Capitolo sei: ho fallito nel provare a vivere e falliró tentando di morire.

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Delilah

Prendo il borsellino e tiro fuori le monete per pagare il panino alla messa della scuola.

<Tieni cara.> mi sorride Joana, la donna che si occupa di stare alla "cassa".
<Grazie.> le sorrido di rimando e vado verso l'uscita posteriore, sedendomi sulla solita panchina.

Sono qua da circa cinque ore e ho già voglia di scappare a Timbuktu. Oggi la professoressa di spagnolo ci ha detto di recarci subito in classe dopo la pausa pranzo, ha una notizia per noi. Era così elettrizzata, mi fa quasi paura. Più che altro perché quando è così agitata i suoi occhi sembrano volerle uscire dalle orbite.

Ridacchio da sola ma smetto quando sento una presenza dietro di me. Mi volto lentamente e noto che Drake mi sta fissando con un sorriso divertito.

<Che ti ha detto il panino di tanto divertente?> ride. Alzo gli occhi al cielo sorridendo e mi rigiro il panino tra le mani.
<Mmh, niente di che, ha solo paura di soffrire troppo quando lo addenterò.> sussurro facendo spallucce. Lui scuote la testa divertito e si siede accanto a me.
<Stai meglio?> sussurra e annuisco.
<Però vorrei lo stesso un biglietto per Timbuktu.> ammetto. Lui mi guarda, inarcando un sopracciglio.
<Almeno sai dove si trova Timbuktu?> ride. <Da qualche parte in Africa(?)> oh, io e la geografia...
<Almeno...> sorride. Ha veramente un bel sorriso.
No aspetta, cosa?
Io non ho detto nulla..
Ma tu..
Ssh, vai avanti.

Il resto della pausa pranzo la passiamo in silenzio e quando suona la campanella ci salutiamo, andando ognuno nelle rispettive classi. Appena entro in aula sorrido come una deficiente e mi siedo nel mio solito posto, guardando la porta per vedere quando entra Kyle.

Dopo qualche minuto lo vedo entrare, seguito da Viola e... Luke.

<Avete idea di cosa ci deve dire la professoressa?> chiede Viola sedendosi davanti a me, mentre Kyle si siede alla mia destra. Entrambi scuotiamo la testa e lei sospira. Odia aspettare, come me d'altronde.

<¡Buenos dias, chicooos! Como estás? Espero bien. Hoy tengo una noticia fantástica para vosotros! La semana próxima par...>

<Prof, almeno quando ci spiega queste cose può parlare in una lingua che conosciamo tutti?> la interrompe un ragazzo, David, mi pare che si chiami.

Lei alza gli occhi al cielo e riprende a parlare, questa volta nella nostra lingua. <Dovreste conoscere tutti anche lo spagnolo Signor Hill.> spiega guardandolo male. <La settimana prossima partiremo per visitare Barcellona, staremo lì circa tre settimane e vi dividerete in piccoli gruppi. Starete con una famiglia del posto, li potrete allenarvi a parlare e interagirete con dei veri spagnoli.> spiega.

Quasi tutti in classe si mettono ad urlare per la notizia. Viola si gira verso di me e mi guarda al settimo cielo. <Oddio, Delilah! I ragazzi spagnoli sono degli strafighi!> dice. Ridacchio e vedo Kyle alzare gli occhi al cielo.

<Okey, ragazzi, contenetevi!> ci richiama la professoressa e passa in mezzo si banchi, consegnandoci dei fogli. <Qua c'è l'autorizzazione, il programma e tutte le varie informazioni che vi serviranno, ad esempio il costo.> spiega. <Ora formate i gruppi, se li volete fare misti dovranno esserci lo stesso numero di ragazze e di ragazzi, i gruppi sono da quattro poiché in ogni casa sono disponibili due camere da due persone ciascuna.> continua.

Io, Viola e Kyle ci guardiamo intorno alla ricerca del quarto membro ma quasi tutti i maschi fanno già parte di un altro gruppo.

<Ragazzi e voi? Dov'è il numero quattro? > chiede la professoressa... <Oh, guardate... penso che Luke sarà felice di unirsi a voi, no?> sorride facendogli un cenno con la mano di avvicinarsi. Oh no.. se prima sono dovuta uscire dal bagno perché stava diventando impossibile stare con lui dopo nemmeno dieci minuti come sarà vivere sotto lo stesso tetto per tre settimane? Sta calma Delilah, non devi parlarci per forza... puoi anche ignorarlo, tanto ci saranno Viola e Kyle con te, no?

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