. mamma sta leggendo il giornale quotidiano, da quando non ha un lavoro passa molto tempo a casa.
"mamma vado" dico, quasi col broncio.
"va bene Ellie, ci vediamo dopo, ti aspetto a casa! mi raccomando, non essere scontrosa con tutti, sorridi qualche volta" dice imitandomi con le mani di sorridere. le fingo un sorriso e mi dirigo in palestra. è davvero vicino a casa mia, sono circa 10 minuti a piedi. entro dentro, vado alla reception e mi consegnano una carta con scritto il mio nome. vado nello spogliatoio, lascio le mie cose in un armadietto ed entro in sala. ci sono davvero tante persone, un ragazzo di media statura con i capelli castano chiaro e gli occhi azzurri come l'oceano si mette al mio fianco. cerco di non incontrare il suo sguardo, non ho davvero voglia di parlare.
"sei nuova vero? non mi sembra di averti già visto" dice, passandosi una mano tra i capelli. come non detto, fingo un sorriso.
"già" rispondo. prendo l'asciugamano e mi dirigo verso gli attrezzi. sento il rumore dei suoi passi dietro di me.
"posso esserti d'aiuto, sempre se vuoi, sai, sei nuova e magari hai.."
"va bene" lo interrompo e gli pongo un sorriso.
"piacere comunque, Dylan" dice porgendomi la mano e mostrando la sua dentatura perfetta.
"Eleonor, ma chiamami Ellie" gli stringo la mano.
mi consiglia quali attrezzi fare e passa la maggior parte del tempo al mio fianco. è davvero gentile. scopro che frequenta la mia stessa scuola, ma un corso diverso. è bello parlare con lui, dopotutto.
arriva l'ora di tornare a casa così mi dirigo allo spogliatoio. Dylan mi segue, prende le sue cose e mi fa cenno con la mano per salutarmi ed io ricambio e gli sorrido. raggiungo la reception e aspetto che i clienti davanti a me finiscano di parlare con l'addetto.
"salve signorina" dice una voce maschile. mi giro e incrocio lo sguardo di un ragazzo magro, con i capelli castano scuro raccolti un grande ciuffo. noto qualche tatuaggio sul braccio. ha gli occhi a forma di mandorla e sono grandi e marroni. rimango a fissarlo mentre parla, dimenticandomi di ascoltarlo.
"mi sta ascoltando?" dice scuotendo la mano. che imbarazzo.
"si, scusa..cioè scusi" mi correggo e sorrido.
"dammi del tu ti prego, avremo massimo un anno di differenza" disse sorridendo. ha davvero un sorriso magnifico.
"volevo comunque dire che puoi venire qui ogni volta che vuoi, il tuo abbonamento vale per sei mesi ed hai accesso a tutte le zone della palestra" mi sorride. gli passo la mia tessera e legge il nome.
"beh, alla prossima Eleonor" dice il ragazzo dal sorriso perfetto alzando la mano.
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Tu il sole, Io la luna || Zayn Malik
Fiksi Penggemar“Eleonor, da quando sei nella mia vita ho capito che solo tu puoi essere il motivo per cui mi alzo la mattina; il motivo per cui apro la finestra e mi faccio toccare dai primi raggi del sole, perché so che sei tu a renderli la cosa più gradevole del...